Nasce il network delle città costiere del Mediterraneo contro l’inquinamento marino
Una piattaforma delle buone pratiche già esistenti di COMMON per trasferirle in tutti i Paesi del Mediterraneo
[9 Febbraio 2022]
Il Network delle Città Costiere, una rete di buone pratiche già introdotte nel territorio italiano è il nuovo strumento per proteggere il Mar Mediterraneo dai rifiuti coordinato da COMMON, progetto di cooperazione finanziato da Eni CBC Med che vede Italia, Libano e Tunisia impegnate nella lotta al marine litter e in una gestione più sostenibile dei rifiuti.
Il progetto COMMON vede coinvolti Legambiente, l’università di Siena, l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi, il CIHEAM Bari, l’ONG libanese Amwaj of the Environment, l’università di Sousse e la riserva naturale di Tyre, in Libano. L’obiettivo comune è la riduzione del marine litter in 5 aree pilota, pianificando l’uso e il monitoraggio delle risorse e utilizzando un approccio partecipativo, con l’ambizione di testare un modello potenzialmente trasferibile a tutto il bacino mediterraneo.
Da oggi le 15 esperienze virtuose, dalle scuole plastic free agli impianti erogatori di acqua di qualità, dalla gestione sostenibile del turismo nelle aree protette ai presidi slow food – afferenti a due macro-categorie: riduzione della produzione dei rifiuti/riciclaggio e gestione dei rifiuti durante le attività di pesca – saranno a disposizione di chiunque voglia replicarle.
Protagonisti per la Maremma i Comuni di Castiglione della Pescaia, Follonica, Isola del Giglio, Grosseto, Monte Argentario, Orbetello e Scarlino, e per la Puglia Taranto, Porto Cesareo e Castro,che nell’ultimo anno e mezzo hanno preso parte a un percorso di confronto reciproco, con i colleghi del Salento e con gli operatori del settore turistico e della pesca, attivato dal progetto Common e che adesso andranno a condividere le proprie esperienze a livello mediterraneo.
Un progetto presentato oggi da Legambiente e CIHEAM Bari in un incontro online dedicato ai Comuni toscani e pugliesi, due aree pilota del progetto COMMON, per condividere progetti virtuosi e trasferire strategie e soluzioni innovative in aree che stanno affrontando le stesse criticità.
In più di un anno e mezzo, COMMON ha creato non solo occasioni di confronto reciproco, ma soprattutto di ascolto rispetto alle diverse istanze presenti ai tavoli virtuali: quelle degli enti, dei pescatori, del settore turistico balneare. Da questi momenti sono nate anche nuove progettualità che hanno dato importanti risultati che si aggiungono all’altrettanto importante lavoro di sensibilizzazione e informazione che il progetto ha rivolto alle scuole con il contest We are all Med e ai cittadini e turisti con la campagna Beach Clean.
Tutte le buone pratiche messe a disposizione dei territori saranno raccolte nella piattaforma www.commonproject.it nella sezione “Coastal Cities Network”, che nelle prossime settimane vedrà la partecipazione dei comuni degli altri due Paesi coinvolti nel progetto COMMON: Libano e Tunisia. Far parte della rete è semplicissimo, basta scrivere a e.scocchera@legambiente.it raccontando allo staff del progetto la buona pratica da condividere.
Valentina Mazzarelli coordinatrice del progetto per l’area pilota Maremma ha conclusoo: «Siamo molto soddisfatti del percorso intrapreso in Maremma, che si conferma territorio attento alle criticità ambientali legate al marin litter e alla gestione dei rifiuti e, per questo, aperto a percorsi virtuosi».