Le nuove proposte Ue per arrestare il disboscamento e riportare il suolo in salute
L’attuazione dell’European Green Deal a beneficio delle persone, della natura e del clima
[17 Novembre 2021]
Oggi la Commissione europea ha adottato, oltre a quella sui rifiuti, altre due nuove iniziative per concretizzare l’European Green Deal: propone nuove norme per frenare il disboscamento provocato dall’Unione europea e presenta anche una nuova strategia per la protezione del suolo volta a ripristinare, rendere resiliente e proteggere adeguatamente il suolo in tutt’Europa entro il 2050.
In una nota la Commissione Ue ricorda che « Solo dal 1990 al 2020 il mondo ha perso 420 milioni di ettari di foreste, una superficie più vasta dell’Unione europea. La prima causa di questi processi è l’espansione dei terreni agricoli legata ad alcune materie prime, quali soia, manzo, olio di palma, legno, cacao, caffè e alcuni loro derivati». Il nuovo regolamento per frenare il disboscamento e il degrado forestale imputabili all’Unione dovrebbe garantire ai cittadini che «I prodotti acquistati, usati e consumati nel mercato dell’Ue non contribuiscano al disboscamento e al degrado delle foreste nel mondo».
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per l’European Green Deal europeo, ha detto che «Per vincere la lotta che stiamo sferrando alle crisi del clima e della biodiversità nel mondo dobbiamo assumerci la responsabilità di agire sia all’interno che all’esterno. Il regolamento sul disboscamento risponde all’appello dei cittadini che chiedono di ridurre al minimo il contributo europeo a questo problema e promuovere consumi sostenibili». E per garantire che il mercato dell’Ue entrino solo prodotti legali che non abbiano contribuito al disboscamento, il regolamento obbliga le imprese che intendono commercializzare questi prodotti a esercitare il dovere di diligenza e la Commissione Ue assicura che utilizzerà «un sistema comparativo per valutare i paesi e il rispettivo livello di rischio di disboscamento e degrado forestale connesso alle materie prime che rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento» e che «Intensificherà il dialogo con altri paesi grandi consumatori e si impegnerà a livello multilaterale per unire le forze».
La Commissione prevede che «Le nuove norme, promuovendo il consumo di prodotti “a disboscamento zero” e attenuando l’impatto dell’Ue in termini di disboscamento e degrado forestale in tutto il mondo, ridurranno le emissioni di gas a effetto serra e la perdita di biodiversità. La lotta al disboscamento e al degrado forestale avrà infine effetti positivi sulle comunità locali, comprese le popolazioni più vulnerabili, come quelle indigene, che dipendono fortemente dagli ecosistemi forestali».
Per Virginijus Sinkevičius, commissario Ue per l’ambiente, gli oceani e la pesca, «Con le proposte odierne ci assumiamo le nostre responsabilità e concretizziamo i nostri impegni riducendo l’impatto che produciamo sull’inquinamento e sulla perdita di biodiversità nel pianeta. Abbiamo inoltre presentato una strategia innovativa dell’Ue per il suolo, con una solida agenda politica che mira a garantire al suolo lo stesso livello di protezione delle acque, dell’ambiente marino e dell’aria».
Infatti, la Commissione presenta la nuova strategia UE per il suolo come «Un importante risultato tangibile dell’European Green Deal e della strategia Ue sulla biodiversità 2030 per affrontare la duplice crisi del clima e della natura». Ed evidenzia che «Un suolo in buona salute è il fondamento del 95% degli alimenti di cui ci nutriamo, ospita più del 25% della biodiversità mondiale ed è il più grande serbatoio terrestre di carbonio del pianeta. Tuttavia, il 70% dei suoli nell’Ue non è in buone condizioni».
La nuova strategia definisce un quadro con misure concrete per la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile del suolo e propone una serie di misure, sia volontarie che vincolanti: «L’obiettivo è aumentare il carbonio nei terreni agricoli, combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati e garantire che entro il 2050 tutti gli ecosistemi terrestri siano in buona salute».
La strategia chiede per il suolo lo stesso livello di protezione che già esiste nell’Ue per l’acqua, l’ambiente marino e l’aria e la Commissione assicura che «Ciò sarà fatto tramite un nuovo atto legislativo, che sarà proposto entro il 2023 in seguito a una valutazione d’impatto e un’ampia consultazione dei portatori di interessi e degli Stati membri». Inoltre, la strategia mobilita la società, le risorse finanziarie necessarie e le conoscenze comuni, e promuove pratiche di gestione sostenibili e il loro monitoraggio, sostenendo l’ambizione dell’Ue per un’azione sul suolo a livello mondiale.
Timmermans ha concluso: «Con la strategia per il suolo riporteremo i terreni in buona salute, faremo sì che siano usati in modo sostenibile e ricevano la necessaria protezione giuridica».