Le lumache delle Bermuda resuscitate dall’estinzione

Date per estinte più di 40 anni fa, ritrovate in un vicolo nei sacchetti della spazzatura e allevate in uno zoo

[13 Giugno 2019]

Si pensava che la grande lumaca di terra delle Bermuda (Poecilozonites bermudensis) – che in realtà arriva a soli 2 centimetri di lunghezza – a fosse scomparsa da decenni,  fino a quando non è stato trovato un guscio vuoto nella capitale Hamilton. Poi in un vicolo, tra i rifiuti abbandonati, sono state trovate delle lumache “estinte”, solo che erano vive e vegete.

Dopo l’incredibile scoperta, alcuni di questi gasteropodi sono stati caricati su un aereo e spediti allo zoo di Chester, in Gran Bretagna, per un programma di allevamento unico. Ora più di 4.000 chiocciole sono state riportate alle Bermuda e rilasciate in natura. Come spiega Helen Briggs su BBC News: «Molte altre lumache in cattività saranno presto riportate in patria per contribuire a dare nuova vita alla specie.

Mark Outerbridge, un ecologo che si occupa di fauna selvatica per il governo del territorio britannico di oltremare delle  Bermuda, dice che «La lumaca è una specie di Lazzaro: era considerata estinta fino a poco tempo fa». Almeno fino a quando un uomo nel 2014 non è entrato nel suo ufficio di Hamilton, con in mano un guscio di lumaca: «Si è scoperto che, sì, questa era in realtà la più grande lumaca terricola  delle Bermuda, una specie che pensavamo si fosse estinta 40 anni prima. E’ tornato il giorno dopo con nella mano una nuova, una lumaca viva, ed è così che sono stato inserito in questo progetto di conservazione».

Infatti, Outerbridge e i suoi colleghi hanno scoperto una piccola ma fiorente popolazione di chiocciole dietro un ristorante: i gasteropodi vivevano tra i rifiuti, soprattutto dentro sacchetti di plastica in un  vicolo umido, circondato da edifici di quattro piani. L’ultima e ignota popolazione di grandi lumache di terra delle Bermuda si era salvata grazie all’acqua che gocciolava da i condizionatori dell’aria che aveva creato un ambiente in cui le chiocciole avevano potuto sopravvivere inosservate e dimenticate mente tutti le davano per estinte.

Outerbridge ha spiegato in un’intervista alla BBC: «Abbiamo scoperto che i sacchetti di plastica erano uno dei luoghi preferiti delle lumache, perché mantenevano naturalmente al meglio l’umidità e le lumache sono molto vulnerabili alla siccità. E quando abbiamo iniziato a raccogliere questi sacchetti di plastica e li abbiamo aperti, contenevano letteralmente centinaia lumache e di loro piccoli».

Alcune delle giovani chiocciole delle Bermuda sono state portate in Gran Bretagna perché si riproducessero in cattività e protette allo zoo di Chester e alla Zoological Society of London, dove gli scienziati sono riusciti a realizzare delle nuove colonie di questi rarissimi gasteropodi resuscitati dall’estinzione. Si è così scoperto che le grandi lumache di terra delle Bermuda in cattività sonno molto prolifiche e nel giro di pochi anni sono state allevati migliaia di esemplari.

Amber Flewitt, che cura le chiocciole per allo zoo di Chester,  spiega che «Nell’ultimo conteggio avevamo  circa 13.000 lumache: probabilmente ne abbiamo altre, da allora hanno avuto un sacco di piccoli. Il segreto del successo della riproduzione è stato un terreno buono e i loro  cibi preferiti, tra cui patate dolci e lattuga».

Migliaia di chiocciole delle Bermuda allevate nello zoo di Chester sono state rimandate nell’arcipelago per essere liberate nelle riserve naturali, dove sembra si stiano adattando bene.

Gerardo Garcia.  dello zoo di Chester, ha detto che «Dopo tre anni di intenso lavoro, lo zoo è orgoglioso di vedere le lumache tornare a casa. Questo è un animale che è su questo pianeta da un tempo molto lungo e semplicemente non eravamo disposti a stare fermi e guardarle andarsene per sempre quando sapevamo che saremmo stati in grado di fornire loro un’ancora di salvezza».

La grande lumaca terrestre delle Bermuda è endemica di quell’arcipelago e fa parte di un’antica stirpe di lumache di terra che risale a più di un milione di anni fa. Una volta erano abbondanti alle Bermuda, ma subirono un drammatico declino durante il XX secolo, dopo che negli anni ’50 e ’60 alle Bermuda vennero introdotte le cosiddette lumache assassine Euglandina  e Gonaxis  e per il crescente utilizzo di pesticidi, negli anni ’70 le Poecilozonites bermudensis vennero date per estinte.

Le chiocciole delle Bermuda allevate allo zoo di Chester sono state rilasciate in una riserva naturale sull’isola settentrionale di Nonsuch, dove ci sono gli habitat giusti per questi gasteropodi e, a quanto pare, nessuno dei predatori invasivi che hanno portato le chiocciole quasi all’estinzione. Andranno a unirsi a una popolazione selvati ca che, dopo la riscoperta, è stata stimata in poche centinaia di individui, il che rende questa lumachina una specie più rara in natura del panda gigante o del gorilla di montagna. Lo zoo di Chester ha dotato alcuni individui allevati in cattività di tag fluorescenti per monitorare il loro recupero in natura.

Outerbridge conclude: «Non solo sono sfuggite alla falce dell’estinzione, ma si sono riprese così bene in cattività grazie all’allevamento che ora quello che stiamo facendo è identificare le isole delle Bermuda che non hanno i predatori e reintrodurle in quelle isole, e le nostre aspettative che se la caveranno sono molto alte. Nel caso di questa specie, era solo questione di dover guardare letteralmente sotto ogni roccia e ogni tronco prima di scrivere che l’animale era scomparso».