Con le temperature notturne più alte il rischio di mortalità aumenterà di 6 volte

La frequenza e l'intensità media delle notti calde aumenterà più rapidamente della temperatura media giornaliera

[9 Agosto 2022]

Secondo lo studio “The effects of night-time warming on mortality burden under future climate change scenarios: a modelling study”, pubblicato su The Lancet Planetary Health  da un team di ricercatori di Cina, Corea del Sud, Giappone, Germania e Stati Uniti, «Le notti eccessivamente calde causate dai cambiamenti climatici aumenteranno fino al 60%  il tasso di mortalità in tutto il mondo entro la fine del secolo».

Il team di ricercatori guidato da Cheng He dello Shanghai Institute of infectious disease and biosecurity, del Key Lab per la salute pubblica del ministero dell’educazione della Cina e della  Fudan University, spiega che «Il calore ambientale durante la notte può interrompere la normale fisiologia del sonno. Meno sonno può quindi portare a danni al sistema immunitario e un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, malattie croniche, infiammazioni e cattive condizioni di salute mentale. I risultati dimostrano che l’intensità media degli eventi notturni caldi raddoppierà quasi entro il 2090, da 20,4℃  a 39,7℃  in 28 città dell’Asia orientale, aumentando il carico di malattie a causa del caldo eccessivo che interrompe i normali modelli del sonno».

All’università della North Carolina – Chapel Hill evidenziano che «Questo è il primo studio a stimare l’impatto delle notti più calde sul rischio di mortalità legato ai cambiamenti climatici. I risultati dimostrano che l’onere della mortalità potrebbe essere significativamente più alto di quanto stimato dall’aumento medio giornaliero della temperatura, suggerendo che il riscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici potrebbe avere un impatto preoccupante, anche in base alle restrizioni dell’Accordo di Parigi sul clima».

Uno degli autori dello studio, Yuqiang Zhang della Gillings School of Global Public Health s dell’università della North Carolina – Chapel Hill, aggiunge che «”I rischi dell’aumento della temperatura notturna sono stati spesso trascurati. Tuttavia, nel nostro studio, abbiamo scoperto che si prevede che le occorrenze dell’eccesso di notti calde (HNE) si verificheranno più rapidamente rispetto alle variazioni giornaliere della temperatura media. La frequenza e l’intensità media delle notti calde aumenterebbero rispettivamente di oltre il 30% e del 60% entro il 2100, rispetto a un aumento inferiore al 20% per la temperatura media giornaliera».

Il team di ricercza internazionale ha stimato la mortalità dovuta al caldo in eccesso in 28 città in Cina, Corea del Sud e Giappone tra il 1980 e il 2015 e l’ha applicata a due scenari di modellizzazione del cambiamento climatico allineati agli scenari di riduzione del carbonio adattati dai rispettivi governi nazionali. Attraverso questo modello, gli scienziati sono stati in grado di stimare che «Tra il 2016 e il 2100 il rischio di morte per notti eccessivamente calde aumenterebbe di quasi 6 volte. Questa previsione è molto più alta del rischio di mortalità dovuto al riscaldamento medio giornaliero suggerito dai modelli di cambiamento climatico».

L’autore corrispondente dello studio, Haidong Kan della Fudan University, aggiunge che «Nel nostro studio, evidenziamo che, nel valutare il carico di malattia dovuto alla temperatura non ottimale, i governi e i responsabili politici locali dovrebbero considerare gli impatti extra sulla salute delle variazioni sproporzionate della temperatura intraday. Una valutazione più completa del rischio per la salute dei futuri cambiamenti climatici può aiutare i responsabili politici ad allocare meglio le risorse e definire le priorità».

Gli autori dello studio hanno anche scoperto che «Le differenze regionali di temperatura spiegano molte delle variazioni della temperatura notturna» e prevedono che «Le aree con la temperatura media più bassa avranno il maggiore potenziale di riscaldamento».

Zhang sottolinea che «Per combattere il rischio per la salute causato dall’aumento della temperatura dovuto ai cambiamenti climatici, dovremmo progettare modi efficienti per aiutare le persone ad adattarsi. A livello locale, il caldo notturno dovrebbe essere preso in considerazione quando si progetta il futuro sistema di allerta per le ondate di caldo, in particolare per le popolazioni vulnerabili e le comunità a basso reddito che potrebbero non essere in grado di permettersi le spese aggiuntive per l’aria condizionata. Inoltre, dovrebbero essere prese in considerazione strategie di mitigazione più forti, comprese le collaborazioni globali, per ridurre gli impatti futuri del riscaldamento».

Dato che lo studio includeva solo 28 città di tre Paesi, Zhang conclude: «L’estrapolazione di questi risultati per l’intera regione dell’Asia orientale o in altre regioni dovrebbe essere prudente. Attualmente, sulla base di questi risultati, gli autori stanno cercando di estendere l’analisi a un dataset globale. Quindi potremmo avere un quadro globale del calore mortale notturno sulla salute negli scenari del cambiamento climatico».