La “Fabbrica del futuro” di Scapigliato vince il premio nazionale Pimby Green 2021
[10 Settembre 2021]
Scapigliato Srl è stata insignita del premio Pimby Green 2021 promosso da Fise Assoambiente, l’Associazione nazionale che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali.
La cerimonia per la consegna della terza edizione del premio Pimby Green si è tenuta ieri, 9 settembre, a Milano, presso la prestigiosa location The Theatre, dove Assoambiente ha riunito Pubbliche amministrazioni, imprese, associazioni e giornalisti che promuovono concretamente lo sviluppo dell’Economia circolare ospitando sul proprio territorio un’opera utile per una comunità più ampia.
Il premio Pimby Green, che richiama l’acronimo di Please in mybackyard – dal significato opposto rispetto a quello di Nimby, Non nel mio giardino – nasce, infatti, per dare risalto a infrastrutture e impianti industriali che, nei territori in cui sono stati strategicamente pianificati e realizzati, si sono dimostrati volani per lo sviluppo sostenibile e occupazionale, mostrando una visione strategica del bene comune e un atteggiamento costruttivo nel rispetto del territorio.
«In Italia – dichiarano da Assoambiente– la realizzazione dei progetti di sviluppo è frenata non tanto dalla mancanza di fondi, quanto piuttosto da ostacoli burocratici e dal clima negativo di sfiducia e sospetto che si è stratificato intorno alle nuove infrastrutture, in primis quelle dedicate alla gestione dei rifiuti, e che coinvolge tutti, dai cittadini, alla pubblica amministrazione centrale e locale, agli enti di controllo».
Scapigliato vince il premio col suo progetto “Fabbrica del futuro”: un ambiziosissimo programma che coniuga sviluppo sostenibile e innovazione tecnologica e che si pone come obiettivo strategico quello di riconvertire la vecchia e importante discarica (la più rilevante di tutta la regione Toscana e una delle più importanti a livello nazionale),in un polo industriale innovativo, in grado di garantire la selezione ed il recupero dei rifiuti,per farli divenire materia prima seconda ed energia.
La “Fabbrica del futuro” si articola in numerosi obiettivi strategici. Un biodigestore anaerobico per trasformare la frazione organica della raccolta differenziata in biometano e compost, un nuovo impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) in grado di incrementare fortemente il recupero di materia, la promozione per la realizzazione di serre agricole idroponiche alimentate coi cascami delle attività produttive degli impianti (energia, compost e biometano), come esempio tangibile di Economia circolare; ultimo ma non meno importante,la realizzazione del primo Centro toscano di ricerca e innovazione per l’Economia circolare,che si è attivato attraverso il primo gruppo di progetti di ricerca e sviluppo denominati “Beyond the Landfill 4.0”, finalizzati all’individuazione di soluzioni innovative per superare la logica della discarica.
La Società ha, inoltre, avviato alcune importanti iniziative di restituzione di benefici concreti al territorio. La prima, “Scapigliato alberi”, prevede il recupero della CO2 a compensazione delle emissioni avvenute sin dalla nascita del Polo impiantistico, col finanziamento di un programma eccezionale di piantumazione di oltre 245.000 olivi che vengono forniti gratuitamente ai coltivatori, alle imprese e ai cittadini, in un’area che coinvolge decine di Comuni. La seconda, “Scapigliato Energia”, prevede, invece, la distribuzione dell’energia elettrica prodotta dal recupero del biogas di discarica (circa 25.000.000 di KwH) ai cittadini del territorio, con sconti sulla componente energia che vanno dal 20% al 100%. Terza, la distribuzione gratuita ogni anno ai cittadini del territorio, di decina di migliaia di sacchi di “terriccio Buono”, prodotto dalla trasformazione del verde (sfalci e potature) raccolto sul territorio.
“Sono molto contento di questo importantissimo riconoscimento che premia uno sforzo eccezionale che stiamo compiendo, per ribaltare il paradigma della gestione del ciclo dei rifiuti ed, in particolare, le logiche dello smaltimento finale in discarica. C’è ancora molto da fare, ma se superiamo un po’ di ipocrisie, faremo sì che il percorso per la realizzazione di impianti alternativi ed innovativi, sia irreversibile e divenga elemento accettato e condiviso, anche da quell’opinione pubblica troppo spesso fuorviata da elementi di pregiudizio e scarsa conoscenza”, commenta Alessandro Giari, Presidente e AD di Scapigliato, che nella serata di ieri ha ritirato il premio.