Giari: «Un programma che prevede investimenti per oltre 70 milioni di euro in 10 anni»

Scapigliato Alberi e “Fabbrica del futuro”, da Rosignano Marittimo alla ribalta internazionale

Lunedì il progetto per assorbire gas serra grazie a 200mila ulivi protagonista in Sala stampa estera, martedì all’evento Ansa con il ministro Patuanelli

Scapigliato Alberi cova da tempo a Rosignano Marittimo: è da qui, nelle propaggini più a nord della Maremma, che partirà uno dei più importanti progetti di rinverdimento della Toscana, in grado di compensare totalmente le emissioni di CO2eq rilasciate dalla discarica più importante della Regione – quella di Scapigliato, appunto – sin dalla sua fondazione nel 1982. Con oltre 200mila olivi donati al territorio, il risultato contribuirà al doppio obiettivo di salvaguardare il clima e l’agricoltura tradizionale locale.

Su simili premesse, ovvero condividere al massimo con il territorio tutti i benefici che l’economia circolare può portare, che dal 2019 – anno di rilascio della nuova Autorizzazione integrata ambientale e l’inizio della “Fabbrica del futuro” – Scapigliato sta portando avanti un più ampio progetto di sviluppo che mira a fermare i conferimenti in discarica al 2030 lasciando spazio ad altri impianti più evoluti per recuperare i rifiuti e risalire la gerarchia europea di gestione (in primis un biodigestore per ricavare energia dalla frazione organica della raccolta differenziata, oltre ad altri come un nuovo Tmb già in fase di realizzazione).

Entrambi questi progetti saranno portati all’attenzione del pubblico nazionale e internazionale la prossima settimana, in diretta streaming da Roma.

Martedì 4 maggio alle ore 11 il presidente di Scapigliato, Alessandro Giari, parteciperà all’evento digitale dell’Agenzia Ansa dedicato ai temi della sostenibilità dal titolo “Acqua, aria, terra: azioni quotidiane per la sostenibilità”, coordinato dal direttore dell’Agenzia Luigi Contu e con la presenza di ospiti come il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli.

«Sono molto contento di poter portare la voce di Scapigliato ad un incontro così importante – commenta Giari – Parlerò del nostro macro-progetto “Fabbrica del futuro”, in cui Scapigliato Alberi si inserisce, uno straordinario programma di conversione del polo impiantistico in una Fabbrica, appunto, dove i rifiuti non concludono il loro ciclo di vita sotto terra, ma vengono selezionati, trasformati, recuperati e re-immessi sul mercato come nuova materia prima seconda ed energia, nell’ottica di un’economia circolare realizzata attraverso l’innovazione tecnologica. Un programma che prevede investimenti per oltre 70 milioni di euro, in parte già in corso, in 10 anni, nonché importanti incrementi occupazionali, così come rilevanti benefici economici per il territorio in cui il polo impiantistico è inserito».

Il giorno precedente, lunedì 3 maggio sempre alle 11, nella sala conferenze dell’Associazione della stampa estera in Italia ci sarà invece la prima occasione per presentare ufficialmente il progetto Scapigliato alberi, insieme al sindaco di Rosignano Marittimo (Comune proprietario al 100% del Polo impiantistico di Scapigliato e della società che lo gestisce) Daniele Donati e al presidente del consorzio Terre dell’Etruria Massimo Carlotti, moderati dal presidente dell’Associazione stampa estera Maarten van Aalderen.

Ma oltre a Scapigliato Alberi c’è di più, come ricordano oggi dalla società: fra i progetti che compongono la “Fabbrica del futuro” spicca, con un investimento di oltre 30 milioni di euro, la realizzazione di un biodigestore anaerobico, nel quale l’organico raccolto dai cittadini sarà trasformato in compost e biometano, biometano che verrà distribuito a tariffe agevolate ai cittadini del territorio.

I progetti in cantiere in grado di ri-dare valore non solo ai rifiuti sono molteplici: la cosiddetta “fabbrica dei materiali”, che valorizzerà attraverso processi di selezione più evoluti i rifiuti in ingresso a Scapigliato e ad oggi non recuperabili; il “Centro Toscano per l’economia circolare”, ovvero il primo polo regionale di questo tipo, ma anche l’incubatore green dedicato alla creazione di nuove start-up, a vocazione agricola e tecnologica, in grado di sfruttare tutte le risorse che il polo di Scapigliato può mettere a disposizione (come energia, calore, compost e CO2), che sorgeranno su terreni a vocazione agricola intorno al Polo impiantistico già acquistati da Scapigliato.

Per quanto riguarda i progetti che restituiscono benefici economici concreti al territorio, oltre al biometano, Scapigliato distribuisce già a tariffe agevolate l’energia elettrica prodotta attraverso il biogas– un’energia dunque da fonte rinnovabile –, così come distribuisce annualmente il “terriccio buono” prodotto dalla lavorazione degli sfalci e potature raccolti dalla cittadinanza, utilizzato come ottimo ammendante per orti e giardini.