Covid-19, l’Istituto superiore di sanità (Iss) sta inseguendo Omicron nelle fogne

«La sorveglianza ambientale del Sars-Cov-2 in acque reflue si sta rilevando uno strumento fondamentale per comprendere l’evoluzione della pandemia»

[4 Gennaio 2022]

Dopo aver raccolto – dal 5 al 25 dicembre – 282 campioni di acque reflue in 98 punti di campionamento di 16 Regioni/Province autonome, l’Istituto superiore di sanità mostra che nel 28,4% dei casi è stata individuata la presenza della variante Omicron del virus Sars-Cov-2.

Nell’arco delle 3 settimane, in concordanza con il quadro epidemiologico, è stato osservato un considerevole trend di crescita delle positività nei campioni.

«La sorveglianza ambientale del Sars-Cov-2 in acque reflue – commenta Giuseppina La Rosa –, implementata in Italia da ottobre 2021 a seguito della Raccomandazione (UE) 2021/472 della Commissione del 17 marzo 2021 e del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, si sta rilevando uno strumento fondamentale, complementare alla sorveglianza epidemiologica, per comprendere l’evoluzione della pandemia».

L’integrazione di questi dati, con quelli provenienti dalla sorveglianza epidemiologica, consentirà di monitorare con precisione l’evoluzione di Omicron, e di altre varianti di Sars-Cov-2.