Con i nuovi rincari dell’energia, inflazione trimestrale al 3% e annua all’1,8%. Gas +500%
Althesys: «Gli interventi di mitigazione delle bollette da parte del Governo valgono il 15% dell’aumento su luce e il 16% su gas»
[29 Settembre 2021]
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha comunicato che l’incremento delle tariffe per la famiglia tipo in tutela sarà del +29,8% per l’elettricità e del +14,4% per il gas. Quindi, l’annunciato e temuto aumento delle bollette di luce e gas per il quarto trimestre 2021 è arrivato e Althesys stima che «La crescita dell’indice generale dei prezzi al consumo NIC dovrebbe, così, limitarsi a un +0,5% congiunturale e +3,0% tendenziale nel periodo ottobre-dicembre 2021, con una variazione annuale dell’1,8%».
ARERA conferma che «La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici – ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento – e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas. L’Autorità è intervenuta annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziando il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, grazie al decreto di urgenza del Governo che ha stanziato le risorse necessarie, con ciò consentendo di attutire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. Applicando ai numeri di oggi le misure varate dall’Esecutivo, valide per il prossimo trimestre, l’aumento per la famiglia tipo [1] in tutela sarà infatti ridotto a +29,8% per la bolletta dell’elettricità e a +14,4% per quella del gas (grazie anche alla riduzione dell’Iva contenuta nel decreto). Per oltre 3 milioni di nuclei familiari aventi diritto ai bonus di sconto per l’elettricità e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas, in base all’ISEE, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente azzerati dal decreto».
Secondo un’analisi Althesys, «Con un prezzo della materia prima gas esploso a un livello che supera di oltre il 500% quello del terzo trimestre 2020 (hub TTF), il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica è salito ai suoi massimi dall’avvio della borsa elettrica italiana (aprile 2004): 157 €/MWh la media di settembre 2021 e 124 €/MWh la media del terzo quarto dell’anno, con una variazione congiunturale del 66% e tendenziale del 193%. Nella bolletta elettrica delle famiglie e delle imprese italiane questo aumento inciderà in modo pesante, andando ad indebolire l’incoraggiante ripresa economica in atto».
Althesys fa notare che «La bolletta elettrica nazionale, stimata in 48 miliardi nel 2020, dovrebbe passare a 68 miliardi nell’anno in corso, prevalentemente per l’esplosione della spesa per l’approvvigionamento elettrico rispetto ai livelli pre-Covid. La voce “Componente energia”, che nel 2019 valeva circa il 30% del totale, potrebbe, così, arrivare a coprire ben oltre il 40%. Le altre voci, tra cui i servizi di commercializzazione e vendita, i servizi di rete e gli oneri di sistema, sono previste in sostanziale stabilità al netto degli interventi governativi. Crescerà anche il gettito fiscale: le accise per l’aumento dei consumi (si prevede un livello solo leggermente inferiore a quello 2019) e l’IVA per l’aumento della base imponibile».
A causa delle bollette gas ed elettriche impazzite, il rincaro dei beni energetici regolamentati per il prossimo trimestre è previsto da Althesys al +8,6% a livello congiunturale e al +30,8% a livello tendenziale. Senza gli interventi di mitigazione dell’Esecutivo, i valori sarebbero stati del 38,2% e del 14,8%.
Althesys ha fatto una stima dell’intervento del governo Draghi: «Il Governo, ha cercato di correre ai ripari con il D.L. Bollette (27 settembre 2021, n. 130), stanziando 2 miliardi per il settore elettrico e 1,5 miliardi nel settore gas. Dei 3,5 miliardi complessivi, 2,93 andranno a ridurre gli oneri di sistema elettrico e gas. Il rimanente sarà usato per ridurre l’IVA al 5% sulla bolletta gas. Si intende così sterilizzare l’aliquota oneri di sistema sull’elettrico nell’ultimo quarto del 2021, con fondi provenienti dal sistema europeo di scambio di quote di emissione di CO2 (ETS) per 700 milioni. Gli altri 1,3 miliardi provengono da trasferimenti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. L’effetto sulla bolletta nazionale da 68 miliardi è una riduzione del 5,4%, che comprende anche i tagli effettuati in luglio, quando si era intervenuti con 1,2 miliardi di euro a copertura parziale degli oneri di sistema, di cui quasi 700 milioni dai proventi ETS. Peraltro, il mercato dei permessi, con quotazioni della CO2 ai massimi storici, spiega una parte, seppur minoritaria, degli aumenti di questi mesi della componente energia nella bolletta elettrica».
Il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini conclude; «Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente. L’intervento del governo, cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo “nella media”, fatica a sopportare la quotidianità. E’ a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici».