Radon e altre radiazioni naturali: ecco l’Atlante europeo

Le nuove mappe mostrano i livelli di radioattività naturale dove viviamo

[17 Luglio 2020]

L’European Atlas of Natural Radiation, pubblicato dal Joint Research Centre (Jrc) della Commissione europea fornisce dati armonizzati sui livelli di radiazioni naturali in tutta l’Ue e punta a far capire agli europei come convivere la radioattività naturale.

Il Jrc  ricorda che «La popolazione umana è continuamente esposta alle radiazioni ionizzanti provenienti da diverse fonti naturali che possono essere classificate in due grandi categorie: raggi cosmici ad alta energia e nuclidi radioattivi che hanno avuto origine nella crosta terrestre e sono presenti ovunque nell’ambiente».

L’Atlante europeo delle radiazioni naturali, frutto della collaborazione del Jrc con oltre 60 tra università, centri di ricerca, autorità nazionali ed europee e organizzazioni internazionali, fornisce i valori di riferimento per le fonti naturali di radiazioni in tutta l’Ue e mette a disposizione della comunità scientifica e delle autorità nazionali dataset  armonizzati.

Una delle autrici, Giorgia Cinelli, spiega che «Intendiamo che l’Atlante sia visto come un’enciclopedia della radioattività naturale. Descrive le diverse fonti di radioattività naturale in diverse parti d’Europa. Rappresenta l’attuale stato dell’arte delle conoscenze su questo argomento. L’Atlante contiene anche una raccolta di mappe che mostrano i livelli delle sorgenti naturali di radiazioni in diverse parti d’Europa. Vorremmo anche che le persone usassero questo Atlante per acquisire maggiore familiarità con la radioattività naturale. Siamo tutti esposti alle radiazioni da fonti naturali. Il più delle volte i livelli non superano quel che sarebbe considerato sicuro per la salute umana, ma in alcune aree geografiche le fonti naturali di radioattività potrebbero comportare rischi per la salute».

Normalmente, il radon – un gas radioattivo presente in natura, inodore, incolore e insapore  – è il contributo più importante all’esposizione alle radiazioni della popolazione umana. E’ formato dal decadimento di piccole quantità di uranio nelle rocce e nei suoli e può anche essere presente nell’acqua e in alcuni materiali da costruzione. A seconda del tipo di terreno sotterraneo, materiali da costruzione e acqua, in alcune case possono accumularsi alti livelli di radon. Anche nella stessa area geografica, le concentrazioni di radon possono essere molto diverse da una casa all’altra. Il radon può penetrare in una casa attraverso crepe nei pavimenti, giunti di costruzione, crepe nei muri e tubazioni.

Di solito questo gas è presente a livelli bassi in tutta l’Ue, ma livelli più elevati di radon mettono le persone a maggior rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Infatti, il radon è la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo e la principale causa di cancro ai polmoni tra le persone che non hanno mai fumato. Una combinazione di fumo e gas radon interno aumenta ulteriormente il rischio di cancro.

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  • European Atlas on natural radiation – sources, data and maps