Vandali sfregiano nuovamente il sentiero Arte del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise

Legambiente: solidarietà al direttore e al PNALM, oggi più che mai presidio di legalità e cultura

[23 Aprile 2021]

La mattina del 21 aprile, Guardiaparco in servizio di controllo nel Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise (PNALM)  hanno scoperto ancora uno sfregio ad Arte Parco, la preziosa collezione di opere d’arte promossa da Parco 1923 in collaborazione con il PNALM che in tre anni ha realizzato un percorso culturale unico nel suo genere con realizzazioni legate alla Natura e al suo divenire.

L’opera di Marcantonio del 2018, “Animale Vegetale”, il Cuore, è stata quasi completamente distrutta, mentre l’opera: “Un giorno è stato”, la Mano, di Alessandro Pavone del 2020, è stata imbrattata con scritte di vernice rossa, alcune delle quali con offese contro il direttore del Parco.

All’Ente Parco ricordano che «Il sentiero di Arteparco è nato con l’obiettivo di coniugare il mondo dell’Arte con quello della Natura attirando un pubblico e un turismo trasversale e quindi non solo naturalistico, nella speranza che la contaminazione tra aspetti diversi della cultura serva alla consapevolezza e all’impegno che ognuno di noi deve mettere nella tutela della Natura. Proprio per questo il gesto è ancora più grave, perché ha rovinato un “capitale culturale e turistico” importante per il Comune di Pescasseroli e per tutto il Parco, in continua crescita attraverso l’apposizione di nuove opere, ogni anno. Spiace rilevare come ancora una volta ignoti, nei cui confronti sarà presentata denuncia da parte del Parco Nazionale e di Parco 1923 per danneggiamento, hanno compiuto un atto vigliacco, stupido e ai limiti dell’autolesionismo. Una specie di vendetta trasversale verso non si sa bene quale “furto” subito dalla collettività locale».

Il PNALM ipotizza che  «Uno dei possibili motivi che potrebbero aver indotto questi “leoni dell’oscurità” culturale prima ancora che materiale, potrebbe essere legato alla procedura amministrativa che dovrebbe far diventare le aree dove ci sono le sculture una riserva integrale del Parco, con versamento del canone di concessione a favore del Comune. La procedura, avviata nel 2020 era arrivata ormai al termine, ma si è bloccata perché alcuni allevatori avevano reclamato la possibilità di pascolare nelle aree prative poste a ridosso del sentiero di Arteparco. Nel merito il Parco aveva dato completa disponibilità al Comune di rivedere le aree, anche se l’iter non era stato ancora concluso».

Il presidente del Parco, Giovanni Cannata, ha fermamente condannato questo atto vandalico: «Quale che sia il motivo, non si può non stigmatizzare un comportamento miserabile, degno delle peggiori intimidazioni malavitose, che oltraggia un pezzo di Natura, l’ingegno e l’opera di artisti che si sono dedicati ad un territorio prezioso, di aziende di livello internazionale come Parco 1923, BMW Italia, Sky Arte e un popolo meraviglioso come quello di Pescasseroli, da cui però ora ci attendiamo un segnale forte, a tutela del bene comune, dell’onore della maggioranza sana di questo borgo stupendo e di tutta la sua storia.

Esprimo solidarietà al Direttore la cui opera, anche per il ripristino della legalità in alcuni settori un po’ troppo trascurati negli ultimi anni certo non si fermerà e, conoscendolo, sono sicuro troverà anzi nuovo carburante per moltiplicare lo sforzo in favore del Parco, del suo territorio e delle sue genti. Il nostro impegno e quello di tutte le istituzioni del territorio non può che essere quello del rispetto delle leggi».

Sulla sua pagina Facebook, il responsabile aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti fa notare che questo atto scellerato è avvenuto mentre si celebrava la Giornata mondiale dela Terra – Earth Day, «Ma qualche delinquente ha preferito festeggiare cosi devastando delle installazioni artistiche nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Esprimo la mia solidarietà e quella di Legambiente all’Ente parco e vicinanza al Direttore

Luciano Sammarone, oggetto di offese e minacce. Siamo sicuri che le forze dell’ordine sapranno garantire alla giustizia questi delinquenti, e chiediamo alle istituzioni di dimostrare vicinanza al

Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, oggi più che mai presidio di legalità e cultura e non solo strumento di tutela e valorizzazione della natura».