Il Covid-19 ha reso più urgente la necessità di estendere le soluzioni energetiche sostenibili in tutto il mondo (VIDEO)

Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, bisogna consolidare i progressi fatti e accelerare gli sforzi per un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti

[28 Maggio 2020]

Secondo il nuovo Tracking SDG 7: The Energy Progress Report pubblicato da International energy agency (Iea) International renewable energy agency (Irena), United Nations statistics division (Unsd), World Bank e Organizzazione mondiale della sanità (Oms), «Nonostante i progressi accelerati nell’ultimo decennio, il mondo non riuscirà a garantire l’accesso universale a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna entro il 2030 a meno che gli sforzi non siano notevolmente aumentati».

Dal rapporto emerge che prima dell’inizio della crisi Covid-19 erano stati compiuti progressi significativi su diversi aspetti dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 7., compresi una notevole riduzione del numero di persone in tutto il mondo che non hanno accesso all’elettricità, un forte assorbimento di energia rinnovabile per la produzione di elettricità e miglioramenti nell’efficienza energetica, ma «Nonostante questi progressi, gli sforzi globali rimangono insufficienti per raggiungere gli obiettivi chiave dell’SDG 7 entro il 2030».

Nel 2017, La quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale ha raggiunto il 17,3% del consumo finale di energia, nel 2016 era al 17,2% e nel 2010 al 16,3% nel 2010. Il rapporto evidenzia  che «Il consumo di energie rinnovabili (+2,5% nel 2017) sta crescendo più rapidamente del consumo globale di energia (+1,8% nel 2017), continuando una tendenza evidenziatasi dal 2011. Gran parte della crescita delle energie rinnovabili si è verificata nel settore elettrico, grazie alla rapida espansione dell’eolico e dell’energia solare che è stata resa possibile dal sostegno politico sostenuto e dalla riduzione dei costi». Però l’utilizzo di energie rinnovabili nel riscaldamento e nei trasporti segna grossi ritardi e il rapporto sottolinea che «Per raggiungere l’obiettivo SDG 7.2 sarà necessaria un’accelerazione delle energie rinnovabili in tutti i settori».

L’impatto della crisi Covid-19 sulle energie rinnovabili non e ancora chiaro ma «L’interruzione delle catene di approvvigionamento e di altre aree rischia di ritardare gli impieghi di energia eolica e solare fotovoltaica». Secondo i dati disponibili, La crescita della produzione di elettricità da fonti rinnovabili sembra aver rallentato a causa della pandemia, ma finora le rinnovabili sembrano resistere molto meglio di petrolio, carbone e gas naturale.

Nel 2017, l’intensità globale di energia primaria – un indicatore importante di come l’attività economica mondiale utilizza energia – è migliorata dell’1,7% e il rapporto fa notare che «Questo è migliore del tasso medio di progresso dell’1,3%  tra il 1990 e il 2010, ma comunque ben al di sotto del tasso dell’obiettivo originale del 2,6% e che si tratta di un marcato rallentamento rispetto ai due anni precedenti. I calcoli sull’intensità energetica nei diversi settori indicano che «I miglioramenti sono stati i più rapidi nei settori dell’industria e del trasporto passeggeri, superando il 2% dal 2010. Nei settori dei servizi e residenziale, hanno registrato una media tra l’1,5% e il 2%. Il trasporto merci e l’agricoltura sono leggermente indietro. Il raggiungimento dell’obiettivo SDG 7.3 per l’efficienza energetica richiederà il ritmo complessivo di miglioramento per accelerare significativamente a circa il 3 % all’anno tra il 2017 e il 2030».

Dal 2010, i flussi finanziari pubblici internazionali a sostegno dell’energia pulita e rinnovabile nei Paesi in via di sviluppo sono raddoppiati, raggiungendo i 21,4 miliardi dollari nel 2017. Ma il rapporto avverte che «Questi flussi mascherano disparità importanti con solo il 12% dei flussi che nel 2017 hanno raggiunto i più bisognosi (i Paesi meno sviluppati e i piccoli stati insulari in via di sviluppo). Per accelerare la diffusione dell’energia rinnovabile nei Paesi in via di sviluppo, è necessaria una rafforzata cooperazione internazionale che includa un maggiore impegno pubblico e privato, per guidare un aumento dei flussi finanziari verso i più bisognosi, e ancora di più in un mondo post-Covid-19».

Ma altri importanti elementi del SDG7  continuano a restare lontani. Il numero di persone senza accesso all’elettricità è diminuito da 1,2 miliardi nel 2010 a 789 milioni nel 2018, tuttavia, in base a politiche che erano in atto o previste prima dell’inizio della crisi COVID-19, il rapporto stima che «Nel 2030, 620 milioni di persone non avranno  ancora accesso, l’85% nell’Africa subsahariana». Il SDG 7 richiede l’accesso universale all’energia entro il 2030.

Nel 2017 quasi 3 miliardi di persone non avevano accesso a cucine pulite, soprattutto in Asia e nell’Africa subsahariana, provocando milioni di morti ogni anno a causa della respirazione del fumo delle stufe.

Francesco La Camera, direttore generale di Irena conclude: «L’energia rinnovabile è la chiave per raggiungere l’SDG 7 e costruire economie resilienti, eque e sostenibili in un mondo post Covid-19. Ora più che mai è il momento di una coraggiosa cooperazione internazionale per colmare il divario di accesso all’energia e porre l’energia sostenibile al centro degli stimoli economici e delle misure di ripresa. Irena è impegnata a potenziare l’azione con i suoi membri globali e i suoi partner per incanalare gli investimenti e guidare gli interventi politici nel perseguimento dello sviluppo sostenibile per tutta l’umanità».

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