Rifiuti, Scapigliato ridurrà temporaneamente gli smaltimenti in discarica
La società risponde alla «disinformazione» di Medicina democratica: «Non può che avere come risultato quello di cercare di diffondere un clima di paura e sfiducia»
A partire da gennaio e indicativamente fino a fine febbraio Scapigliato srl, la società interamente pubblica che gestisce l’omonimo Polo impiantistico di Rosignano Marittimo, ridurrà i conferimenti di rifiuti in discarica per motivazioni legate agli spazi attualmente disponibili nel sito.
Inattesa che arrivi il nulla osta per l’iter autorizzativo del nuovo lotto di discarica – già completato -, gli spazi residui verranno infatti utilizzati per il conferimento degli scarti del Tmb di Scapigliato, in modo da potere assicurare alla Società operativa locale per l’igiene urbana (Rea spa) di garantire la raccolta dei rifiuti urbani sul territorio locale.
Una novità che sembra essere stata letta in modo distorto dai comitati presenti sul territorio, dato che il leader di Medicina democratica Maurizio Marchi afferma che «in altre parole la Regione sospende l’autorizzazione allo smaltimento di rifiuti» a causa della «incompetenza della dirigenza di Scapigliato, nell’adempimento dei vincoli necessari all’autorizzazione», ipotizzando «un mancato introito di circa 6 milioni di euro» con un possibile «aumento della Tari per i cittadini».
Con l’occasione, Marchi denuncia anche «l’arroganza nella non tempestiva comunicazione di Scapigliato (comunicazione inviata dopo circa 10 mesi) alla Regione dello smottamento della collina di rifiuti, adiacente all’impianto di stoccaggio percolato, che è stata oggetto di vari sopralluoghi e che a oggi non sappiamo cosa potrà succedere, dato che il muro di contenimento si è inclinato di 20° e sta cedendo vistosamente».
Un intervento che ha ricevuto in risposta una ferma condanna da parte della società: «Per le offese, le false accuse, la diffusione di informazioni completamente prive di fondamento, Marchi risponderà in sede giudiziaria civile», dichiarano da Scapigliato.
«Non c’è alcuna sospensione da parte della Regione delle attività di Scapigliato – spiegano dall’azienda pubblica – Né carenze nella gestione da parte della società. C’è soltanto un problema di tempistiche per il rilascio del nulla osta all’esercizio del nuovo lotto di discarica da parte della Regione Toscana, necessario poiché quello attualmente in coltivazione è esaurito e non consente la continuità delle attività. Questo l’unico motivo della sospensione temporanea dei flussi di rifiuti esterni: il nostro territorio e Rea spa continueranno normalmente a conferire al nostro impianto, senza alcuna conseguenza per i cittadini».
Da Scapigliato sottolineano inoltre come «completamente infondate, nonché prive di qualsiasi conoscenza dei fatti e delle problematiche, le affermazioni che riguardano un movimento del fronte arginale e non, come rappresentato, “una ‘frana’ in atto di una collina di rifiuti”, che la società monitora e gestisce da quasi due anni, totalmente sotto controllo, dopo aver utilizzato ingenti risorse economiche ed il più alto livello di competenze specialistiche in materia». Un tema affrontato lo scorso marzo anche su queste pagine.
«Sarebbe bastata – continuano dalla società – una formale richiesta di informazioni per avere certezza degli interventi e della loro complessità ed articolazione, come puntualmente viene garantita al Comune di Rosignano, alla Regione Toscana, all’Arpat, al Genio Civile, ecc. Nessun livello di rischio è in corso, la situazione non è minimamente quella descritta, nessun “muretto” inclinato garantisce la tenuta del fronte arginale, ma invece circa 250 palancole inserite nel terreno per 12/13 metri sotto la scarpata. Tutto è monitorato quotidianamente con sistemi tecnologici avanzati e ampio coinvolgimento e informazione delle autorità competenti».
Smentite anche le difficoltà di bilancio e conseguenze sulla Tari paventate da Medicina democratica, dato che «nessuna correlazione è stabilita fra l’attività di Scapigliato e le tasse dei cittadini».
Nel merito, il Bilancio di sostenibilità e il Piano industriale resi noti dalla società nei mesi scorsi, mostra investimenti da 78 milioni di euro entro il 2029 per completare il progetto della “Fabbrica del futuro” con nuovi impianti utili all’economia circolare (dopo il 2029 è infatti previsto l’esaurimento dei conferimenti in discarica, secondo l’Aia in vigore), mentre nel frattempo diminuisce lo smaltimento annuo di rifiuti: in attesa dei dati 2021, nel corso del 2020 Scapigliato ha garantito lo smaltimento in sicurezza di 337.000 t di rifiuti non pericolosi, ovvero oltre 120.000 t in meno rispetto ai quantitativi annui autorizzati per i conferimenti in discarica prima dell’Aia ottenuta nel 2019.
«La volontà di creare una vera e propria disinformazione, che non può che avere come risultato quello di cercare di diffondere un clima di paura, sfiducia e anche disprezzo nei confronti di una delle più importanti ed efficienti aziende pubbliche del nostro territorio, è davvero incomprensibile e, forse, anche un po’ penosa», concludono da Scapigliato.