Inaugurato a Gubbio un impianto eolico in grado di dare elettricità a 900 famiglie
Rinnovabili, contro le sindromi Nimby arrivano i cittadini investitori della cooperativa ènostra
Onufrio (Greenpeace): «Le iniziative dal basso come questa possono coprire circa un terzo dei fabbisogni energetici, quest’esperienza è da guardare come esempio»
[13 Ottobre 2021]
Insieme alle tortuosità burocratiche, sono le sindromi Nimby & Nimto che frenano ovunque in Italia l’avanzata delle rinnovabili, come mostrano da ultimo gli esiti disastrosi dei bandi Gse nati per distribuire incentivi a queste fonti.
Eppure ci sono contesti dove cittadini non solo apprezzano l’arrivo di questi impianti indispensabili alla transizione ecologica ma diventano co-finanziatori, mostrando l’importanza di coinvolgere fino in fondo la società civile: è il caso di ènostra, cooperativa energetica che ha appena inaugurato il suo più grande impianto eolico collettivo, una pala eolica da in località Cerrone (Gubbio) che produrrà 2GWh l’anno di energia elettrica – sufficiente a soddisfare la domanda di 900 famiglie – ed eviterà l’emissione di 878 tonnellate di CO2 all’anno.
«Si è celebrato un grande momento di partecipazione e di festa per tutti: per la cooperativa che ha finalmente visto concretizzarsi un importante progetto di produzione collettiva in cui ha fortemente creduto, per i soci, orgogliosi di aver sostenuto l’impianto investendo capitale nel fondo produzione, per il territorio che ha risposto con grande curiosità, entusiasmo e favore verso questa iniziativa e quelle che potranno prendere forma in futuro, e per tutti i partner con cui abbiamo collaborato per arrivare fin qui. La risposta di tutti ci conferma che siamo sulla strada giusta e che con la forza collettiva possiamo accelerare la transizione energetica», commenta Sara Capuzzo, presidente di ènostra.
L’impianto è stato realizzato grazie alla collaborazione con Banca Etica, che nel progetto ha avuto il ruolo di finanziatore ma anche di sostenitore, ma l’apporto dei piccoli soci di ènostra sparsi per il Paese è stato determinante. Seguendo il motto libertà è autoproduzione, questo fornitore elettrico cooperativo (a finalità non lucrativa) non soltanto vende ai propri soci solo elettricità rinnovabile ma permette loro d’investire nella realizzazione di questi impianti.
Un modus operandi portato avanti grazie al Fondo produzione di ènostra: un Fondo finalizzato alla costruzione o acquisto di impianti di nuova produzione di energia rinnovabile (fotovoltaici, eolici e idroelettrici ad acqua fluente) che prevede un investimento minimo da 500€ a socio – le azioni prevedono un rendimento secondo quanto stabilito dal Regolamento sovventori –, ma con la peculiare possibilità di investire un importo che permetta di coprire i propri consumi di casa, abbinando l’investimento alla scelta della “Tariffa prosumer”, che permette al socio sovventore di approvvigionarsi “virtualmente” dagli impianti finanziati.
«Nella transizione energetica abbiamo bisogno di moltissima energia verde per poter sostituire le fonti fossili e per farlo c’è bisogno di iniziative dal basso, di singoli cittadini organizzati in cooperative come ènostra, di medie e grandi imprese. Le iniziative dal basso come questa possono coprire circa un terzo dei fabbisogni energetici. Questa esperienza è un’esperienza da guardare come esempio», commenta il direttore di Greenpeace Giuseppe Onufrio, nel suo messaggio video inviato ai soci di ènostra in occasione della festa.
La turbina di Gubbio è solo il primo di una serie di progetti che sono già in cantiere, ma chi ben comincia è a metà strada come testimonia la soddisfazione dei cittadini di Gubbio che hanno accolto lusingati la turbina e l’intervento del sindaco Filippo Mario Stirati: «Con la realizzazione della turbina eolica nel nostro territorio di Gubbio, la prospettiva della comunità energetica è sicuramente un percorso che ci attira da un punto di vista istituzionale anche perché contempla uno scenario di condivisione tra istituzioni, cooperative, cittadini e associazioni che è forse l’elemento più rassicurante per i traguardi di carattere sostenibile che intendiamo proporci».
L. A.