La Commissione Ue ha adottato le strategie per la biodiversità e dal produttore al consumatore
Arrestare la perdita di biodiversità, dimezzare l’uso dei pesticidi, 25% dei terreni Ue destinati al biologico
[20 Maggio 2020]
Oggi la Commissione europea ha adottato la nuova strategia per la biodiversità per riportare la natura nella nostra vita e la strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente e dice che «Le due strategie si rafforzano a vicenda e favoriscono i rapporti tra natura, agricoltori, industria e consumatori affinché lavorino insieme per un futuro competitivamente sostenibile. In linea con l’European Green Deal europeo entrambe propongono azioni e impegni ambiziosi da parte dell’Ue per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo e trasformare i nostri sistemi alimentari in standard di riferimento per la sostenibilità competitiva a livello globale, la protezione della salute umana e del pianeta nonché la sussistenza di tutti gli attori della catena del valore alimentare».
Presentando le due strategie, Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo s della Commissione Ue e responsabile per l’European Green Deal europeo, ha detto che «La crisi del coronavirus ha evidenziato la nostra vulnerabilità e quanto sia importante ripristinare l’equilibrio tra attività umana e natura. I cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità rappresentano un pericolo chiaro e attuale per l’umanità. Situate al centro del Green Deal, la strategia sulla biodiversità e la strategia “Dal produttore al consumatore” puntano su un nuovo e migliore equilibrio tra natura, sistemi alimentari e biodiversità; intendono proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, aumentare la competitività e la resilienza dell’Ue. Queste strategie sono una componente fondamentale del grande processo di transizione che stiamo avviando».
In un comunicato la Commissione Ue sottolinea che «La crisi Covid-19 ha dimostrato quanto la crescente perdita di biodiversità ci renda vulnerabili e come il buon funzionamento del sistema alimentare sia essenziale per la nostra società. Le due strategie pongono il cittadino in posizione centrale, impegnandosi ad aumentare la protezione della superficie terrestre e del mare, ripristinando gli ecosistemi degradati e dando all’Ue un ruolo guida sulla scena internazionale sia per la protezione della biodiversità sia per la costruzione di una catena alimentare sostenibile».
Secondo la nota, «La nuova strategia sulla biodiversità affronta le principali cause della perdita di biodiversità, come l’uso insostenibile della superficie terrestre e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e le specie esotiche invasive. Adottata durante la fase centrale della pandemia di Covid-19, la strategia costituisce un elemento centrale del piano di ripresa dell’Ue, fondamentale sia per prevenire la comparsa e rafforzare la resilienza a future pandemie sia per offrire opportunità commerciali e di investimento immediate che rilancino l’economia dell’Ue. Intende inoltre rendere la dimensione della biodiversità una parte integrante della strategia globale dell’Ue per la crescita economica. La strategia propone, tra l’altro, di stabilire obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi e i fiumi che hanno subito danni, migliorare la salute degli habitat e delle specie protetti dell’UE, riportare gli impollinatori nei terreni agricoli, ridurre l’inquinamento, inverdire le nostre città, rafforzare l’agricoltura biologica e altre pratiche agricole rispettose della biodiversità, e rendere più sane le foreste europee. Promuove misure concrete per rimettere la biodiversità europea sul percorso della ripresa entro il 2030, ad esempio trasformando almeno il 30 % della superficie terrestre e dei mari d’Europa in zone protette efficacemente gestite e destinando almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità. Le azioni previste per la protezione, l’uso sostenibile e il ripristino della natura apporteranno benefici economici alle comunità locali, creando posti di lavoro e crescita sostenibili. Saranno sbloccati finanziamenti per 20 miliardi di €/anno destinati alla biodiversità provenienti da varie fonti, tra cui fondi dell’Ue e finanziamenti nazionali e privati».
Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo all’ambiente, oceani e pesca, ha ricordato che «La natura è indispensabile per il nostro benessere fisico e mentale, in quanto filtra l’aria e l’acqua, regola il clima e impollina le colture. Eppure agiamo come se la natura non avesse importanza e così facendo perdiamo patrimonio naturale a un tasso senza precedenti. La nuova strategia per la biodiversità si basa su ciò che ha funzionato in passato e aggiunge nuovi strumenti che ci consentiranno di avviarci verso la vera sostenibilità, con benefici per tutti. L’UE intende proteggere e ripristinare la natura, contribuire alla ripresa economica dalla crisi attuale e fare da apripista per un quadro mondiale ambizioso a protezione della biodiversità in tutto il pianeta».
Per quanto riguarda la strategia “Dal produttore al consumatore” la Commissione Ue afferma che «Consentirà di passare a un sistema alimentare dell’Ue caratterizzato dalla sostenibilità, che salvaguarda la sicurezza alimentare e assicura l’accesso a regimi alimentari sani provenienti da un pianeta sano, riducendone l’impronta ambientale e climatica e rafforzandone la resilienza, proteggendo la salute dei cittadini e garantendo il sostentamento degli operatori economici. La strategia stabilisce obiettivi concreti per trasformare il sistema alimentare dell’Ue, che comprendono ridurre del 50 % l’uso di pesticidi e dei rischi correlati, di almeno il 20 % l’uso di fertilizzanti, del 50 % le vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura e infine raggiungere l’obiettivo di destinare il 25 % dei terreni agricoli all’agricoltura biologica. Propone inoltre misure ambiziose per garantire che l’opzione più sana sia anche quella più facile per i cittadini dell’Ue, anche grazie a una migliore etichettatura che risponde più adeguatamente alle esigenze dei consumatori circa le informazioni in materia di alimenti sani e sostenibili».
La Commissione europea è convinta che «Gli agricoltori, i pescatori e gli acquacoltori europei svolgono un ruolo fondamentale nella transizione verso un sistema alimentare più equo e sostenibile: beneficeranno del sostegno della politica agricola comune e della politica comune della pesca attraverso nuovi flussi di finanziamento e regimi ecologici per l’adozione di pratiche sostenibili. Fare della sostenibilità il marchio dell’Europa vuol dire aprire nuove opportunità commerciali e diversificare le fonti di reddito per gli agricoltori e i pescatori europei».
Stella Kyriakides, Commissario Ue per la salute e la sicurezza alimentare, ha commentato: «Dobbiamo fare dei passi avanti e rendere il sistema alimentare dell’UE una forza trainante per la sostenibilità. La strategia “Dal produttore al consumatore” influirà positivamente e a largo spettro sui nostri modi di produzione, acquisto e consumo alimentari, a vantaggio della salute dei cittadini, delle società e dell’ambiente. Ci offre l’opportunità di conciliare i nostri sistemi alimentari con la salute del pianeta, di garantire la sicurezza alimentare e di rispondere ai desideri degli europei che aspirano a prodotti alimentari sani, equi e rispettosi dell’ambiente».
Le due strategie sono considerate parti fondamentali dell’European Green Deal e per questo la commissione Ue afferma che «Sosterranno anche la ripresa economica. Nel contesto del coronavirus, esse intendono rafforzare la resilienza delle nostre società nei confronti di future pandemie e minacce quali gli impatti del clima, gli incendi boschivi, l’insicurezza alimentare o l’insorgenza di malattie, anche favorendo pratiche più sostenibili per l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura e affrontando il problema della protezione delle specie selvatiche e del commercio illecito di specie selvatiche».
Inoltre, le due strategie contengono iimportanti elementi internazionali: «La strategia sulla biodiversità riafferma la determinazione dell’Ue a dare l’esempio per affrontare la crisi mondiale in questo ambito. La Commissione intende mobilitare tutti gli strumenti di azione esterna e i partenariati internazionali per contribuire a sviluppare un ambizioso nuovo quadro mondiale delle Nazioni Unite per la biodiversità nell’ambito della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica prevista per il 2021. La strategia “Dal produttore al consumatore” intende promuovere la transizione mondiale verso sistemi alimentari sostenibili, in stretta cooperazione con i suoi partner internazionali».
La Commissione Ue invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare le due strategie e gli impegni che vi si assumono. Tutti i cittadini e i portatori di interessi sono invitati ad avviare un ampio dibattito pubblico.