Appennino Bike Tour 2022: il bilancio finale

Oltre 3.100 km di percorso, 44 tappe, 250 ciclisti, Oercorsa in un mese la Ciclovia dell’Appennino dalla Liguria alla Sicilia

[22 Luglio 2022]

E’ tempo di bilanci per Appennino Bike Tour 2022, la campagna itinerante di Legambiente e ViviAppennino, realizzata in collaborazione con Misura, che in un mese, dal 21 giugno al 21 luglio, ha percorso la Ciclovia dell’Appennino dalla Liguria alla Sicilia. Oltre 3100 i chilometri di percorso che si snodano lungo la dorsale appenninica, un itinerario in sella alle bici iniziato dal comune di Altare (SV) e terminato ad Alia (PA). 44 le tappe per far scoprire l’Italia che non ti aspetti, quella dei piccoli borghi dell’entroterra, incrociando parchi e aree protette. In questa lunga pedalata Legambiente e ViviAppennino hanno incontrato oltre cento amministratori locali, molti venuti dai comuni limitrofi a quelli di tappa, per conoscere la campagna e condividere insieme una giornata in nome del turismo lento e sostenibile. Premiati anche 47 “Ambasciatori dell’Appennino”, un riconoscimento attribuito a quanti, tra cittadini, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà locali, si sono distinti in attività di presidio del territorio. Ed ancora, migliaia le persone incontrate lungo il tragitto, più di mille post pubblicati sui canali social della campagna per raccontare le tappe, gli itinerari ciclo-turistici, la bellezza dei luoghi, ma anche gli eventi e gli appuntamenti organizzati insieme alle amministrazioni locali e agli Enti Parco interessati da Appennino Bike Tour.

Le biciclette in forza allo staff di Appennino Bike Tour sono state rigenerate grazie al lavoro dei ragazzi impiegati nella cooperativa CSAPSA di Bologna, una struttura che ha l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro soggetti vulnerabili e di salvare dalla discarica telai e componenti riutilizzabili dando loro nuova vita.

«La Ciclovia dell’Appennino – ha dichiarato Sebastiano Venneri, della segreteria nazionale di Legambiente –  è un esempio tangibile di buona collaborazione fra volontariato, imprenditoria privata e pubblica amministrazione. Lo abbiamo raccontato anche quest’anno con la nostra pedalata lungo la dorsale appenninica arrivando fino in Sicilia. In questi anni abbiamo lavorato con i Comuni interessati e con il Ministero per disegnare un percorso meraviglioso che tocca luoghi preziosi e fragili. Grazie al contributo di Misura siamo riusciti ad attrezzarlo con delle postazioni di ricarica per le e-bikes e ciclofficine. Tutto ciò ha contribuito a fare dell’itinerario un prodotto turistico unico per il nostro Paese e a portata di smartphone grazie all’app gratuita Cicloappennino che accompagna il cicloturista pedalata dopo pedalata nei luoghi più sorprendenti del tragitto».

L’edizione di quest’anno di Appennino Bike Tour ha avuto anche come protagonista l’app CicloAppennino realizzata da Misura. La prima guida ciclo-turistica a portata di smartphone per la Ciclovia più lunga d’Italia, con oltre 300 punti di interesse, info sul tracciato, eventi e notizie. Scaricabile gratuitamente, sia negli store Apple e Google Play, sia inquadrando il QRcode che si trova nei nuovi pannelli collocati presso le postazioni ciclo-officina Misura, in ciascuno dei 44 comuni tappa.

«Il secondo anno di questa avventura ha rafforzato in noi la consapevolezza di quanto sia importante come impresa partecipare a un progetto così ambizioso ed autentico allo stesso tempo – ha spiegato Massimo Crippa, direttore commerciale di Misura -. La Ciclovia dell’Appennino è una risorsa e un patrimonio da valorizzare. Siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte, prima con le stazioni di ricarica delle e-bike e da quest’anno con la app dedicata alle bellezze del territorio, CicloAppennino. Ci auguriamo che questi strumenti che abbiamo donato ai borghi, ai parchi, alle comunità della dorsale appenninica, siano solo l’inizio di un grande rilancio e sviluppo, sempre sotto l’egida della sostenibilità. Abbiamo pedalato insieme a tante italiane ed italiani, nelle settimane dell’Appennino Bike Tour, e continueremo a farlo, perché il benessere delle persone, il must di Misura, sarà sempre una nostra priorità. Il nostro ringraziamento, sincero, a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo viaggio entusiasmante e che continueranno ad amare e rispettare l’Appennino e la sua bellissima ciclovia».

Nel suo viaggio Appennino Bike Tour ha ricevuto un ottimo feedback dalle amministrazioni locali, che si sono dimostrate attente anche sul fronte dello sviluppo delle fonti rinnovabili. I 44 sindaci dei borghi toccati dalla campagna itinerante hanno sottoscritto il “Manifesto per la Democrazia Energetica per uno sviluppo incentrato sulle rinnovabili nei piccoli comuni”, promosso da Legambiente e Kyoto Club in cui si chiede di superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti a favore di una produzione da fonti rinnovabili e diffusa.

Tutti gli eventi pubblici della campagna itinerante hanno rispettano l’attestazione Ecoactions, un protocollo redatto da Ambiente e Salute Società Benefit e sottoscritto da Legambiente nazionale, che garantisce il basso impatto ambientale di un evento, un primo importante passo verso gli obiettivi di sostenibilità. Ecoactions fa parte di un percorso che porta alla certificazione Ecoevents – Legambiente e che prevede il rispetto di un protocollo esigente di misure ambientali. La certificazione è prevalentemente indirizzata agli eventi che possono rendere più sostenibili azioni collettive rilevanti (ad esempio, abbattimento emissioni, logistica e mobilità, acustica ed illuminazione).

«Con Appennino Bike Tour – ha concluso Enrico Della Torre, direttore generale di ViviAppennino – intendiamo dare una risposta ai tanti piccoli Comuni e portare un nuovo indotto economico ed occupazionale in questi territori, permettendo lo sviluppo di queste aree. Grazie all’attenzione che continua a crescere attorno alla Ciclovia dell’Appennino stiamo costruendo le basi per un concreto rilancio delle aree interne. Per questo stiamo procedendo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili all’installazione della segnaletica prevista per la prossima estate: oltre millecinquecento segnali urbani ed extraurbani che identificheranno l’itinerario lungo tremilacento chilometri dalla Liguria alla Sicilia.  E’ fondamentale adesso lavorare sui territori affinché si sviluppino i servizi e un’accoglienza organizzata bike friendly».