L’Amazzonia d’Europa: la Mura-Drava-Danubio è la prima riserva della biosfera Unesco che si estende in 5 Paesi (VIDEO)
Wwf: andrà a beneficio delle persone e della natura In Austria, Slovenia, Croazia, Serbia e Ungheria
[16 Settembre 2021]
Da 20 anni la fondazione tedesca EuroNatur coordinava lo sviluppo di un progetto di una vasta area protetta nel bacino del Danubio, un’idea che risale addirittura agli anni ’90. Dal 2000 in poi anche il Wwf ha sostenuto con forza l’istituzione della riserva e nel 2009 I ministri dell’ambiente di Croazia e Ungheria hanno firmato una dichiarazione congiunta per istituire una riserva della biosfera transfrontaliera. Nel 2011 una dichiarazione congiunta in tal sensoi è stata fermata anche dai ministri dell’ambiente di Austria, Slovenia e Serbia. Nel 2012, le aree fluviali del Danubio di Croazia e Ungheria hanno ottenuto lo status di riserva della biosfera, presto seguite da Serbia (2017), Slovenia (2018) e Austria (2019). Ora l’Unesco, con la designazione della riserva della biosfera transfrontaliera Mura-Drava-Danubio collega tutti e cinque i pezzi in un’area protetta coerente. Nell’insieme l’area più protetta e quella cuscinetto, che consiste in 13 singole grandi aree protette unite tra loro da 650.000 ettari di zona di transizione.
Ora la nuova Riserva della Biosfera Mura-Drava-Danubio (MDD) è diventata la più grande area fluviale protetta d’Europa e una regione modello per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile.
Il Wwf Central and Eastern Europe sottolinea che «Con il mondo alle prese con le crisi climatiche e naturali, la designazione odierna della Mura-Drava-Danubio (MDD) da parte dell’Unesco come prima “riserva della biosfera di 5 Paesi” al mondo rappresenta un passo storico verso una nuova era per le persone e la natura in Europa, nonché un modello internazionale per la conservazione regionale, la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile. Estesa in Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia, la riserva della biosfera copre 700 km dei fiumi Mura, Drava e Danubio e un’area totale di quasi 1 milione di ettari nella cosiddetta “Amazzonia d’Europa”, che la rende il più grande area protetta fluviale del continente. Grazie alle sue dimensioni e alle sue ambizioni, l’MDD rappresenta un importante contributo all’European Green Deal e contribuisce all’attuazione della strategia dell’UE sulla biodiversità nella regione Mura-Drava-Danubio».
Infatti, la strategia europea punta a rivitalizzare 25.000 km di fiumi e proteggere il 30% della superficie terrestre dell’Ue entro il 2030 e il riconoscimento della MDD come riserva della biosfera impegna tutti e 5 i Paesi a promuovere congiuntamente la protezione e il rilancio dell’area Mura-Drava-Danubio e a promuovere il business sostenibile e le buonepratiche. Al Wwf sono convinti che questo riconoscimenti «Diostra anche come la protezione delle nostre aree naturali internazionali uniche possa essere collegata allo sviluppo di pratiche commerciali sostenibili».
Secondo Andrea Johanides, amministratore del Wwf-Österreich, «Questa storica designazione transfrontaliera è una potente dimostrazione di una visione verde condivisa che si basa sia sulla cooperazione regionale che sull’unità europea e le rafforza. E’ un significativo passo avanti nella protezione dei tesori naturali e culturali della regione e costituisce un esempio lampante di come la conservazione della natura possa unire i Paesi”».
Con le sue rare foreste di pianure alluvionali, banchi di ghiaia e sabbia, isole fluviali, lanche e prati, la cosiddetta Amazzonia d’Europa è costituita da un paesaggio naturale e culturale unico. L’area ospita la più alta densità di coppie nidificanti (più di 150), di aquile dalla coda Bianca dell’Europa continentale, oltre a specie specie in via di estinzione come il fraticello , la cicogna nera , la lontra, il castoro e lo storione . È anche un importante luogo di sosta e alimentazione annuale per oltre 250.000 uccelli migratori.
E Katalin Sipos, amministratore del Wwf Magyarország sottolinea: «Cinque Paesi hanno deciso di proteggere congiuntamente un’area che è uno dei corridoi fluviali più eccezionali d’Europa. Gli habitat sani di acqua dolce hanno un ruolo significativo nell’adattamento ai cambiamenti climatici e la loro conservazione dovrebbe essere un passo ovvio per essere preparati alle terribili condizioni climatiche del future».
L’identità culturale della regione, così come i mezzi di sussistenza di quasi 900.000 persone che vivono nella riserva della biosfera, dipendono fortemente dalla natura del bacino Mura, Drava e Danubio. Le pianure alluvionali intatte proteggono gli insediamenti dalle inondazioni e garantiscono forniture di acqua potabile pulita , mentre i paesaggi spettacolari aumentano il potenziale per lo sviluppo del turismo sostenibile.
Natasha Kalauz, amministratrice del Wwf Adria <, fa notare che «In tempi di crisi climatica e di una estesa estinzione delle specie, proteggere le nostre ultime aree naturali diventa una questione di sopravvivenza. La proclamazione della riserva della biosfera è un passo importante verso un futuro verde e sostenibile in cui non c’è spazio per pratiche negative come nuovi progetti idroelettrici, un’ampia regolamentazione dei fiumi o l’estrazione di sedimenti. Consideriamo l’Amazzonia europea un grande esempio di come le persone e la natura possano prosperare insieme»,
Parallelamente alla designazione della riserva della biosfera, nell’area sono già in corso altri progetti per la natura e le persone e che, insieme, assommano finanziamenti per circa 20 milioni di euro e sono cofinanziati dall’Unione europea. I progetti puntano a alla rivitalizzazione fluviale e a finanziare le pratiche commerciali sostenibili che migliorano la cooperazione transfrontaliera. Gli ambientalisti si aspettano che in future la Commissione europea sostenga in modo più deciso questi “progetti vetrina” e tra questi anche Amazon of Europe Bike Trail , una lunghissima pista ciclabile, finanziata dal Programma transnazionale Interreg Danube, che in 27 tappe si inoltra nei territori incontaminati di Mura, Drava e Danubio per oltre 1250 km.
Arno Mohl, leader del programma Mura-Drava-Danubio per il Wwf, che ha fatto parte fin dall’inizio del gruppo di ambientalisti che chiedeva la protezione dei fiumi Mura, Drava e Danubio, conclude: «Da più di 20 anni, il Wwf ha investito molto per ottenere una migliore tutela dei valori naturali dei fiumi. Siamo molto orgogliosi del raggiungimento di questa designazione che conserverà gli unici fiumi Mura-Drava-Danubio per noi e le generazioni future. Tuttavia, è importante sottolineare che solo se i fiumi possono continuare a scorrere liberamente e garantire così la qualità dell’unicità della natura e della vita delle popolazioni locali, la riserva della biosfera può passare alla storia come un vero modello di successo europeo».