Ci siamo rotti i polmoni! Flash mob a Torino per una nuova mobilità urbana
Clean Cities: ripartiamo dalle città. Più attenzione a qualità dell’aria e mobilità sicura, condivisa e sostenibile
[12 Marzo 2021]
E’ iniziata oggi, con un flash mob in Piazza Baldissera, la tappa torinese di Clean Cities, la nuova campagna di Legambiente che intende accendere i riflettori sul ruolo che le città italiane possono giocare per una ripartenza più ecologica e sostenibile. Un viaggio in 14 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più elettrica, più sicura e più condivisa, cercando di spingere i processi politici locali verso misure di mobilità sostenibile e rendendo permanenti quelle eventualmente adottate in fase di emergenza. Alla fine del viaggio, Clean Cities produrrà la “Pagella della Città”, una sintesi delle performance locali sui principali indicatori urba
Gli ambientalisti del Cigno Verde, nella garanzia del rispetto di tutte le normative anti-Covid, hanno esposto l’ormai storico striscione “Ci siamo rotti i polmoni – No allo smog” e dicono che «Le mascherine anti-covid che diventano anche mascherine antismog sono il simbolo di questa protesta pacifica».
Secondo Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, «E’ fondamentale ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d’uomo e rispettoso dell’ambiente, con quartieri car free, strade scolastiche, moderazione della velocità, sicurezza. Un altro punto focale è il potenziamento e l’elettrificazione del TPL; l’utilizzo delle reti tranviarie esistenti. Infine è strategica l’implementazione di una Sharing mobility potenziata. Che il Comune di Torino (così come dovranno fare tutti gli altri Comuni Piemontesi ed Italiani) si doti di un Piano: in accordo con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, stop alla commercializzazione dei veicoli a combustione interna al 2030 (al 2035 per camion e autobus interurbani), introduzione nei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile degli obiettivi vincolanti di decarbonizzazione al 2030 (almeno del 50%) e la limitazione della circolazione delle auto inquinanti con più di 10 anni».