Se non si riducono le emissioni di gas serra, in Europa raddoppierà la frequenza delle siccità estreme

Ma tagliando i gas serra le siccità estreme biennali si ridurrebbero drasticamente

[12 Agosto 2020]

Secondo lo studio “Increased future occurrences of the exceptional 2018-2019 Central European drought under global warming”, pubblicato recentemente su Scientific Reports da Vittal Hari, Oldrich Rakovec e Rohini Kumar dell’Helmholtz-Zentrum für Umweltforschung (UFZ) e da Yannis Markonis e Martin Hanel della Česká zemědělská univerzita v Praze, se le emissioni di gas serra previste non verranno ridotte, entro la fine del secolo in Europa la frequenza delle siccità record biennali, come quella del 2018-2019 nell’Europa Centrale, dovrebbe aumentare secolo.

Utilizzando i dati climatici globali a lungo termine dal 1766 al 2019, Il team di scienziati tedeschi e cechi ha esaminato l’impatto della siccità che nel 2018-2019 ha colpito l’Europa Centrale e ha scoperto che sia nel 2018 che nel 2019  le estati sono state più secche della media e che sono state due dei tre periodi estivi più caldi mai registrati. Più del 50% dell’Europa centrale ha subito gravi condizioni di siccità, facendone la siccità biennale più estesa e con il maggior impatto mai registrata. La seconda siccità più grave registrata è quella del 1949 – 1950, ma colpì solo il 33% dell’Europa Centrale.

Kumar sottolinea  che «E’ importante riconoscere l’importanza di questi eventi annuali ricorrenti e consecutivi e sviluppare un quadro olistico per modellare il rischio».

Per prevedere come la frequenza delle siccità biennali potrebbe cambiare nei prossimi decenni e se le emissioni di gas serra potrebbero avere un effetto, gli autori dello studio hanno utilizzato modelli informatici sui cambiamenti climatici globali. Nel modellare scenari climatici che prevedono il più alto aumento di gas serra nel tempo, gli autori hanno previsto un aumento di 7 volte delle siccità biennali in tutta Europa nella seconda metà del secolo (2051-2100) e all’UFZ dicono che «Le proiezioni suggeriscono anche che le aree coltivate colpite dalla siccità in tutta l’Europa centrale raddoppieranno quasi, includendo oltre 40 milioni di ettari di terra coltivata».

Quando sono state utilizzate le proiezioni climatiche basate su concentrazioni moderate di gas serra, il numero previsto delle siccità biennali si è ridotto di quasi la metà. E quando sono state utilizzate proiezioni climatiche Ccon emissioni basse, la frequenza prevista è diminuita di oltre il 90%. «La quantità di aree a rischio di siccità si è ridotta rispettivamente del 37% e del 60% quando si utilizzano modelli climatici con emissioni moderate e basse – concludono gli scienziati – I risultati indicano che l’introduzione di misure per ridurre le future emissioni di carbonio può ridurre il rischio di eventi di siccità consecutivi più frequenti in tutta Europa».