Save the Children al G7: è tempo di agire per affrontare le sfide globali urgenti

Unicef: ogni minuto un bambino viene spinto verso la malnutrizione grave. 15 Paesi sull’orlo del disastro

[24 Giugno 2022]

Per Save the Children «Ciò che accadrà nei prossimi giorni in Germania durante il vertice del G7, sarà di vitale importanza, specialmente per le persone più vulnerabili come neonati, bambini e donne che vivono nelle zone più critiche del pianeta. Come ad esempio in Somalia, dove l’emergenza fame sta accelerando la sua corsa più di quanto si temesse. Secondo le stime ufficiali attuali, il numero di persone in condizioni emergenziali, vicine alla carestia, è destinato a quintuplicarsi. Nel Paese, circa 386mila bambine e bambini sono affetti da malnutrizione grave, che senza cure può portare alla morte».

L’ONG internazionale ricorda che «La fame in Somalia è alimentata da un mix letale di fattori: Il Paese risente fortemente della crisi climatica e degli effetti a catena della guerra in Ucraina, anche a migliaia di chilometri di distanza. Quattro mancate stagioni delle piogge consecutive hanno causato la peggiore siccità del Paese, lasciando milioni di persone sull’orlo della maggiore carestia al mondo negli ultimi cinque anni. Nelle cliniche che sosteniamo in Somalia, le bambine e i bambini gravemente malnutriti ricoverati nello scorso maggio erano già più di 5.000, con un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando erano 3.635. In un solo centro per la malnutrizione a Baidoa, nel sud della Somalia, è stato ricoverato un numero record di bambini, 324, quasi tre volte maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si sta assistendo ad un aumentando drammatico del numero delle morti tra i bambini, poiché sempre più spesso raggiungono i centri con un livello di malnutrizione estremo e sono affetti anche da altre malattie.

La direttrice umanitaria di  Save the Children, Gabriella Waaijman, manda a dire ai più ricchi q potenti Paesi occidentali che «Il mondo sta affrontando la più grande catastrofe globale del XXI secolo: l’emergenza fame. Milioni di famiglie stanno cercando di sfamare i propri figli con cibo nutriente, ma la malnutrizione continua ad aumentare. Inoltre, la crisi ucraina ha aggravato ulteriormente la situazione, contribuendo alla scarsità di cibo e facendo salire i prezzi. Nel Corno d’Africa è in atto una vera e propria carestia e le cure per i bambini malnutriti non sono sufficienti per tutt».

In vista del vertice di Berlino, i leader del G7  hanno proposto la creazione di un’Alleanza per la Sicurezza Alimentare che per Save the Children «Non riconosce, però, il ruolo fondamentale della nutrizione nel mantenere in vita e in salute le persone, in particolare le donne, bambine e bambini. Esortiamo i Paesi del G7 ad affrontare urgentemente l’emergenza fame a livello globale e a creare un’Alleanza per la Sicurezza Alimentare che includa anche la Nutrizione oltre ad impegnarsi ad inviare aiuti concreti immediati per soccorrere le persone più vulnerabili».

L’appello di Save the Children al G7 arriva insieme al nuovo allarme lanciato dall’Unicef: «A causa della crisi globale della fame, ogni singolo minuto un bambino viene spinto verso una grave malnutrizione pericolosa per la vita».

Anche l’agenzia Onu per l’infanzia si rivolge al G7: l’Unicef ha chiesto «1,2 miliardi di dollari per soddisfare i bisogni urgenti di otto milioni di bambini a rischio di morte per grave deperimento, in 15 nazioni, soprattutto africane, come Burkina Faso, Ciad, Kenya, Somalia e Sudan, ma anche Afghanistan e Haiti» e ha sottolineato che, nei Paesi per i quali ha lanciato l’allarme, «Il numero di bambini disperatamente affamati che soffrono di grave deperimento ha continuato a crescere. Tra gennaio e giugno, quel numero è aumentato di ben oltre 250.000, da 7,67 milioni a 7,93 milioni di bambini. Ciò è dovuto al fatto che il prezzo degli alimenti pronti per il trattamento del grave deperimento  è aumentato del 16% nelle ultime settimane, a causa del forte aumento del costo delle materie prime»-

L’Unicef avverte che la situazione è sempre più drammatica: «Il picco dei prezzi ha lasciato fino a 600.000 bambini in più senza accesso a cure salvavita ea rischio di morte» e la direttrice esecutiva dell’Agenzia, Catherine Russell ha detto che il mondo sta assistendo a una situazione già fuori controllo, nella quale in molti Paesi sono già livelli estremi di deperimento infantile. Una situazione che sta per deflagare in una fame diffusa e letale per i bambini: «Gli aiuti alimentari sono fondamentali, ma non possiamo salvare bambini affamati con i sacchi di grano . Dobbiamo raggiungere questi bambini ora con un trattamento terapeutico prima che sia troppo tardi».

L’Unicef spieg che «L’impennata dei prezzi alimentari causata dalla guerra in Ucraina, la persistente siccità dovuta al cambiamento climatico in alcuni Paesi, a volte combinata con il guerra, e l’impatto economico del Covid-19 che continua , stanno aumentando l’insicurezza alimentare e nutrizionale in tutto il mondo, provocando livelli catastrofici di grave malnutrizione nei bambini sotto i 5 anni. Il deperimento grave – nel quale i bambini sono troppo magri per la loro statura – è  la forma più visibile e letale di denutrizione. Il sistema immunitario indebolito aumenta il rischio di morte tra i bambini sotto i 5 anni fino a 11 volte, rispetto ai bambini ben nutriti».

Nei 15 Paesi indicati come più a rischio, l’Unicef stima che  «Almeno 40 milioni di bambini sono gravemente insicuri dal punto di vista nutrizionale, il che significa che non ricevono la dieta minima e diversificata di cui hanno bisogno per crescere e svilupparsi nella prima infanzia. Inoltre,  21 milioni di bambini sono gravemente insicuri dal punto di vista alimentare, il che significa che non hanno accesso a cibo sufficiente per soddisfare il fabbisogno minimo di cibo, esponendoli ad alto rischio di grave spreco».