A Bologna uno dei primi 8 supercomputer europei, svolta per previsioni meteo e cambiamenti climatici
Con un investimento da 840 milioni di euro raddoppieranno le risorse disponibili per il supercalcolo a livello Ue
[10 Giugno 2019]
L’Unione europea ha selezionato otto siti per ospitare i primi supercomputer europei, che troveranno posto a a Sofia (Bulgaria), Ostrava (Cechia), Kajaani (Finlandia), Bissen (Lussemburgo), Minho (Portogallo), Maribor (Slovenia), Barcellona (Spagna) e a Bologna. Si tratta di un grande passo avanti per rendere l’Europa una regione di supercalcolo all’avanguardia a livello mondiale, che è lo scopo dell’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) finanziata con 840 milioni di euro. Le ricadute saranno infatti ad ampio raggio: queste macchine sosterranno lo sviluppo di applicazioni importanti in ambiti quali la medicina personalizzata, la progettazione di farmaci e materiali, la bioingegneria, le previsioni meteorologiche e i cambiamenti climatici.
«Grazie a questi siti – spiega Andrus Ansip, vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale – i nostri ricercatori avranno accesso a supercomputer di prim’ordine, una risorsa strategica per il futuro dell’industria europea, e potranno così elaborare i loro dati all’interno dell’Ue. Si tratta di un importante passo avanti che consente all’Europa di avanzare nella capacità di calcolo; ci aiuterà a progredire nelle tecnologie orientate al futuro».
Nel mondo odierno le capacità di calcolo ad alte prestazioni sono infatti fondamentali per generare crescita e occupazione, ma anche per l’autonomia strategica e l’innovazione in qualsiasi settore. Il supercalcolo può essere utilizzato in un’ampia gamma di settori. Può, ad esempio, prevedere l’evoluzione dei modelli meteorologici locali e regionali e le dimensioni e i percorsi di tempeste e inondazioni, consentendo di attivare sistemi di allerta precoce per fenomeni meteorologici estremi.
Fenomeno altamente complessi, che necessitano di capacità di calcolo enormi per essere indagati in profondità. Per questo l’impresa comune, insieme ai siti ospitanti selezionati, prevede di acquisire 8 supercomputer: 3 precursori di macchine a esascala (in grado di eseguire oltre 150 petaflop, ovvero 150 milioni di miliardi di calcoli al secondo), che saranno tra i 5 migliori al mondo, e 5 macchine a petascala (in grado di eseguire almeno 4 petaflop, ovvero 4 milioni di miliardi di operazioni al secondo).
Si prevede che i precursori dei sistemi a esascala avranno una potenza di calcolo 4-5 volte maggiore rispetto agli attuali sistemi di supercalcolo di punta del partenariato per l’informatica avanzata in Europa (Prace). Insieme ai sistemi a petascala, permetteranno di raddoppiare le risorse disponibili per il supercalcolo a livello europeo, il che significa che molti più utenti potranno accedervi: i supercomputer dovrebbero diventare operativi nella seconda metà del 2020 per gli utenti europei provenienti dal mondo accademico, dall’industria e dal settore pubblico.