Sicilia, da Terna 300 mln di euro sulla rete elettrica per accompagnare le fonti rinnovabili

Un nuovo elettrodotto lungo 172 km aumenterà la sicurezza liberando al contempo da vecchie infrastrutture 60 ettari di territorio

[28 Dicembre 2021]

Investire nelle energie rinnovabili, presenti in modo diffuso sul territorio nazionale, significa connettere meglio le varie aree del Paese tra loro, favorendo così d’un colpo sia l’integrazione delle varie fonti sia l’efficienza delle rete elettrica locale.

È quanto sta facendo Terna, il gestore della rete nazionale ad alta tensione, che ha annunciato un investimento da 300 mln di euro in Sicilia per realizzare il collegamento ‘Chiaramonte Gulfi – Ciminna’, la linea che «collegherà le due sponde dell’isola e migliorerà significativamente la qualità della rete siciliana, favorendo la produzione da fonti rinnovabili».

Il ministero della Transizione ecologica (Mite) ha già autorizzato l’elettrodotto lungo 172 chilometri, che unirà le esistenti stazioni elettriche di Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa e Ciminna in provincia di Palermo, attraversando 6 province (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Ragusa) e 24 Comuni.

La fase di progettazione esecutiva sarà avviata all’inizio del 2022 e, successivamente, è prevista l’apertura dei cantieri che verranno completati in circa due anni. E una volta realizzato il collegamento, per la cui costruzione saranno coinvolte 60 imprese e 450 lavoratori, Terna dismetterà circa 20 chilometri di linee elettriche in aree densamente abitate e di pregio ambientale e culturale, per un totale di circa 60 ettari di territorio liberati da vecchie infrastrutture.

«L’opera, considerata fondamentale per superare la sezione critica fra l’area orientale e l’area occidentale della Sicilia, contribuirà a creare migliori condizioni per il mercato elettrico e incrementerà ulteriormente la sicurezza della rete elettrica, con conseguente aumento della qualità e della continuità della fornitura», concludono da Terna.