Gli allevamenti biologici avvantaggiano gli uccelli selvatici che nidificano negli ambienti agricoli

I sussidi Ue all’allevamento biologico sono gli unici che funzionano davvero per la biodiversità

[30 Maggio 2019]

L’agricoltura è un importante fattore della perdita di biodiversità in Europa, per questo le politiche agricole dell’Unione europea puntano a incentivare gli allevamenti biolgici di bestiame e ora lo  studio “Organic animal farms increase farmland bird abundance in the Boreal region” pubblicato su PLOSOne dagli ornitologi del Luonnontieteellinen keskusmuseo LUOMUS dell’università di Helsinki  Andrea Santangeli, Aleksi Lehikoinen e Tanja Lindholm e da Irina Herzon dell’Helsinki Institute of Sustainability Science, dice che è una scelta giusta perché migliora davvero la biodiversità negli ambienti agricoli: la vicinanza con gli allevamenti biologici aumenta il numero degli uccelli selvatici, con un impatto positivo sulle loro popolazioni.

Una buona notizia, visto che in tutta Europa l’abbondanza delle specie di uccelli – prima anche molto comuni – che vivono in ambienti agricoli è diminuita. Dopo l’allarme lanciato da associazioni ambientaliste come BirdLife International ed Rspb sulla scomparsa degli uccelli dei campi, l’Ue ha cercato di correre al riparo con la concessione di sussidi agroambientali e climatici (ritenuti insufficienti e mal calibrati dalle stesse associazioni) che vengono concessi ai produttori agricoli dall’Ue per attuare misure che dovrebbero andare a beneficio degli habitat e della biodiversità.

In Finlandia – dove il 90% delle terre agricole rientra in un programma di sussidi – i ricercatori hanno basato il loro studio su sei anni di dati sulla prevalenza di 46 specie di uccelli in tutto il territorio, scoprendo che gli allevamenti biologici di bestiame vanno a beneficio sia degli uccelli che n migrano sulle lunghe distanze che alle specie insentivvore stanziali. Di fatto, tra tutte le misure agricole che promuovono la biodiversità e sovvenzionate dall’Ue, l’allevamento biologico di bestiame biologico è stato l’unico a mostrare un significativo impatto positivo su un numero più elevato di uccelli selvatici. L’effetto degli allevamenti biologici sull’abbondanza degli uccelli era il doppio di quello delle coltivazioni biologiche.

La Herzon sottolinea che «I sussidi agricoli costituiscono una parte sostanziale del bilancio dell’Ue e rappresentano la forma più significativa di finanziamento per migliorare le condizioni naturali. I finanziamenti dovrebbero essere destinati a misure che favoriscono maggiormente la biodiversità».

Negli allevamenti biologici il bestiame ha accesso ai pascoli e anche in Finlandia la maggior parte degli allevamenti biologici consente ai bovini di pascolare durante i mesi estivi. Grazie alla grande biodiversità della loro vegetazione e alla presenza di letame, i pascoli attirano molti insetti, fornendo così anche più cibo agli uccelli. Infatti, lo studio ha dimostrato che gli allevamenti biologici sono particolarmente utili per gli uccelli insettivori, come rondini e storni.

Oltre a questo, i sussidi Ue impongono che gli allevamenti biologici debbano limitare l’uso di antibiotici e questo significa un ambiente più sano dove prosperano più insetti e quindi dove gli uccelli hanno a disposizione più cibo. I ricercatori sottolineano che: «Una gestione agricola di questo tipo fornisce agli uccelli numerose risorse essenziali».

Il team guidato da Santangeli  è stato in grado di dimostrare l’effetto a catena sulla biodiversità delle aziende zootecniche biologiche mettendo insieme i dati sugli uccelli raccolti con iniziative di citizen science in tutta la Finlandia con le informazioni sul tipo di utilizzo dei suoli ogni località. Poi hanno esaminato come l’attuazione delle varie misure previste dai sussidi Ue – come gli ammortizzatori naturali e i metodi di agricoltura biologica – fosse correlate alle specie presenti, alla loro abbondanza, all’habitat, alla dieta e allo status migratorio delle diverse specie.

Lehikoinen ricorda che «A causa della diminuzione dei loro numeri, la rondine comune e il balestruccio sono stati dichiarati specie minacciate di estinzione in Finlandia, una situazione che potrebbe essere migliorata aumentando la quota di allevamenti biologici. Questo è qualcosa che tutti possono influenzare attraverso le loro decisioni di acquisto giornaliere e favorendo i prodotti biologici»,

Ulteriori ricerche sarebbero necessarie per individuare con precisione cosa sta aumentando l’abbondanza di uccelli negli allevamenti. Ma i ricercatori suggeriscono che «Allevare in modo sostenibile gli animali potrebbe essere uno strumento sottovalutato per ripristinare gli ecosistemi minacciati e sostenere le specie vulnerabili nell’Ue».

Considerando i miliardi spesi dall’Unione europea in sussidi all’agricoltura, si tratta di una scoperta particolarmente importante e i ricercatori concludono: «I finanziamenti dovrebbero essere assegnati a misure a vantaggio della biodiversità, E a breve termine, almeno in Finlandia non sarebbe male per i consumatori di carne acquistare prodotti biologici: oltretutto, salverebbe gli uccelli»