Riceviamo e pubblichiamo
L’ambiente torna a far capolino sulla scena politica
[23 Agosto 2019]
Nel dibattito – quando lo è – sulla crisi di governo, un aspetto finora praticamente ignorato dalla politica è tornato a fare capolino sulla scena: l’ambiente.
Anche nelle motivazioni con le quali si è giustificata la mozione di sfiducia; i troppi No, i Sì avrebbero dovuto riguardare porti, aereoporti, strade e autostrade come se questi interventi non sottoponessero l’ambiente già in grave crisi a ulteriori guai e danni, a partire dall’abusivismo che impazza e contro cui non si è fatto e non si sta facendo nulla.
Nei colloqui con Mattarella, Zingaretti come Di Maio dell’ambiente sono tornati a parlarne come di una questione cruciale europea e planetaria, che non può non impegnare anche il nostro paese come governo e parlamento.
Se questo avverrà e in che misura presto lo vedremo. Ma credo che senza aspettare la conclusione della crisi sul piano politico-istituzionale dovremmo approfittarne per riportare sulla scena quello che da troppo tempo è un fantasma, anche per evitare che Salvini e la Lega continuino e inneggiare a cemento e asfalto, a tunnel e inceneritori mentre i ghiacciai si sciolgono e le acque del mare e dei fiumi diventano cimiteri ittici.
Per quanto ci riguarda come forza politica che sul problema non ha le carte in regola – perché anche noi ci siamo distratti spesso – dobbiamo approfittare, a partire dalle Feste dell’Unità per recuperare una presenza e una iniziativa irrimandabili.
Le opinioni espresse dall’autore non rappresentano necessariamente la posizione della redazione