22 aprile Giornata della Terra: uno spot per fare la differenza (VIDEO)

Lo spot del “cittadino circolare” di Legambiente e di LVIA: metti in circolo il cambiamento! Fai la differenza. Il momento giusto è adesso

[19 Aprile 2021]

Restore Our Earth. Ripristina la nostra Terra. Riduciamo il nostro impatto e rimediamo ai danni del passato: è un tema impegnativo, ma anche imprescindibile e non più rinviabile, quello scelto per la Giornata della Terra 2021. anche perché oggi abbiamo la possibilità reale di informarci correttamente e scegliere consapevolmente, facendo la differenza. E Legambiente presenta uno spot realizzato nell’ambito del progetto Metti in circolo il cambiamento, guidato dall’associazione di cooperazione internazionale LVIA, «Per sollecitare ad una maggiore responsabilità ambientale, stimolando una riflessione sull’impatto dei propri comportamenti e sulle interdipendenze economiche, ambientali e sociali a livello globale delle nostre scelte».

Le due associazioni spiegano che «Lo spot vuole promuovere uno stile di vita maggiormente sostenibile, invitando i cittadini a “diventare circolari” attraverso scelte di consumo rispettose dell’ambiente e delle risorse del Pianeta, perché la sostenibilità è un valore e i comportamenti circolari possono produrre ricchezza economica e sociale senza impoverire le risorse naturali».

Lo spot presenta paesaggi naturali incontaminati, impianti di energia rinnovabile, mobilità sostenibile, cibi sani e genuini per «promuovere un sentimento di empatia verso il mondo che ci circonda e che dovremmo abitare con maggiore responsabilità e maggiore soddisfazione» e rivolge a tutti noi un invito: «Immagina un mondo che non spreca nulla, dove le risorse possono essere condivise o usate più e più volte. E’ il mondo che possiamo creare con l’economia circolare e anche tu puoi fare la tua parte. Scopri come diventare un cittadino circolare».

Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, sottolinea che «L’economia circolare può rappresentare la chiave per ridurre il nostro impatto e recuperare il patrimonio ambientale e le risorse naturali saccheggiate nel tempo per sostenere l’economia lineare In questa fase storica particolarmente difficile, l’economia sostenibile e circolare può svolgere un ruolo importante creando nuova occupazione – fino a milione e mezzo di nuovi posti di lavoro – portare risparmi per le imprese – 600 miliardi ogni anno – e benefici per la qualità dell’ambiente – tra il 2% e il 4% del taglio delle emissioni di gas serra. È importante accelerare in questa direzione facendo sì che l’economia circolare diventi davvero uno dei pilastri del Recovery Plan italiano, facendo decollare una delle più importanti eccellenze del nostro Paese».

Dal video energe che sono molti i settori in cui è possibile incidere con le nostre scelte. In tema di energia, per esempio, scegliendo le fonti rinnovabili, già ampiamente diffuse nel nostro Paese: sono 7.776 i comuni dove è installato almeno un impianto fotovoltaico7.223 quelli del solare termico, 1.489 quelli del mini idroelettrico e 1.049 quelli dell’eolico3.616 quelli delle bioenergie e 594 quelli della geotermia. In Italia ci sono 778 mila impianti fotovoltaici, oltre 3.539 idroelettrici, 4.805 eolici, 2.808 a bioenergie, 15.365 geotermici tra alta e bassa entalpia, oltre a 4,4 milioni di metri quadri di impianti di solari termici e più di 66mila impianti a bioenergie termici.

Legambiente e LVIA ricordano che «Anche in tema di mobilità possiamo fare la nostra parte. Durante il periodo della pandemia è aumentato in tutto il mondo l’uso della bicicletta».

E l’Italia non ha fatto eccezione: secondo i dati di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori di Confindustria), a maggio 2020 l’incremento delle vendite di biciclette in Italia è stato del 60% in più rispetto al venduto nello stesso periodo dell’anno precedente. »Un bel passo avanti per l’aria e il traffico nelle nostre città dicono le due associazioni – ma molto si può ancora fare, visto che, per esempio, solo il 5,4% dei nuovi bus entrati in servizio nel 2019 sono a emissioni zero, pur essendo il nostro Paese uno dei maggiori acquirenti di autobus in Europa. Facciamoci sentire dalle Amministrazioni!»

E i consumatori possono fare molto direttamente al supermercato: «Basta poco per fare la spesa giusta a beneficio della salute delle persone e del Pianeta: prediligiamo prodotti freschi, con pochi imballaggi, possibilmente a filiera corta, meglio se biologici. E compriamo solo il necessario». Secondo la Fao, ogni anno oltre un terzo dei cibi prodotti nel mondo viene sprecato. Molti prodotti vengono abbandonati perché non conformi agli standard richiesti dal mercato, ma l’Osservatorio Waste Watcher avverte che ogni famiglia italiana contribuisce a questo spreco di cibo per un totale di 12miliardi di euro all’anno. Inoltre, Legambiente e LVIA ricordano che «Nella scelta dobbiamo tenere sempre d’occhio la genuinità: solo l’1,2% dei prodotti alimentari analizzati nel 2019 risultava infatti fuorilegge per eccessiva concentrazione di pesticidi chimici o per la presenza di sostanze vietate in Europa, ma ben il 46,8% dei campioni analizzati, pur essendo “regolari” presentava comunque uno o più residui di pesticidi. Soprattutto tra la frutta, dove il multiresiduo può arrivare a 8 principi chimici diversi sullo stesso campione».

 

L’impatto sul Pianeta dipende moltissimo anche dai rifiuti che produciamo «Solo nel 2019 abbiamo prodotti 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, circa 500 chili a persona. Eppure anche in questo campo stiamo migliorando e sono ben 598 (51 in più dello scorso anno) i Comuni Rifiuti Free in Italia, quelli cioè, dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di residuo secco all’anno».

L’invito lanciato dal video e dalle due associazioni è quindi quello di «Promuovere e sostenere l’economia circolare che favorisce modelli di produzione e consumo ambientalmente sostenibili, basati sulla condivisione, il riutilizzo, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e dei prodotti estendendone il ciclo di vita e limitando la produzione dei rifiuti». Tanto più che l’Italia può vantare risultati eccezionali in questo campo con una percentuale di riciclo sulla totalità di rifiuti del 79%, come ha detto recentemente la Fondazione Symbola, si tratta del doppio rispetto alla media europea, e grazie a questo risparmia 63 milioni di tonnellate equivalenti di tonnellate di CO2.

Nicoletta Gorgerino, Project manager di LVIA, conclude: «L’assunzione di comportamenti responsabili e circolari non deve essere appannaggio di pochi, di coloro che hanno mezzi economici e conoscenze tecniche approfondite ma deve essere un’opportunità per tutti, partendo dai più giovani e da coloro che si occupano di formazione: solo così si può arrivare ad un cambio di direzione, da lineare a circolare, dei meccanismi che guidano la crescita economica».

Videogallery

  • Metti in circolo il cambiamento!