Nei primi 6 mesi del 2021 in Italia raddoppiata la quota di mercato delle auto elettriche

Motus-E: rischio di esaurimento dei fondi con largo anticipo rispetto al 31 dicembre

[2 Luglio 2021]

Nell’editoriale mensile dedicato alle immatricolazioni di giugno, Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, scrive che «Non si arresta la crescita delle PEV (le auto alla spina Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV) che questo mese raggiungono le 14.105 unità, toccando un nuovo record sul singolo mese, in termini di quota di mercato pari al 9,4%».

Il modello “full electric” più venduto fino al mese di giugno 2021 si conferma la Fiat 500E, che con 5.107 unità, cresce di oltre il 18% nel mese appena chiuso. Al secondo posto, stabile, la Smart Fortwo con 3.580 unità (+615 rispetto al mese di maggio), seguita dalla Renault Twingo con 3.126 (+829). In quarta posizione, per preferenze, la Tesla Model 3, con 3.115 unità e un +984 mensile, probabilmente dovuto alle politiche di consegna della casa americana. La top five si chiude con la Renault Zoe, che nel mese fa registrare un più 301, a 2.165 unità totali.

Motus-E spiega che «A livello aggregato dall’inizio dell’anno si registra una quota di mercato pari al 7,7%, più che raddoppiata rispetto allo stesso semestre del 2020, che peraltro scontava un total market duramente colpito dalla pandemia. Nei primi sei mesi del 2021 le immatricolazioni PEV (67.000) hanno già superato le immatricolazioni totali di tutto l’anno 2020 (59.000). Nello specifico a giugno 2021 si registrano 7.005 BEV (auto elettriche a batteria) e 7.100 PHEV (ibride plug-in), con un risultato sul semestre di 30.252 BEV e 37.881 PHEV, il triplo delle BEV e 7 volte le PHEV registrate nel primo semestre 2020».
Un ritmo di crescita che fa auspicare a Motus-E  un nuovo intervento del governo perché «Nonostante la recente integrazione di 56 milioni di euro, i bonus potrebbero non durare fino alla fine dell’anno».

L’associazione evidenzia che «Dato l’andamento di spesa dell’ecobonus con immatricolazioni ben al di sopra delle normali curve di mercato, la situazione si fa sempre più preoccupante. Il rischio di esaurimento dei fondi con largo anticipo rispetto al 31 dicembre è ormai una certezza e secondo gli ultimi scenari di spesa è presumibile che ciò avvenga addirittura a metà settembre».