Unieco ambiente, chiusa la due diligence: sono arrivate le offerte vincolanti

Una volta verificata la documentazione presentata si aprirà la fase di Rilancio, che porterà all’aggiudicazione della gara al soggetto che avrà presentato l’offerta migliore

[3 Giugno 2020]

Il 29 maggio si è chiusa la due diligence, con la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei soggetti che hanno manifestato interesse all’acquisizione della divisione Ambiente di Unieco, in liquidazione coatta amministrativa dall’aprile 2017. A dare notizia della conclusione della fase necessaria a valutare in via preventiva e approfondita le condizioni economiche della holding è oggi direttamente il commissario liquidatore, Corrado Baldini.

Come noto, il 16 gennaio scorso è stata aperta la cosiddetta Vdr (Virtual data toom) che raccoglieva tutti i documenti utili per le verifiche da parte dei soggetti ammessi alla fase di due diligence, che avrebbe portato alla formulazione dell’offerta vincolante per l’acquisto;  la chiusura della Vdr era originariamente fissata al 16 marzo ma, valutata la complessità che caratterizza le attività di verifica e controllo sull’articolazione della divisione Ambiente, Baldini ha ritenuto opportuno concedere un “extra time” di 45 giorni. Un percorso sul quale si è abbattuta infine l’emergenza sanitaria Covid-19, con la conseguente proroga – al fine di consentire ai soggetti offerenti di raccogliere tutta la documentazione necessaria – al 29 maggio. Adesso però ci siamo.

«Come previsto dal disciplinare di Gara – ricordano dalla holding – il Commissario verificherà la correttezza e completezza della documentazione presentata dai soggetti offerenti e, in caso di esito positivo, si aprirà la fase di Rilancio che porterà all’aggiudicazione della gara al soggetto che avrà presentato l’offerta migliore. In questo frangente sarà comunque garantita la prosecuzione della gestione operativa e del piano investimenti, finalizzata alla continua generazione di valore per la divisione Ambiente».

Una realtà nata e cresciuta nell’ambito del movimento cooperativo emiliano che coinvolge oggi una ventina di imprese private o miste pubblico-private in 5 regioni, impegnate in un ruolo di leadership nella gestione dei rifiuti speciali e delle bonifiche, nonché nella raccolta e nella gestione dei rifiuti solidi urbani in particolare in Toscana.