La Francia prolunga la vita di 16 centrali nucleari: vecchi reattori e nuovi rischi per l’Italia
Greenpeace Italia: «Necessario allargare la consultazione pubblica al nostro Paese»
[20 Aprile 2021]
Il 14 gennaio, su sollecitazione di Greenpeace, l’allora ministero dell’Ambiente ha inviato una nota alle autorità francesi per chiedere una consultazione transfrontaliera sul progetto di prolungare di dieci anni l’operatività di trentadue vecchi reattori. 16 di questi impianti distano meno di 200 chilometri dai confini italiani.
Oggi, Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, ricorda che «Queste vecchie centrali sono pericolose già adesso e nessun miracolo riuscirà mai a portarle agli standard di sicurezza oggi richiesti. Che i cittadini italiani siano “parte interessata”, ai sensi della Convenzione di Espoo è ovvio. In particolare, i cittadini di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia saranno esposti con questa decisione a rischi notevoli nei prossimi dieci anni».
Greenpeace sottolinea che «La Convenzione di Espoo, adottata nel 1991 e oggetto di successivi emendamenti, richiede ai governi di garantire la possibilità anche ai cittadini degli Stati confinanti – che potrebbero essere danneggiati da un progetto – di partecipare a una procedura di consultazione (“consultazione transfrontaliera”) sulle attività proposte. Ancora, la Convenzione prevede che su questioni rilevanti – come è di certo il prolungamento di dieci anni di decine di centrali nucleari – deve essere effettuata una accurata Valutazione di Impatto Ambientale che il governo francese rifiuta di avviare».
Omissioni che vennero correttamente segnalate dalla nota inviata dall’allora ministro dell’ambiente Sergio Costa e Ivan Novelli, presidente di Greenpeace Italia, evidenzia che «Dopo tre mesi di silenzi chiediamo al ministro Cingolani, non solo di protestare con il governo francese ma anche e soprattutto di avviare le necessarie procedure di reclamo presso gli organi competenti per le infrazioni della Convenzione di Espoo». Greenpeace France ha già inviato analoga richiesta al Segretariato della Convenzione.
Per questo, Greenpeace ha inviato il briefing “Francia: vecchi reattori, nuovi rischi nucleari” ai presidenti di Regione, agli assessori dell’ambiente e della sanità e ai presidenti dei Consigli Regionali di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, chiedendo loro di attivarsi per reclamare, per i propri cittadini, trasparenza e partecipazione.