Strage di animali nell’Oasi del Busatello: li ha avvelenati un agricoltore
L’uomo voleva uccidere le nutrie, ha sterminato centinaia di animali protetti
[19 Gennaio 2021]
L’allarme lo ha lanciato l’ambientalista veronese Giorgio Massignan sulla sua pagina Facebook: «E’ accaduta una terribile tragedia ambientale. All’oasi del Busatello, a Gazzo, un agricoltore ha sparso parecchio mais avvelenato. Gli animali, affamati per il freddo, sono corsi a mangiarlo. Ci sono centinaia di animali morti: cicogne, uccelli di passo, anatre, pesci, nutrie, piccoli roditori. Si stanno raccogliendo le carcasse con i camion. Come può un uomo essere così cattivo e crudele?»
L’Ente Nazionale protezione animali (Enpa) conferma tutto: «Sono centinaia i corpi di animali morti ritrovati nell’Oasi di Busatello, a confine tra la provincia di Mantova e Verona. Una vera strage di nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d’acqua causata dai quintali di mais avvelenato sparsi su tre ettari di terreno da un agricoltore. Sul posto le Forze dell’ordine stanno cercando di bonificare e mettere in sicurezza il terreno e avrebbero già individuato il responsabile».
Il Wwf veronese spiega che «La Palude del Busatello è un lembo di terra e acqua sopravvissuto alle varie bonifiche che hanno interessato le aree umide comprese tra i fiumi Adige, Tartaro, Mincio e Po nel corso dei secoli. Si estende su un territorio di circa 81 ettari a cavallo delle provincie di Verona (Comune di Gazzo Veronese) e Mantova (Comune di Ostiglia). A causa della bonifica dei terreni circostanti e del conseguente compattamento del terreno, la palude si presenta pensile rispetto al piano della campagna circostante. L’acqua, prelevata dalle canalizzazioni dei fondi agricoli limitrofi, vi arriva pompata da un’idrovora».
Durante l’inverno il Busatello offre rifugio a molte anatre, ai Cormorani e, presenza rara altrove, al Tarabuso. Tra i mammiferi il Wwf ricorda in particolare la presenza del Toporagno acquatico, specie in rara e localizzata. Tra i rettili meritano particolare rilievo la Lucertola vivipara e la Testuggine palustre.
Tra gli anfibi sono da ricordare invece il Tritone punteggiato, il Rospo comune, la Rana di Lataste che sono sempre più rari in tutta la pianura Padana. Naturalmente molto varia è anche la fauna acquatica e moltissimi sono gli invertebrati presenti.
E’ accanto a questo paradiso naturale che l’agricoltore, B.F. avrebbe sparso il mais avvelenato per ammazzare le nutrie che infestano i suoi campi, ma i terreni che coltiva sono a ridosso dell’Oasi del Busatello, una riserva naturale del Wwf. La Palude del Busatello è anche una Zona di protezione speciale e Sito d’importanza Comunitario, frequentata da numerosi animali selvatici. La parte lombarda del Busatello, chiamata Palude di Ostiglia, è stata dichiarata “Oasi naturale” con vincoli di protezione a partire dal 1981; per il settore veneto l’oasi di protezione è partita nel 1996. Attualmente tutta la palude è stata dichiarata zona “ Ramsar” secondo la convenzione di che protegge le “Zone umide di importanza internazionale”. Per l’agricoltore è scattata una denuncia per avvelenamento e disastro ambientale.
Romano Giovannoni, coordinatore regionale Enpa del Veneto, sottolinea che «Si tratta di un atto criminale premeditato, l’uomo a quanto pare voleva colpire le nutrie per non farle avvicinare ai suoi terreni. Un comportamento di una gravità inaudita che ha come risultato una spirale di morte di centinaia di animali e che probabilmente non si fermerà a quelli ritrovati senza vita oggi. Un gesto omicida che è ancora più inaccettabile se pensiamo che gli strumenti per una concreta convivenza con gli animali esistono eccome, basti pensare ai dissuasori ad ultrasuoni. Invece, ancora una volta, si sceglie la strada del veleno senza minimamente curarsi delle gravissime conseguenze che comporta! Gli animali, purtroppo, affamati a causa del clima particolarmente difficile di questi giorni hanno mangiato il mais in quantità. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Asl competenti per far emergere tutte le responsabilità. L’autore o gli autori di questa strage non devono restare impuniti!».