Goletta Verde: in Emilia Romagna non inquinati i prelievi, ma permangono alcune criticità
Legambiente lancia la richiesta di liberare le spiagge dell’Emilia Romagna dalla plastica
[1 Luglio 2019]
Degli undici campionamenti effettuati da Goletta Verde lungo le coste dell’Emilia Romagna, in nessun punto gli inquinanti analizzati, marker specifici di problemi legati a una cattiva o assente depurazione, hanno superato il limite previsto dalla normativa. «Un monitoraggio – sottolineano quelli di Goletta Verde – che, dopo le intense piogge del mese di maggio che hanno causato numerose criticità depurative lungo tutta la costa, ha risentito dell’improvviso cambio di temperature e delle condizioni meteorologiche avvenuto a inizio giugno con l’arrivo dei tecnici di Legambiente». Ed è proprio il Cigno Verde a sottolineare che «Non si possono però certo trascurare irregolarità segnalate da bollettini ARPAE prima e dopo il periodo in cui sono avvenute le rilevazioni e a cui sono seguiti divieti di balneazione sul territorio regionale. Grave infatti l’episodio di inquinamento rilevato il 24 giugno dalle misurazioni di Arpae alla foce del Marecchia, che ha visto un superamento dei limiti fissati per le acque di balneazione. Si torna invece a parlare del Marano, fiume problematico che ha regolarmente superato i limiti di riferimento negli ultimi otto anni, ma questa volta in termini positivi. Dal campionamento fatto quest’anno dai tecnici di Goletta Verde infatti, il sito non risulta inquinato». Gli altri punti monitorati, le cui acque sono state giudicate con inquinanti “entro i limiti di legge” sono: nel comune di Comacchio (presso la Foce Canale navigabile Porto Garibaldi); nel Comune di Ravenna (Spiaggia sinistra Canale di Destra Reno, Spiaggia sinistra presso foce Lamone e Foce fiume Uniti); nel Comune di Cervia (Foce canale Cupa Nuovo e Spiaggia presso Canalino Milano Marittima); nel Comune di Bellaria-Igea Marina (Spiaggia a sud foce fiume Uso); nel Comune di Rimini (Foce Marecchia); nel Comune di Riccione (Spiaggia lato sinistro foce Rio Melo ); nel Comune di Cattolica (Torrente Ventena).
Per Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia-Romagna, si tratta di una «Situazione nel complesso positiva con il dato del fiume Marano quest’anno non inquinato anche grazie le continue sollecitazioni della nostra associazione e che potrebbe rappresentare un primo segnale per la futura soluzione di inquinamento cronico del sito. Rimane comunque prioritario un piano di lavoro ‘internazionale’ che permetta una collaborazione tra Emilia Romagna e Stato di San Marino per vigilare su eventuali scarichi abusivi. Allo stesso tempo non si può certo trascurare il dato ARPAE di Marecchia che evidenzia la necessità di lavorare ancora sulle infrastrutture per la depurazione e per la corretta gestione delle reti fognarie. Comunque, parlando di Rimini l’associazione, giudica molto positivi gli sforzi avviati dal Comune sull’adeguamento del proprio sistema di trattamento acque e gli investimenti messi in campo».
Ci sono da riscontrare, inoltre, ancora criticità sulla cartellonistica informativa rivolta ai cittadini che, nonostante sia obbligatoria ormai da anni per i comuni, non viene ancora rispettata. Indicazioni che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare, i dati delle ultime analisi, ecc. I tecnici di Goletta Verde hanno segnalato l’assenza di questo cartello in tutti i punti, mentre nei punti non campionati dalle autorità competenti in due casi non era presente il cartello di divieto di balneazione come previsto dalla legge.
Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde, evidenzia che «Nonostante i dati di quest’anno siano incoraggianti, non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare. Il nostro obiettivo è tenere alta l’attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l’attenzione del Governo sia diretta su tutt’altro. È ora di dire basta ad ogni forma di alibi e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente».
Infatti, la conferenza stampa di presentazione dei dati di Goletta Verde ha poi puntato l’attenzione su un altro pericolo per il mare e l’ambiente: la dispersione della plastica usa e getta: «Legambiente – ha detto Frattini – continua la sua campagna per liberare l’Emilia Romagna dall’usa e getta richiedendo alla Regione un impegno concreto attraverso un percorso che si concluda entro la fine dell’anno. L’obiettivo è di liberare il nostro territorio dall’usa e getta, soprattutto quello in plastica, anticipando così le disposizioni della Direttiva Europea per la riduzione della plastica che vieterà la vendita di alcuni prodotti usa e getta dal 2021. A questo proposito. Legambiente ritiene positiva l’ordinanza del Comune di Rimini, che per primo ha messo al bando la plastica di cannucce e bicchieri predisponendo anche azioni di divieto del fumo in spiaggia, per prevenire l’abbandono dei mozziconi».