Campagna informativa di Scapigliato “È meglio che i cittadini sappiano” – Il biogas

[30 Agosto 2021]

Come abbiamo visto, i due fattori potenzialmente critici per il territorio e per l’ambiente prodotti dalla discarica sono il percolato e il biogas. Mentre per il percolato Scapigliato ha già ampiamente documentato la modalità di gestione che permette di prevenire eventuali rischi per l’ambiente circostante, con questa pubblicazione si intende illustrare i criteri e le modalità con i quali viene gestito il ciclo del biogas.

IL BIOGAS – COS’È E COME VIENE GESTITO

Normalmente la decomposizione della frazione organica dei rifiuti messi a dimora nel corpo della discarica produce biogas, un gas formato principalmente da metano e biossido di carbonio, due gas climalteranti con potenziali effetti negativi sull’atmosfera per l’effetto serra. Altro elemento particolarmente problematico è determinato dall’impatto odorigeno. È noto, infatti, che durante la degradazione del rifiuto si formano alcuni composti che, anche a bassissime concentrazioni, possono provocare maleodoranze e creare, quindi, un disturbo per le abitazioni limitrofe all’impianto.

Per limitare la dispersione del biogas nell’ambiente esterno, la discarica è dotata di un sistema di aspirazione che cattura il biogas dal corpo dei rifiuti e lo invia ad un impianto di cogenerazione. L’impianto di cogenerazione trasforma il metano in energia elettrica, limitando notevolmente in questo modo l’impatto in atmosfera.

La quantità di biogas che si forma è, inoltre, legata al contenuto di sostanza organica che si trova all’interno dei rifiuti. Lo sviluppo e l’estensione della raccolta differenziata e, quindi, una maggiore separazione della componente umida, porterà ad una produzione di biogas via via minore. La frazione umida sarà, inoltre, oggetto di specifico trattamento nel nuovo impianto di biodigestione anaerobica in fase di attuazione, in modo che la componente di frazione organica che verrà conferita in discarica risulterà sempre più residuale.

CAPTAZIONE DEL BIOGAS

A Scapigliato il controllo del biogas prodotto dalla degradazione anaerobica dei rifiuti avviene oggi attraverso un complesso sistema che si compone di circa 300 pozzi che, collegati ad un sistema di aspirazione forzata, mantengono in costante depressione il corpo della discarica. I pozzi sono collegati ad una rete che convoglia il biogas verso l’impianto di cogenerazione.

IMPIANTO DI COGENERAZIONE

L’impianto di cogenerazione, grazie a quattro motori a combustione interna, trasforma il contenuto energetico del biogas, fonte al 100% rinnovabile, in energia elettrica che viene successivamente immessa in rete per poi essere distribuita al territorio.

I motori dell’impianto di cogenerazione producono, inoltre, energia termica impiegata al posto di quella derivante da combustibili fossili, quindi energia rinnovabile.

L’energia termica prodotta dall’impianto di cogenerazione viene impiegata per assicurare il servizio di teleriscaldamento alle palazzine e uffici adiacenti l’impianto.

SCAPIGLIATO ENERGIA

L’elettricità prodotta ed immessa in rete, che ogni anno si attesta attorno ai 25.000.000 di kWh, grazie all’iniziativa “Scapigliato Energia” dal 2019 viene resa disponibile a condizioni agevolate atutte le famiglie e imprese nei Comuni di Rosignano Marittimo, Santa Luce, Orciano Pisano e Castellina Marittima. Attualmente sono oltre 1.600 i contratti attivati dalle famiglie e dalle imprese in questi territori, con fasce differenziate di sconto che vanno dal 20% al 100% della componente energia, a seconda della lontananza dall’impianto.

Nei prossimi mesi, le fasce di sconto si incrementeranno ulteriormente e la distribuzione di energia elettrica sarà estesa a numerosi altri Comuni del territorio.

INCREMENTO DELLA CAPACITÀ DI CAPTAZIONE DEL BIOGAS

Non tutto il biogas prodotto dalla discarica viene, però, captato. Ad oggi è stimata una capacità di captazione di circa il 75% del biogas prodotto, che oggettivamente rappresenta, per impianti di questa natura, uno dei livelli di maggior efficienza. Scapigliato, tuttavia, adotta molteplici strategie per incrementare ulteriormente la captazione e conseguentemente tutelare la qualità dell’aria. Una delle azioni più importanti in fase di sviluppo è costituita dal progetto di innovazione tecnologica che, anche attraverso l’Internet of Things (IoT), incrementi ulteriormente il rendimento complessivo di captazione.

Questo processo d’innovazione, che vede la partecipazione di due start-up toscane (EXE Engineering e Zerynth), rappresenta un unicum a livello nazionale.

Il progetto esecutivo è ormai completato, mentre l’installazione del progetto pilota è prevista per l’estate, a cui farà seguito in autunno la fase di test.

MONITORAGGIO E TUTELA DELL’AMBIENTE – VERIFICA PERMANENTE DELLA QUALITA’ DELL’ARIA E ANALISI DI RISCHIO

Per controllare la qualità dell’aria presente all’interno e intorno al Polo di Scapigliato è stata collocata sull’impianto una centralina per il monitoraggio in continuo di quei parametri caratteristici del biogas. I dati registrati dalla centralina vengono verificati costantemente, oltre che dall’Azienda, anche dall’Autorità di controllo (Arpat, ASL, ecc.). In discarica sono, inoltre, permanentemente eseguite analisi a campione volte a verificare la presenza di sostanze potenzialmente inquinanti.

A questo fine, proprio perché è il biogas che può trasportare sostanze critiche verso l’esterno dell’impianto, con una frequenza biennale, che contiamo di far diventare annuale, viene prodotta, da parte di una società specializzata indipendente, l’analisi di rischio sanitario ambientale.

L’analisi di rischio è un’analisi che si sviluppa su di un’area di circa 100 km quadrati, al centro della quale si trova Scapigliato. Tale procedura permette di valutare la presenza di rischio sanitario per la popolazione che vive in un raggio di 10 km dall’impianto. La procedura prevede l’effettuazione di analisi chimiche finalizzate all’identificazione di sostanze potenzialmente nocive all’interno del biogas e la modellizzazione delle emissioni al fine di calcolare la concentrazione in aria, ovvero l’esposizione cui sono soggetti gli abitanti della zona.

I risultati delle analisi di rischio fino ad oggi acquisiti hanno dimostrato che non sussistono criticità per la salute umana.

Con l’utilizzo delle nuove tecnologie sopra citate, il livello di captazione del biogas aumenterà ulteriormente e il margine di garanzia per il contenimento delle emissioni vedrà una consistente crescita.

COMPENSAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA – SCAPIGLIATO ALBERI

Per la parte residuale di emissioni che rischiano di incidere negativamente sull’atmosfera e, quindi, sul clima e che non sarà possibile captare, Scapigliato, anche a seguito di specifica prescrizione della Regione Toscana, ha avviato un’imponente attività di compensazione attraverso il progetto “Scapigliato Alberi”.

Verranno forniti gratuitamente al territorio e ai suoi cittadini circa 250mila olivi e quasi 60mila arbusti per compensare tutte le emissioni di gas serra – ovvero 1.195.000 ton.di CO2eq – generate dal Polo impiantistico sin dalla sua nascita nel 1982.

Se tutte le aziende e le infrastrutture che con la loro attività producono gas serra adottassero gli stessi criteri e le stesse misure di prevenzione e compensazione che sta sviluppando Scapigliato, probabilmente il futuro, su questo fronte, potrebbe essere davvero meno problematico. Anche per questo motivo crediamo che il progetto di Scapigliato, che abbiamo volutamente chiamato “La Fabbrica del futuro”,possa rappresentare un elemento di riferimento per camminare speditamente verso i principi della sostenibilità.