La Slovacchia proibisce la caccia al lupo (VIDEO)
Esulta il Wwf, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto contro il bracconaggio
[11 Maggio 2021]
Dal primo giugno, il lupo diventerà una specie completamente protetta anche in Slovacchia. Una decisione frutto di una massiccia campagna per la piena protezione dei lupi sostenuta da 31 ONG, incluso il Wwf –Slovakia che spiega: «La petizione congiunta per fermare la caccia al lupo ha ricevuto più di 51.000 firme. La quota annuale di caccia al lupo è determinata dal ministero dell’agricoltura. Per la stagione 2020-2021 (dal 1 novembre al 15 gennaio), il ministero aveva approvato la caccia di 50 lupi. La quota dell’anno precedente era di 35 individui.
La regione Danubio-Carpazi, nota anche come il cuore verde d’Europa, ospita circa due terzi delle popolazioni europee di grandi carnivori, tra cui orsi bruni, lupi e linci. In Europa (esclusa la Russia), ci sono circa 12.000 lupi e 1.000 – 1.800 vivono in Slovacchia. Nel novembre 2020 le parti della Convenzione dei Carpazi hanno adottato un piano d’azione internazionale per conservare i grandi carnivori e garantire loro la connettività ecologica. Questo è il motivo per cui gli ambientalisti e la Commissione europea si erano detti i costernati per la decisione della Slovacchia di continuare a consentire la caccia al lupo e al fatto che avesse fissato le quote annuali elevate fino ad ora.
Nel 2013 era stata avviata una procedura di infrazione Ue contro la Repubblica Slovacca per violazione degli obblighi derivanti dalla Direttiva Habitat e la Slovacchia aveva vietato la caccia al lupo nei siti Natura 2000, ma anche così, dal 2000 in poi I cacciatori slovacchi avevano legalmente ucciso quasi 1.800 lupi. Poi ci sono molti più esemplari uccisi dai bracconieri.
Le ONG avevano sottolineato che «La protezione parziale del territorio durante la stagione di caccia non può impedire l’uccisione di lupi i cui territori attraversano i confini delle aree protette» de che «I lupi hanno il potenziale per contribuire a ridurre i danni nella silvicoltura e nell’agricoltura». Solo negli ultimi anni, I danni causati da cervi e altri ungulati all’agricoltura e alla silvicoltura in Slovacchia sono stati stimati in decine di milioni di euro.
Jerguš Tesák, esperto di grandi carnivore del Wwf Slovakia, evidenzia che «I lupi, in quanto predatori principali, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la natura in equilibrio. Se vogliamo davvero proteggere i lupi, dobbiamo proteggerli insieme ai loro habitat e alle rotte di spostamento. Al momento abbiamo un numero record di cervi o selvaggina, ma anche una popolazione sana di lupi ha un impatto positivo sul territorio. Riduce la popolazione di cervi, previene i danni ai giovani alberi e sostiene il ripristino delle foreste naturali. Non c’è motivo per cacciare il lupo nel nostro Paese».
Il Wwf aggiunge che «Questi carnivore ecologicamente essenziali, rigorosamente protetti e culturalmente significativi sono minacciati non solo dalla caccia illegale, ma anche dalla crescente frammentazione e riduzione dei loro habitat causata dalla costruzione di strade e altre infrastrutture. Nonostante le sfide, negli ultimi anni le grandi popolazioni di carnivori, in particolare i lupi, si sono espanse sia all’interno della nostra regione che in altre parti d’Europa, spesso portandoli più vicini agli esseri umani e portando a nuove sfide.
Pertanto, se non cambiamo rapidamente il nostro approccio, le possibilità di sopravvivenza a lungo termine per i grandi carnivori nelle nostre montagne saranno fortemente limitate».
I progetti SaveGREEEN e Open Borders for Wildlife in the Carpathians del Wwf Central and Eastern Europe (e i precedenti progetti ConnectGREEN e TransGREEN) si concentrano su questo problema. Sulle autostrade in Slovacchia sono stati costruiti alcini “ponti Verdi” e altri sono in programma. Ancora più importante, i piani per le future autostrade ora includono sottopassaggi per facilitare la migrazione della fauna selvatica. «Tuttavia – spiega ancora il WWf – i ponti o i sottopassaggi verdi aiutano solo a mantenere la connettività ecologica se conosciamo e proteggiamo l’intera lunghezza dei corridoi ecologici sin dalla fase di pianificazione iniziale. I corridoi di migrazione sono ancora ampiamente ignorati durante il processo decisionale di sviluppo delle infrastrutture per l’espansione di strade, ferrovie, città, villaggi e zone ricreative». Inoltre, il Wwf Slovakia sta lavorando con agricoltori, allevatori di bestiame e apicoltori per proteggere i loro mezzi di sussistenza e ridurre i conflitti con la fauna selvatica fornendo recinzioni elettriche e razze tradizionali di cani da pastore
La Slovacchia fornisce risarcimenti agli agricoltori per le perdite dovute agli attacchi dei lupi. La nuova legislazione è in fase di discussione e revisione da parte della comunità agricola che, si spera, risponderà affermativamente alla richiesta di procedure di compensazione più efficaci e semplificate.
Miroslava Plassmann, CEO del Wwwf Slovakia, conclude: «Dobbiamo arrestare e invertire la Perdita di biodiversità e di habitat entro il 2030. In questo quadro, ci concentriamo sulla protezione degli habitat naturali dei grandi carnivori, compresi i loro corridoi ecologici, evitando pratiche di gestione insostenibili, migliorando la connettività a livello paesaggistico, riducendo le uccisioni illegali, migliorando coesistenza uomo-carnivoro e riduzione dei conflitti e promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali».