Gli ecosistemi terrestri e idrici mondiali sono stati stressati fino a raggiungere un punto critico

SOLAW 2021 Fao: stato allarmante. Le pressioni su terra e acqua aumentano ancora dopo il significativo deterioramento nell'ultimo decennio

[10 Dicembre 2021]

Il nuovo impressionante  rapporto “The State of the World’s Land and Water Resources for Food and Agriculture – Systems at breaking point (SOLAW 2021)”  della Fao  mette in evidenza «Il peggioramento dello stato del suolo, della terra e delle risorse idriche della Terra» e le sfide che questo pone per nutrire una popolazione globale che dovrebbe sfiorare i 10 miliardi di esseri umani entro il 2050.

Nella prefazione al SOLAW 2021 il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, scrive: «Le pressioni sugli ecosistemi del suolo, della terra e dell’acqua sono ora intense e molte sono stressati fino a un punto critico. In questo contesto, è chiaro che la nostra futura sicurezza alimentare dipenderà dalla salvaguardia della nostra terra, del suolo e delle risorse idriche».

Per Qu, «Gli attuali modelli di produzione agroalimentare non si stanno dimostrando sostenibili. Tuttavia, i sistemi agroalimentari possono svolgere un ruolo importante nell’alleviare queste pressioni e contribuire positivamente agli obiettivi climatici e di sviluppo».
Il rapporto  evidenzia che, se restiamo sulla traiettoria attuale, «Produrre il 50% in più di cibo necessario potrebbe significare che i prelievi di acqua per l’agricoltura aumentano fino al 35%. Questo potrebbe creare disastri ambientali, aumentare la concorrenza per le risorse e alimentare nuove sfide e conflitti sociali».

Il rapporto individua alcuni problemi principali: «Il degrado del suolo indotto dall’uomo colpisce il 34% – 1 660 milioni di ettari – di terreni agricoli; Oltre il 95% del nostro cibo è prodotto sulla terra, ma c’è poco spazio per espandere l’area della terra produttiva; Le aree urbane occupano meno dello 0,5% della superficie terrestre della Terra, ma la rapida crescita delle città ha avuto un impatto significativo sulle risorse terrestri e idriche, inquinando e invadendo terreni agricoli di prima qualità, cruciali per la produttività e la sicurezza alimentare; Tra il 2000 e il 2017 l’uso del suolo pro capite è diminuito del 20%; La scarsità d’acqua mette a rischio la sicurezza alimentare globale e lo sviluppo sostenibile, minacciando 3,2 miliardi di persone che vivono nelle aree agricole.

Eppure le soluzioni per evitare questa catastrofe planetaria annunciata sono disponibili: «Con terreni coltivabili e risorse di acqua dolce limitate – avverte la Fao – è vitale un rapido aumento della tecnologia e dell’innovazione. Dobbiamo rafforzare l’architettura digitale necessaria per fornire dati di base, informazioni e soluzioni scientifiche per l’agricoltura che utilizzino appieno le tecnologie digitali e siano a prova di clima.
La governance della terra e dell’acqua deve essere più inclusiva e adattabile, a beneficio di milioni di piccoli agricoltori, donne, giovani e popolazioni indigene. Sono i più vulnerabili ai rischi climatici e ad altri rischi socioeconomici e affrontano la maggiore insicurezza alimentare. Occorre una pianificazione più integrata a tutti i livelli. E gli investimenti in agricoltura devono essere reindirizzati verso vantaggi sociali e ambientali.
Suoli, terra e acqua sostenibili sono le fondamenta di sistemi agroalimentari resilienti. Quindi l’uso sostenibile di queste risorse è la chiave per raggiungere gli obiettivi di mitigazione e adattamento al clima. Ad esempio, da solo un uso saggio del suolo può potenzialmente sequestrare un terzo delle emissioni di gas serra dai terreni agricoli».

Per sfamare la popolazione globale in crescita, la Fao lavora per promuovere approcci coerenti alla gestione sostenibile del suolo, della terra e dell’acqua che includono: sicurezza alimentare; salute umana e nutrizione; qualità dell’acqua e governance  e gestione dei sistemi di produzione alimentare; fornitura di  servizi ecosistemici agricoli essenziali  e la conservazione della biodiversità; mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Attraverso partnership, progetti , studi e  condivisione di informazioni, la Fao aiuta ad aumentare la comprensione delle relazioni biofisiche e socioeconomiche tra terra e risorse idriche perché «Sono vitali per una migliore produzione, una migliore alimentazione, un ambiente migliore per una vita migliore». Un approccio che aiuta ad  «Aumentare la consapevolezza del degrado delle risorse  causato da pratiche agricole inadeguate, come il disboscamento» e che inoltre promuove «Un uso sapiente dell’acqua, l’innovazione  e le tecnologie, con particolare attenzione alle aree a scarsità idrica».

Anche co n questo preoccupante rapporto, la Fao vuole contribuire a «Dare maggiore coerenza alle politiche e alla ricerca per combattere il cambiamento climatico e proteggere il sistema di produzione primaria che sostiene la maggior parte del nostro cibo». Con i suoi strumenti informatici digitali disponibili in tempo reale, supporta i governi, gli agricoltori e altri utenti nello sviluppo di politiche legali e finanziarie e nel fornire risorse tecniche per migliorare la gestione di terra, suolo e dell’acqua.