Si può aumentare la produttività agricola conservando la biodiversità dei suoli

Rapporto Iucn: un terreno e obiettivi comuni per agricoltori e ambientalisti, che possono aiutare a garantire il futuro dell'agricoltura

[9 Settembre 2020]

Secondo il nuovo rapporto “Common Ground: Restoring Land Health for Sustainable Agriculture” pubblicato dall’International union for conservation of nature (Iucn), «Aumentando la biodiversità dei suoli grazie a delle pratiche sostenibili, gli agricoltori potrebbero cintribuire in modo sostanziale alla sicurezza alimentare e idrica, così come all’attenuazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici». L’Iucn evidenzia che «Un aumento annuo di solo lo 0,4% del tenore in carbonio dei suoli agricoli (un indicatore chiave della biodiversità dei suoli) nel corso dei prossimi 30 anni potrebbe potenzialmente potenzialmente stimolare la produzione mondiale di tre grandi colture, mais, grano e riso,  rispettivamente fino al 23,4%, 22,9% et 41,9%».

Il direttore generale dell’Iucn, Bruno Oberle, ha sottolineato che «I dati di questo rapporto demistificano l’idea che la conservazione della natura e la produzione alimentare globale sia un gioco a somma zero. L’agricoltura è stata spesso presentata come una minaccia per la conservazione della biodiversità. Tuttavia, la conservazione di suoli e territori  viventi e ricchi di biodiversità può aumentare i raccolti, aiutando la natura e la società. Questo rapporto identifica chiaramente un terreno comune e obiettivi comuni per agricoltori e ambientalisti, che possono aiutare a garantire il futuro dell’agricoltura stessa»

Il nuovo rapporto quantifica per la prima volta i potenziali benefici per la società e il valore monetario dell’adozione globale, su larga scala, di metodi di agricoltura sostenibile economicamente vantaggiosi, che stimolano la materia organica e la biodiversità del suolo. Metodi che comprendono l’agricoltura agroforestale e l’agricoltura conservativa, nonché l’utilizzo del letame e della pacciamatura.

L’Iucn stima in 132 miliardi di dollari I potenziali aumenti di rendimenti per mais, grano e riso. Inoltre, l’aumento del contenuto di carbonio organico dei suoli agricoli in tutto il mondo aumenterebbe la loro capacità di immagazzinare acqua fino a 37 miliardi di m3, riducendo così di circa il 4% il fabbisogno di irrigazione a livello globale e risparmiando potenzialmente 44 miliardi di dollari all’anno. Stoccando il carbonio, i suoli ricchi di biodiversità aiutano anche a mitigare il riscaldamento globale. Il rapporto stima che «Un aumento annuale dello 0,4% del contenuto di carbonio nel suolo comporterebbe in media il sequestro di una ulteriore Gigatonnellata di carbonio all’anno, o il 10% delle emissioni globali di carbonio prodotte dall’uomo in base a Dati del 2017. Questo contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici farebbe risparmiare, nel periodo 2020-2050, alla società circa 600 miliardi di dollari all’anno in valore attuale».

Ludovic Larbodière, esperto senior di agricoltura e ambiente dell’Iucn, evidenzia che «Questo rapporto mostra che, lavorando insieme, agricoltori e ambientalisti possono ottenere la sicurezza di cibo, nutrizione e idrica a lungo termine per tutti. Suoli e territori sani e viventi possono infatti aumentare la resilienza della produzione alimentare contro gli impatti negativi dei cambiamenti climatici e garantire l’accesso a un cibo sicuro e nutriente, soprattutto per i più vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo. Per realizzare questa visione, dobbiamo smettere di pensare all’agricoltura solo in termini di cibo, fibre e carburante e, invece, incoraggiare e premiare quei servizi aggiuntivi che gli agricoltori forniscono alla società».

I calcoli nel nuovo rapporto Iucn si basano sull’aumento annuale del contenuto di carbonio dei suoli agricoli dello 0,4% tra il 2020 e il 2050 che è stato fissato come obiettivo dell’initiative 4 pour 1000, lanciata dal governo francese nel 2015. Secondo il recente studio “Storing 4 per 1000 carbon in soils: the potential in France”, «questo obiettivo è raggiungibile attraverso l’adozione diffusa di pratiche sostenibili».

Il rapporto presenta le misure concrete che agricoltori, responsabili politici, agenzie governative e imprese private possono intraprendere per sostenere una transizione globale verso un’agricoltura sostenibile e chiede un uso più ampio degli approcci agroecologici ed esorta il settore agricolo ad adottare obiettivi ambiziosi per la salute del suolo. Chiede inoltre che «Gli obiettivi nazionali e globali raggiungano un impatto positivo netto dell’agricoltura per gli indicatori chiave della biodiversità entro il 2030».

Gli autori del rapporto raccomandano che gli Stati ricompensino gli agricoltori per l’adozione di pratiche agricole sostenibili e consigliano che i sussidi pubblici così come i finanziamenti privati dati agli agricoltori ​​vengano reindirizzati dall’agricoltura convenzionale a un’agricoltura più sostenibile, il che aiuterebbe anche a raggiungere gli obiettivi di salute pubblica. Infine, il rapporto sottolinea come l’agricoltura sostenibile possa contribuire alla conservazione della biodiversità in tutto il mondo e incoraggia un dialogo migliore tra i settori dell’agricoltura e della conservazione ambientale, «al fine di sensibilizzare più ampiamente sul capitale naturale che costituiscono i suoli ricchi di biodiversità per l’agricoltura».