Creare un’economia europea resiliente entro i confini ambientali è possibile
L'Europa deve trasformare la sua economia per garantire il benessere della società anche se il Pil si sta contraendo
[30 Novembre 2021]
Secondo il nuovo rapporto “Reflecting on green growth”, pubblicato oggi dall’European environment agency (Eea) col fondamentale contributo dei ricercatori italiani riuniti all’interno del Centro di ricerca interuniversitario Seeds, «la creazione di un futuro più resiliente e sostenibile richiederà all’Europa di reinventare il proprio modello economico», e al contempo «ridurre la dipendenza della società dalla crescita economica sarà una parte fondamentale di questa transizione verso un futuro più resiliente e sostenibile».
Il rapporto evidenzia anche le opportunità per l’Europa di andare oltre nella creazione di un’economia in grado di offrire prosperità e sostenibilità.
L’Eea ricorda che «l’idea che le economie e le società europee debbano svilupparsi entro limiti ambientali è al centro della politica dell’Ue. La roadmap strategica principale dell’Ue, l’European green deal, definisce un’agenda ambiziosa per trasformare i sistemi di produzione e consumo europei in modo che possano garantire una crescita economica continua proteggendo gli ecosistemi. Il focus dell’European green deal sulla promozione della crescita economica è facile da capire. Le società si affidano alla crescita per sostenere i livelli di occupazione , aumentare il tenore di vita e generare entrate fiscali per finanziare lo stato sociale, il debito pubblico e gli investimenti necessari per realizzare transizioni verso la sostenibilità».
Ma il rapporto sottolinea che, data la capacità limitata della natura di fornire risorse e assorbire l’inquinamento, ci sono dubbi sulla possibilità di una crescita economica senza fine e che «a livello globale, le attività economiche stanno già causando ingenti danni ambientali, rendendo necessario un disaccoppiamento senza precedenti della crescita economica dalle pressioni ambientali. Non è certo se il disaccoppiamento a questa scala sia realizzabile. Inoltre, l’Europa dovrà affrontare altre pressioni al ribasso sulla crescita economica nei prossimi decenni, che vanno dall’invecchiamento della popolazione ai crescenti rischi di pandemie e agli impatti dei cambiamenti climatici».
L’Eea è convinta che «queste incertezze non significano che l’Europa dovrebbe abbandonare il suo approccio alla crescita verde. L’agenda di trasformazione dell’European green deal è essenziale ed è importante che abbia il maggior successo possibile. Ma basandosi sul Green deal europeo e promuovendo la resilienza, l’Europa dovrebbe anche cercare di trasformare la sua economia in modi che le consentano di garantire il benessere della società anche se il Pil si sta contraendo».
Le azioni necessarie per fare questa colossale operazione di ingegneria economica e sociale comprendono «modifiche ai sistemi fiscali, nonché misure di più ampia portata per riorientare l’attività economica a tutti i livelli, dagli innovatori locali fino alle multinazionali».
Il rapporto conclude avvertendo che «sarà essenziale ricablare i flussi finanziari, così come nuovi sistemi di conoscenza che consentano di pensare e agire al ritmo e alla scala necessari. I semi di questa trasformazione stanno già emergendo nella politica e nella pratica, ad esempio nell’agenda della finanza sostenibile dell’Ue. L’Europa deve costruire su queste basi e andare molto più lontano e più velocemente».