It.a.cà, il Festival del turismo responsabile è entrato nel vivo: tanti gli appuntamenti e gli eventi (virtuali) in programma. Per la Giornata internazionale dell’ambiente, venerdì 5 giugno (dalle 16.00 alle 17.30), si terrà l’incontro on line “Il futuro della biodiversità in un mondo dominato dall’uomo” organizzato dall’Università di Bologna. Gli ospiti inquadreranno il fenomeno dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e politico: “Una delle sfide a cui l’umanità dovrà rispondere nel prossimo futuro – dicono gli organizzatori – è quanta biodiversità vorrà e potrà salvare nel pianeta, per lasciarlo simile a quello che conosciamo. Un’analisi della trasformazione degli ecosistemi, delle grandi estinzioni di massa e alcune indicazioni sulle possibili soluzioni”.
Un impegno quanto mai urgente che, per questo, è stato messo al centro dell’edizione 2020 del Festival il cui filo conduttore è biodiversità, paesaggio e umana bellezza. Intesa come pluralità di ecosistemi, molteplicità di esseri viventi e complessità virtuosa della natura, il concetto di biodiversità rappresenta un passo importante anche per una riflessione su un tipo turismo sempre più responsabile, che mette al centro il rispetto per le comunità e i territori che accolgono il viaggiatore, e dove il viaggiatore contribuisce alla preservazione dei luoghi visitati. “E’ necessario che si generi una presa di coscienza collettiva su quelle che sono le nuove prospettive legate a un turismo sempre più responsabile, in grado di valorizzare, rispettando le caratteristiche, le bellezze delle nostre aree interne – afferma Sonia Bregoli, co-fondatrice del festival It.a.cà – Ad esempio, il turismo lento e i cammini possono essere una leva di rigenerazione territoriale per il nostro paese, ora più che mai in questa situazione di crisi economica legata all’emergenza sanitaria”.
Tra gli ospiti anche Giorgio Menchini, presidente Cospe, tra i promotori del Festival: “Conservare e proteggere la biodiversità, o meglio la diversità “Bio-Culturale”, vuol dire tutelare e valorizzare il patrimonio naturale e culturale dei luoghi, vuol dire gestire in modo sostenibile le risorse naturali e le tradizioni locali ad esse legate. Alla diversità bio sostenibile sono legati i concetti di agricoltura sostenibile, di agro-ecologia, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, e anche diritti delle popolazioni indigene e delle minoranze alla propria cultura e alla gestione del territorio. La biodiversità ha a che fare con la giustizia, i diritti e la costruzione di un mondo più giusto”. Un concetto che ben si adatta anche alla filosofia di turismo responsabilesu cui COSPE ha concepito tutti i progetti di eco turismo in molti paesi del mondo e che è promosso da It.a.cà: “Da sempre It.a.cà – si legge nel comunicato di lancio del Festival – propone un’inversione di rotta rispetto all’idea ‘tradizionale’ di viaggio, così come si è sedimentata nelle pratiche comuni degli individui: l’intento è preservare, conservare, rispettare i luoghi che si visitano, agire nel rispetto del contesto che ci accoglie, partecipare come ‘cittadino temporaneo’ allo sviluppo dei territori e delle città che si incontrano. Rispettare l’essenza e il ritmo naturale del contesto e della Bio-diversità che anima i luoghi visitati, permetterebbe al turista-viaggiatore di integrarsi nel tessuto, senza stravolgerlo, e allo stesso tempo alle comunità di partecipare responsabilmente allo sviluppo del proprio territorio. La chiave di volta, semplice quanto rivoluzionaria, è quindi il rispetto”.
Fondamentale, in un momento storico come questo, è proprio un ripensamento dell’intero settore turistico, dove promuovere queste nuove opportunità di viaggio potrà favorire una reale rigenerazione territoriale, specialmente adesso che la competizione con le mete lontane è drasticamente ridotta.
Di tutto questo si parlerà nell’appuntamento di venerdì 5 giugno ore 16.00 su Streamyard, in diretta dalla pagina Facebook e YouTube di IT.A.CÀ.
Intervengono
Alessandro Chiarucci, Dip. di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università diBologna;
Gianluca Piovesan,Dip. di Agricoltura e Scienze forestali, Università della Tuscia;
Claudia Lupi, Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia;
Giorgio Menchini, Presidente COSPE Onlus.
Modera: Giovanni Carrada,Superquark