Un’iniziativa globale per gestire i rifiuti marini e ripulire gli oceani del mondo

Con GloLitter, Imo, Fao e 30 Paesi in via di sviluppo vogliono rendere più puliti i trasporti marittimi e la pesca

[9 Aprile 2021]

Grazie a un finanziamento iniziale della Norwegian Agency for Development Cooperation (Norad), la Fao, l’International Maritime Organization (IMO) e 30 Paesi hanno lanciato il progetto GloLitter Partnerships che aiuterà i Paesi in via di sviluppo a identificare le opportunità per prevenire e ridurre i rifiuti marini, compresi i rifiuti di plastica, provenienti dai trasporti marittimi e della pesca.

Il progetto riguarderà Asia, Africa, Caraibi, America Latina e Pacifico, i 10 Paesi partner leader (Lead Partnering Countries – LPC) sono Brasile, Costa Rica, Costa d’Avorio, India, Indonesia, Jamaica, Kenya, Madagascar, Nigeria e Vanuatu, altri 20 sono Paesi partner (PC): Argentina, Capo Verde, Colombia, Ecuador, Gambia, Mozambico, Nicaragua, Panama, Perù, Filippine, Senegal, Sri Lanka, Isole Salomone, Sudan, Tanzania, Thailandia, Timor Leste, Togo, Tonga e Vietnam.

Fao e IMO spiegano che «Il progetto mira a diminuire l’uso della plastica in queste industrie e identificare le opportunità per riciclare la plastica, per proteggere meglio il nostro fragile ambiente marino, nonché le vite e i mezzi di sussistenza, in linea con l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 14 delle Nazioni Unite  che si impegna a prevenire e ridurre il inquinamento e conservare e utilizzare gli oceani in modo sostenibile».

Manuel Barange, direttore pesca e acquacoltura della Fao, ricorda che «I rifiuti di plastica hanno un impatto devastante sulla vita marina e sulla salute umana. Questa iniziativa è un passo importante nell’affrontare il problema e aiuterà a proteggere l’ecosistema oceanico, nonché i mezzi di sussistenza di coloro che dipendono da esso».

Per cercare di salvaguardare le risorse marine costiere e globali, GloLitter aiuterà il settore marittimo ad applicare le migliori pratiche per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti marini di plastica, compresi gli attrezzi da pesca persi o scartati. Il progetto esaminerà la disponibilità e l’adeguatezza delle strutture portuali di raccolta; oltre a rafforzare la consapevolezza degli operatori della navigazione e della pesca, compresi i marittimi e i pescatori, e incoraggiare la marcatura degli attrezzi da pesca in modo che, se abbandonati o persi in mare, possano essere ricondotti al loro proprietario.

Jose Matheickal, capo del dipartimento per i partenariati e i progetti dell’IMO, ha accolto con favore l’iniziativa: «I rifiuti marini sono una piaga sugli oceani e sul pianeta. Sono lieto che abbiamo più di 30 Paesi impegnati in questa iniziativa e che collaborano con IMO e Fao per affrontare questo problema».

GloLitter fornirà ai Paesi partner strumenti come documenti di orientamento, materiali di formazione e strategie per aiutarli far rispettare le normative esistenti. Nei prossimi mesi, esperti della Fao dell’IMO lavoreranno con i loro partner per fornire assistenza tecnica e formazione, facilitando la comunicazione tra i partner. Il progetto promuoverà la conformità con gli strumenti Fao per il settore marittimo, comprese le  Voluntary Guidelines for the Marking of Fishing Gear e la Global Ghost Gear Initiative (GGGI).

Inoltre, l’IMO incoraggerà i partner a prendere in considerazione l’International Convention for the Prevention of Pollution from Ships (MARPOL)Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento provocato dalle navi (MARPOL), il cui allegato V, regolamenti sulla prevenzione dell’inquinamento, vieta lo scarico di plastica (compresi gli attrezzi da pesca) dalle imbarcazioni in ​​mare. Un altro trattato, l’IMO London Convention/London Protocol, regola lo scarico dei rifiuti dalle navi, consentendo lo scarico solo di alcuni tipi di rifiuti non nocivi.

Al centro del progetto ci saranno anche la disponibilità e l’adeguatezza degli impianti portuali di raccolta e la loro connettività ai sistemi nazionali di gestione dei rifiuti e i Paesi partecipanti saranno assistiti nello sviluppo di piani di gestione dei rifiuti portuali. GloLitter include anche iniziative pilota con organizzazioni guidate da donne attive nella pesca per ridurre l’uso della plastica nella pesca, nella lavorazione e commercializzazione del pesce e per raccogliere la plastica per avviarla al riciclaggio

Un altro aspetto chiave di GloLitter sarà la creazione di partenariati pubblico-privato per stimolare lo sviluppo di soluzioni di gestione efficaci in termini di costi per affrontare i rifiuti di plastica marini, compresi i modi per ridurre l’utilizzo della plastica in questi settori, nonché le opportunità per il riciclaggio dei prodotti in plastica o rifiuto.

I Paesi LPC avranno ruoli guida nelle loro regioni per sostenere le azioni nazionali che supportano il piano d’azione dell’IMO per gestire i rifiuti marini di plastica provenienti dalle navi e per far applicare le Voluntary Guidelines for the Marking of Fishing Gear della Fao. Grazie a un accordo di gemellaggio, i Paesi  LPC e PC lavoreranno insieme per costruire il sostegno regionale al progetto.

Nei prossimi mesi, le unità di coordinamento del progetto di IMO e Fao lavoreranno con gli LPC per sviluppare piani di lavoro nazionali su misura per le esigenze di ciascun Paese, fornire l’assistenza tecnica e la formazione necessarie per attuarli e facilitare gli accordi di gemellaggio tra I Paesi LPC e PC.