Al via al via Smarties, il progetto per l’innovazione e la transizione ecologica nel settore agroalimentare
Coordinato dell’università di Pisa e finanziato dal ministero dell'università e della ricerca
[10 Giugno 2022]
Al via Smarties, un progetto dell’università di Pisa che si concentra sull’innovazione del settore agroalimentare nelle aree rurali con una particolare attenzione alla transizione ecologica.
Coordinato da Gianluca Brunori, del Dipartimento di scienze agrarie,alimentari e agro-ambientali dell’Ateneo pisano, Smarties è finanziato dal ministero dell’università e della ricerca nell’ambito dei PRIN e coinvolge le università di Cassino e del Lazio Meridionale, Federico II di Napoli, Perugia e Foggia. All’università di Pisa spiegano che «Smarties si focalizzerà sull’innovazione delle pratiche agricole con particolare riferimento alla sostenibilità. I casi studio analizzati saranno la vendita online dei prodotti agricoli, le Comunità del Cibo in Puglia e in Basilicata, e i consorzi di produttori agricoli tra cui Melinda e Parmigiano Reggiano».
Nel kick-off meeting tenutosi 6 giugno, i partner di Smarties si sono concentrati sul tema della transizione ecologica per identificare le politiche più adatte a sostenerla specie nel contesto attuale caratterizzato dai forti investimenti del PNRR.
Brunori sottolinea che «In linea con il Green Deal europeo, diventa necessario stabilire degli obiettivi a lungo termine per preservare le risorse naturali del pianeta e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Ciò implica un processo di transizione nel settore agricolo, rurale ed alimentare in grado di alimentare un sistema di conoscenza che incoraggi la digitalizzazione sostenibile condiviso da tutti gli attori del territorio. In questo contesto, il progetto Smarties si propone di studiare in che modo si possa favorire l’adozione dei nuovi paradigmi dell’agroecologia e della circolarità nelle aree rurali attraverso lo sviluppo di ecosistemi di innovazione capaci di favorire il processo di transizione ecologica e digitale, diminuendo le diseguaglianze e preservando il tessuto sociale ed economico dei territori».