Il cambiamento climatico fa aumentare significativamente gli sfollati
La crescita della popolazione aumenta notevolmente il rischio. E’ necessaria un'azione rapida
[29 Marzo 2021]
Ogni anno, in tutto il mondo milioni di persone devono abbandonare le loro case a causa del maltempo causato dai cambiamenti climatici. Secondo l’International Red Cross and Red Crescent Movement, solo negli ultimi sei mesi 10,3 milioni di persone sono state sfollate a causa di eventi legati al clima, 4 volte il numero di sfollati a causa di guerre e conflitti nello stesso periodo. Una delle principali cause di sfollamento è l’inondazione. Un esempio recente è quello dell’Australia orientale, dove decine di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case per rifugiarsi in posti sicuri e sfuggire a inondazioni, definite “da una volta ogni 100 anni”, me che avvengono sempre più spesso.
Il nuovo studio “Global warming and population change both heighten future risk of human displacement due to river floods”, pubblicato su Environmental Research Letters da un team di ricerca internazionale guidato dal Wetter- und Klimarisiken dell’ETH Zürich, avverte che «Il rischio che le persone siano costrette a lasciare le proprie case a causa delle inondazioni aumenta della metà per ogni grado aggiuntivo di riscaldamento globale».
Lo studio punta dichiaratamente a «fornire una migliore comprensione dei futuri rischi di spostamento dovuti alle inondazioni dei fiumi che straripano dalle loro sponde» e valuta anche »l’influenza del cambiamento climatico e dei fattori demografici e socioeconomici su questi rischi».
Utilizzando diversi modelli di climatici, idrologici e di distribuzione della popolazione, i ricercatori dimostrano che «Se la popolazione rimane stabile al suo livello attuale, il rischio di sfollamento dovuto alle inondazioni aumenta di oltre il 50% (rispetto ai livelli del 2010) per ogni grado di riscaldamento globale». Ma, come fanno notare all’ETH Zürich, «La popolazione mondiale sta crescendo. Anche se questa crescita continuasse verso un percorso più sostenibile, il rischio di spostamenti aumenterà comunque in modo significativo: supponendo che il mondo soddisfi l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a un massimo di 2° Celsius, il rischio medio globale dovrebbe aumentare di fino al 110% entro la fine di questo secolo».
Se però lo scenario del cambiamento climatico restasse quello del “business as usual” e il divario tra ricchi e poveri continuasse ad aumentare, lo studio prevede che il rischio aumenterà ancora più drammaticamente. Per questo scenario, i ricercatori hanno calcolato che «Il rischio di sfollamento dovuto alle inondazioni sarebbe fino al 350% più alto».
Ma gli autori dello studio sono fiduciosi: «Non è ancora troppo tardi per affrontare e gestire il rischio di alluvione attraverso misure di pianificazione spaziale e urbana e infrastrutture protettive come le dighe».
Il principale autore dello studio, Pui Man Kam dell’ETH, sottolinea che «I nostri risultati evidenziano la necessità di un’azione rapida sulle agende di mitigazione e di adattamento climatiche al fine di ridurre i rischi futuri, in particolare per le popolazioni vulnerabili. Le inondazioni spesso colpiscono i gruppi più vulnerabili dal punto di vista socioeconomico, che tendono a vivere in aree più a rischio. Poiché le inondazioni sono uno dei principali fattori di sfollamento e poiché sono influenzate dai cambiamenti climatici, è fondamentale comprendere meglio come stanno cambiando i rischi».