L’eolico è diventato la più grande fonte di energia elettrica della Spagna

Quest’anno le energie rinnovabili hanno fornito il 47% dell’energia elettrica spagnole. Verso il dimezzamento del nucleare e sempre eolico e solare

[17 Dicembre 2021]

Quest’anno l’eolico è stato la principale fonte di energia elettrica della  Spagna dove, in totale, le energie rinnovabili hanno rappresentato il 47% della produzione di energia, rispetto al 30% di 10 anni fa. Circa la metà dell’energia rinnovabile del 2021 proveniva dall’energia eolica, il 10% proveniente dal solare il resto dall’energia idroelettrica e da altre fonti.

L’unica altra volta che l’eolico ha fornito la quota maggiore dell’energia elettrica della Spagna era stato nel 2013, quando la chiusura della centrale nucleare di Garoña contribuì a far crescere l’energia eolica. Da allora, la capacità eolica è cresciuta notevolmente e il dato di quest’anno non è un’anomalia ma indica un cambiamento a lungo termine che porterà la Spagna ad avere sempre più energua rinnovabile.

Francisco Valverde, consulente della società energetica Menta Energía, ha detto a El País  che «L’energia eolica dominerà la rete elettrica spagnola per molto tempo. In questo momento, sono le rinnovabili che fanno soldi. Nonostante la recente rinascita dell’energia nucleare nel dibattito pubblico, il nucleare è praticabile solo se accompagnato da sussidi significativi. A volte sembra che le persone siano confuse, ma la Spagna ha tutto: abbiamo più vento e più sole di qualsiasi altro Paese europeo».

Il Plan Nacional Integrado de Energía y Clima (PNIEC)prevede il raddoppio della capacità eolica e il quadruplicamento della capacità solare entro il 2030. La Spagna, nonostante la contrarietà della destra, punta anche a dimezzare nello stesso periodo la produzione di energia nucleare, il che farebbe di eolico e solare le due maggiori fonti di energia del Paese.

Intervistata da El País,  Natalia Fabra, che insegna economia all’Universidad Carlos III di Madrid, conclude: «Una cosa è chiara: le tecnologie rinnovabili cresceranno mentre il resto no. Infatti, gli obiettivi per l’energia verde fissati dal PNIEC saranno raggiunti ben prima del 2030. L’evoluzione tecnologica aiuterà: il costo degli investimenti nelle rinnovabili e nelle batterie per immagazzinare le eccedenze non smetterà di diminuire, e che accelererà il processo. La principale minaccia al raggiungimento degli obiettivi risiede nell’accettazione sociale di queste tecnologie, con crescenti movimenti di protesta in alcune zone della Spagna contro l’installazione di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici. Dipenderà molto dalle politiche messe in atto e dal fatto che i progetti contribuiscano maggiormente alle casse pubbliche locali e che i cittadini notino un cambiamento positivo».