La crisi climatica taglia di un terzo il raccolto del riso italiano

Coldiretti: in Lombardia si stimano 23mila ettari di risaie dove la produzione potrebbe essere totalmente azzerata

[19 Settembre 2022]

Dopo aver già decimato molte delle coltivazioni italiane, la siccità prima e le alluvioni poi hanno tagliato del 30% le stime per il raccolto del riso nostrano.

In alcune zone fra Lombardia e Piemonte – dovei si concentra il 90% delle risaie italiane – si prevedono fino al 40% di perdite, con danni per milioni di euro; in Lombardia in particolare, dove si concentra la produzione dei chicchi per risotti, si stimano 23mila ettari di risaie (su 217mila coltivati in tutta Italia) dove la produzione potrebbe essere totalmente azzerata.

«L’emergenza climatica si aggiunge ai rincari delle materie prime con aumenti record che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio – spiega Coldiretti, che ha curato l’analisi – Uno shock devastante per l’economia e l’occupazione, con oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera, ma anche per la tutela dell’ambiente e della biodiversità».

Intanto è arrivato il via libera in Conferenza Stato Regioni al decreto del Mipaaf che stanzia 15 milioni di euro fino ad esaurimento per i risicoltori italiani a parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti a seguito della crisi causata dalla guerra in Ucraina, del livello record raggiunto dai prezzi delle materie prime energetiche e anche in considerazione della siccità che ha compromesso le produzioni.

«Per sostenere il settore – conclude Coldiretti – bisogna anche lavorare sugli accordi di filiera come strumento indispensabile per la valorizzazione delle produzioni nazionali e per un’equa distribuzione del valore lungo la catena di produzione».