Anche le utility verso la corsa alle rinnovabili, ma serve il supporto degli enti locali
Utilitalia: «Per l’effettiva e rapida realizzazione di impianti l’impegno di Regioni, Province e Comuni risulta determinante»
[11 Marzo 2022]
Nel corso di un’audizione alla Camera sul decreto Energia, Utilitalia – la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche – ha lanciato ieri una proposta volta a sviluppare dei patti territoriali tra imprese ed enti locali sulle energie rinnovabili, tesi all’individuazione di aree idonee alla realizzazione degli impianti e alla velocizzazione delle procedure.
«Le Imprese che si occupano di servizi pubblici locali – ha spiegato il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo – sono pronte a fare la propria parte in termini di investimenti e sostegno per i territori. Ma per l’effettiva e rapida realizzazione di impianti rinnovabili, l’impegno di Regioni, Province e Comuni risulta determinante. Un’accelerazione nell’identificazione delle aree idonee, un’effettiva e stringente condivisione degli obiettivi tra le Regioni e un sistema di compensazione territoriale, potranno attivare una spirale virtuosa che contribuirà alla sostenibilità del bilancio energetico nazionale».
Mettendo in campo uno sforzo realizzativo simile a quello previsto per il Pnr, secondo le stime di Utilitalia, «l’accelerazione delle procedure autorizzative e il pacchetto di misure aggiuntive indirizzate agli Enti locali consentirebbe di raggiungere entro il 2026 (l’orizzonte posto dal PNRR) il passaggio dall’attuale produzione di 116 TWh/anno di energia rinnovabile a 187 TWh/anno, permettendo di ridurre del 25% la quantità di gas metano attualmente importato dalla Russia».