Rifiuti, schiacciare (bene) una bottiglia di plastica fa la differenza
La legge di Bilancio appena approvata introduce una nuova tassa sulla plastica, con l’ambizione di scoraggiare l’impiego di quegli imballaggi monouso realizzati senza l’impiego di materiali riciclati o biodegradabili, ma sono necessarie azioni incisive anche per migliorare il recupero di tutti gli imballaggi plastici in commercio. Nonostante le varie iniziative “plastic free” nel 2018 l’Italia ha consumato 2.292.000 tonnellate di questi imballaggi, più dell’anno precedente: il 44,5% a stato avviato a riciclo, il 43% a recupero energetico e il 12,5% in discarica.
Per aumentare le percentuali di avvio a riciclo è indispensabile migliorare non solo la quantità dei rifiuti intercettati attraverso la raccolta differenziata, ma anche la loro qualità. In questa fase dell’economia circolare i cittadini possono contribuire fattivamente, anche a partire da piccoli gesti come quello di schiacciare correttamente una bottiglia di plastica prima di gettarla nell’apposito contenitore.
Tutti gli impianti di selezione hanno lunghi nastri che trasportano il materiale alle varie macchine selezionatrici. E gran parte di questi nastri sono in salita. Se la bottiglia è piena, o accartocciata troppo bene, questa rotolerà all’infinito sul nastro o avrà conseguenze negative sulla selezione automatica/ottica e manuale, con il risultato che alla fine cadrà nel bunker degli scarti. Purtroppo in questo modo si arriva alla perdita di un sacco di materiale buono per l’avvio a riciclo. Per questo è fondamentale schiacciarle correttamente.
Fare bene la raccolta differenziata, fa la differenza! Scopri di più nella nuova serie web Trash in the city, qui trovi il settimo episodio: Ginnastica orizzontale (raccolta differenziata della plastica).