I misteriosi delfini di fiume aiutano a decifrare la comunicazione dei mammiferi marini (VIDEO)

Più chiacchieroni durante una tempesta. Delfini di fiume e marini utilizzano i suoni per compiti diversi

[23 Aprile 2019]

Si pensava che i misteriosi ed elusivi delfini di fiume dell’Araguaian (Inia araguaiaensis) brasiliani – che nel 2014 sono stati identificati come una specie diversa rispetto agli altri botos: i delfini del Rio delle Amazzoni o inia  (Inia geoffrensis) e  il delfino boliviano (Inia boliviensis) –  fossero solitari e quindi con una struttura sociale limitata che non richiedeva una comunicazione molto sofisticata e varia. Ma lo studio ”The newly described Araguaian river dolphins, Inia araguaiaensis(Cetartiodactyla, Iniidae), produce a diverse repertoire of acoustic signals” pubblicato su PeerJ da un team di ricercatori brasiliani e delle università di St Andrews (UK) e Vermont (Usa) rivela che «In realtà,  per comunicare questi delfini possono emettere centinaia di suoni diversi», una scoperta che potrebbe aiutare a scoprire come si è evoluta la comunicazione nei mammiferi marini.

Una delle autrici dello studio, la biologa Laura Johanna May-Collado dell’università del Vermont, spiega: «Abbiamo scoperto che interagiscono socialmente e producono più suoni di quanto si pensasse in precedenza. Il loro repertorio vocale è molto vario». A quanto pare i delfini dell’Araguaian si sono rivelati particolarmente chiacchieroni durante una tempesta che imperversava sul fiume.

I delfini o botos dell’Araguaian, sono animali problematici da studiare: prima di tutto è difficile trovarli (ne sopravviverebbero solo mille), anche se le acque dei fiumi Araguaia e Tocatins sono chiare, è difficile identificare gli esemplari perché questi delfini fluviali sono schivi e difficili da avvicinare.

Fortunatamente, i, principale autore dello studio, Gabriel Melo-Santos, un biologo che lavora per l’università di St. Andrews, BioMA e l’Universidade Federal do Pará, ha scoperto un mercato del pesce nella città brasiliana di Mocajuba che i botos visitano regolarmente per essere nutriti dalle persone che fanno acquisti lì. I ricercatori sottolineano che «L’acqua limpida e le visite regolari dei delfini hanno offerto un’opportunità unica per osservare da vicino come si comportano e interagiscono gli animali e per identificare e tenere traccia dei vari individui».

Il team  di ricerca ha utilizzato telecamere e microfoni subacquei per registrare suoni e interazioni tra i delfini nel fiume di fronte al mercato e ha prelevato alcuni campioni genetici. E’ così che i ricercatori hanno identificato 237 diversi tipi di suoni emessi dai delfini ma, anche con 20 ore di registrazioni, non credono di aver registrato l’intero repertorio acustico degli animali. I suoni più comuni erano brevi, chiamate in due parti che i delfini piccoli facevano quando si stavano avvicinando alle loro madri.

La May-Collado spiega ancora: «E’ eccitante; per i contatti i delfini marini come i tursiopi usano i fischi e qui abbiamo un suono diverso usato dai delfini di fiume per lo stesso scopo». I delfini di fiume hanno anche emesso richiami e fischi più lunghi, ma erano molto più rari e le ragioni per cui lo facciano non sono ancora chiare. Ma c’è qualche indicazione che i fischi servono allo scopo opposto rispetto a quello dei tursiopi: i  botos  li userebbero per mantenere a distanza gli altri esemplari, invece che per mantenere la coesione di gruppo.

Anche le caratteristiche acustiche dei richiami sono interessanti: si pongono da qualche parte trai richiami a bassa frequenza utilizzati dalle grandi balene con i fanoni (misticeti) per comunicare su lunghe distanze e quelli ad alta frequenza usati dai delfini marini (odontoceti) per le brevi distanze.

La May-Collado ipotizza che l’ambiente fluviale possa aver modellato queste caratteristiche: «Nel loro habitat ci sono un sacco di ostacoli come foreste allagate e vegetazione, quindi questo segnale potrebbe essersi evoluto per evitare gli echi della vegetazione e migliorare la gamma di comunicazione delle madri e dei loro cuccioli».

Il team di ricerca vuole studiare se la stessa diversità di modalità di comunicazione è utilizzata anche da altre popolazioni di delfini di fiume dell’Araguaian che sono meno abituati agli esseri umani e confrontarli con i loro parenti stretti che vivono in altre parti del Sud America, ma già ora gli scienziati dicono che «Sembra esserci una grande quantità di variazioni nel repertorio di suoni che ogni specie produce».

Le inia  dell’Ecuador, studiate da May-Collado nel 2005, sono generalmente molto tranquille. «Abbiamo bisogno di più informazioni su queste altre specie e su più popolazioni – dice la scienziata – Perché una popolazione è più criptica di altre e in che modo queste differenze modellano la loro struttura sociale? Questo  lavoro potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere meglio come si è evoluta la comunicazione nei mammiferi marini. Ad esempio, richiami simili sono state segnalati nei globicefali e nelle orche e le somiglianze e le differenze tra le diverse specie potrebbero aiutare a scoprire quali segnali si sono evoluti per primi, e perché».

Gli scienziati ricordano che «I delfini di fiume sono reliquie evolutive, rappresentati da poche specie in tutto il mondo, e si sono separati dagli altri cetacei molto prima di altri delfini. Quindi questi richiami possono essere nati prima nei delfini di fiume, poi si sono evoluti nei delfini marini in fischi e richiami, ma in un contesto sociale diverso. Oppure c’è stato un cambiamento nella funzione dei richiami, con questo tipo di suono usato per l’identità di gruppo nelle orche assassine e l’identità individuale nei delfini di fiume? I richiami possono anche avere altre funzioni oltre all’identità, perché possono indicare l’identità di gruppo o fornire informazioni sullo stato emotivo».

La May-Collado conclude: «Non possiamo dire quale sia la storia evolutiva fino a quando non sapremo quali suoni sono prodotti dagli altri delfini di fiume nell’area amazzonica e come ciò faccia riferimento a quel che abbiamo trovato. Ora abbiamo tutte queste nuove domande su cui fare ricerca».

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  • Rare audio of Araguaian river dolphins (VIDEO)