Il Perù istituisce una nuova riserva per i popoli incontattati
La reserva indígena Kakataibo Norte y Sur si estende su quasi 150.000 ettari
[26 Luglio 2021]
Dopo molti anni di lotta, in Perù è stata finalmente creata la riserva per proteggere le terre degli indios ri incontattati del popolo Kakataibo. Infatti, il nuovo governo del Perù ha annunciato che «Oggi, attraverso il Decreto Supremo n. 015-2021-MC, è stata istituita la Reserva Indígena Kakataibo Norte y Sur, a beneficio della protezione dei diritti, dell’habitat e delle condizioni che garantiscono l’esistenza e l’integrità del popolo indigeno Kakataibo in isolamento. La Reserva Indigena, a nord, si trova nei distretti di Contamana, Padre Abad e Curimana, nelle province di Ucayali e Padre Abad, nelle regioni di Loreto, Ucayali e Huánuco; e nella zona meridionale, si trova nei distretti di Padre Abad, Daniel Alomía Robles e Codo del Pozuzo, nelle province di Padre Abad, Leoncio Prado e Puerto Inca, regioni di Ucayali e Huánuco. Rappresenta una nuova pietra miliare nella tutela dei diritti dei popoli indigeni in isolamento e primo contatto (pueblos indígenas en situación de aislamiento y contacto inicial – PIACI), perché è insediata su un’area di 148.996.5056 ettari in cui il ministero dei beni culturali detterà meccanismi di tutela territoriale per la salvaguardia i diritti fondamentali e collettivi e l’uso e la gestione delle risorse naturali per la sussistenza del popolo Kakataibo che lo abita».
Per questo, il ministero della cultura peruviano attuerà un sistema di monitoraggio, controllo e allerta precoce per impedire le minacce alla vita e all’integrità degli indios incontattati, «Attraverso l’istituzione di posti di blocco e la sorveglianza da parte di agenti di protezione; e lo sviluppo del pattugliamento fluviale, terrestre e aereo del territorio della riserva e delle aree limitrofe, in coordinamento con altri settori competenti in materia. Inoltre, il regolamento assicurerà meccanismi di coordinamento e articolazione con enti pubblici, istituzioni della società civile e organizzazioni indigene, per l’attuazione di azioni congiunte a favore delle popolazioni indigene in situazione di isolamento che vivono e si spostano nell’area della Reserva Indígena Kakataibo Norte y Sur, nell’ambito del Régimen Especial Transectorialistituito dalla Legge n. 28736, così come il Plan de Protección e il Comité de Gestión de Proteccióndella riserva».
Il nuovo governo di sinistra del Perù spiega che «La classificazione della riserva è stata effettuata sulla base dell’analisi antropologica, ambientale e giuridica dello Estudio Adicional de Categorización e dei relativi regolamenti di settore approvati nell’ambito della Comisión Multisectorial incaricata del riconoscimento dei PIACI e della classificazione delle riserve indigene presieduta dal ministero della cultura.; considerato, inoltre, che esistono attualmente diritti e categorie territoriali legalmente riconosciuti sovrapposti all’area della richiesta di prenotazione».
Ad oggi il Perù ha 7 Reservas Indígenas y Territoriales, situate nelle regioni di Madre de Dios, Cusco, Huánuco, Loreto e Ucayali, che insieme arrivano a 3.967.341,56 ettari di Amazzonia peruviana, che corrisponde al 3,1% della territorio nazionale. Il ministero della cultura ricorda che «Lo Stato peruviano ha riconosciuto 20 PIACI la cui popolazione è stimata in 7.000 persone (4.900 in isolamento e 2.100 in contatto iniziale) nelle regioni di Cusco, Madre de Dios, Ucayali, Loreto e Huánuco. Le nostre foreste amazzoniche costituiscono il territorio delle popolazioni indigene, tra cui i pueblos indígenas en aislamiento (PIA) e i pueblos indígenas en contacto inicial (PICI). I PIA sono i discendenti di coloro che abitavano il paese da tempi precedenti alla formazione dello Stato peruviano e che a un certo punto decisero di isolarsi per proteggersi. Mantengono uno stretto legame culturale e spirituale con le foreste dalle quali traggono le risorse per la loro sussistenza. La loro condizione di isolamento li rende vulnerabili alla diffusione di malattie e a varie attività che mettono in pericolo la loro vita, quindi dobbiamo rispettare la loro decisione di rimanere in isolamento. I PICI sono coloro che hanno iniziato a interagire con la società, quindi dobbiamo rispettare i tempi e il modo in cui decidono di continuare quel rapporto».
La Riserva Indigena Kakataibo, era stata richiesta formalmente dall’Asociación Interétnica de Desarrollo de la Selva Peruana (AIDESEP) già nel 1993. A fare pressione sui ministri e i funzionari peruviani affinché creassero definitivamente la riserva, essenziale per salvaguardare la vita dei Kakataibo e la foresta, sono state anche le organizzazioni indigene Federación Nativa de Comunidades Kakataibo, Organización Regional de los Pueblos Indígenas del Oriente (Orpio) e Urau e Survival Iternational, i cui sostenitori hanno inviato 7.000 e-mail ai ministri peruviani.
Suvival sottolinea che «La notizia arriva a pochi mesi dalla creazione di un’altra riserva per le tribù incontattate nota come Yavari-Tapiche, nel nord-est del Paese. Il Perù è il paese che ospita la più alta concentrazione di popoli incontattati al mondo, dopo il Brasile. Altre 4 riserve sono in attesa di protezione legale».
Ma in tutta la Frontiera dell’Amazzonia Incontattata stanno aumentando a livelli allarmanti violenze, invasioni dei coloni, taglio del legno e attività minerarie. Solo poche settimane fa, ORPIO aveva denunciato la continua presenza di concessioni per il taglio del legno all’interno della nuova riserva di Yavari-Tapiche.
La ricercatrice di Survival International per il Perù, Teresa Mayo, esulta: «E’ una vittoria importante per il movimento indigeno in Perù e per i loro sostenitori in tutto il mondo. Il territorio kakataibo è già stato tagliato a metà da un’autostrada, e l’invasione e la distruzione della foresta sono in continuo aumento. Questo è un passaggio cruciale per impedire che i Kakataibo siano spazzati via: ora il governo deve proteggere efficacemente la riserva e sfrattare gli invasori dal territorio. La creazione della riserva è solo il primo passo ufficiale: i suoi confini devono essere adeguatamente rispettati e le concessioni per il taglio del legno all’interno dell’area devono essere cancellati».