Emergenza coronavirus: appello all’Europa di 1.800 economisti di 550 università europee per gli “European Renaissance Bonds”
L’iniziativa partita ad aprile dall’università di Pisa dopo la lettera aperta all’Italia
[28 Aprile 2020]
Dopo l’appello all’Italia dello scorso marzo, è partita ad aprile dall’università di Pisa una nuova lettera aperta – An open letter of European economist to the presidents of the EU institutions an to the heads of State and government of the member countries – indirizzata all’Europa che in pochi giorni ha raccolto le firme di 1.800 economisti di oltre 550 atenei europei. All’ateneo pisano spiegano che «I destinatari sono le presidenti della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea e i vari capi di Stato dell’Ue. La questione centrale sono ancora una volta i provvedimenti urgenti da adottare per far fronte alla gravissima crisi economica provocata dalla diffusione del coronavirus».
La redazione del testo curata da Mario Morroni e Pompeo Della Posta dell’Università di Piasa, ha coinvolto anche economisti italiani e di università tedesche, francesi, olandesi e inglesi. Per quanto riguarda la sola realtà pisana, hanno firmato 19 fra economisti e accademici dell’università di Pisa, cinque della Scuola Superiore Sant’Anna e due della Scuola Normale Superiore.
Morroni sottolinea che «In questo nuovo appello alle autorità europee ribadiamo quali devono esser le misure urgenti da adottare– anche in questo caso non citiamo l’utilizzo del MES, il Meccanismo Europe di Stabilità, perché presenta diverse criticità, mentre proponiamo l’emissione di “European Renaissance Bonds” garantiti dalla Banca Centrale Europea, riteniamo infatti fondamentale che ci sia una risposta comune nei confronti di una minaccia comune. L’ampia adesione all’appello che abbiamo avuto in pochissimi giorni è certamente dovuta alla percezione dell’estrema a gravità della crisi economica e sociale determinata dalla diffusione del coronavirus e all’esigenza di convincere i responsabili delle politiche economiche nazionali ed europee a prendere decisioni adeguate alla portata del fenomeno. La rapida evoluzione del dibattito politico in corso è influenzata dalla crescente pressione dell’opinione pubblica che si domanda quale sia il significato dell’integrazione europea se, in questo momento così grave, l’Unione Europea non manifesta una reale solidarietà verso i propri cittadini colpiti dalla pandemia e non è in grado di adottare le misure economiche necessarie a evitare che l’Europa sprofondi in una recessione senza precedenti».
Il nuovo appello insieme all’elenco dei firmatari è disponibile sul sito https://europeanrenaissance.altervista.org/ dove è possibile aderire direttamente.