Deforestazione: accordo Ue sulla nuova legge
«Garantire che i prodotti che causano la deforestazione non vengano venduti nell'Unione europea»
[6 Dicembre 2022]
Oggi, gli eurodeputati hanno raggiunto un accordo preliminare con i governi dell’Unione europea su una nuova legge sui prodotti senza deforestazione che renderà obbligatorio per le aziende verificare ed emettere una dichiarazione di due diligence che «Le merci immesse sul mercato dell’Ue non hanno ha portato alla deforestazione e al degrado forestale in qualsiasi parte del mondo dopo il 31 dicembre 2020».
Per Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per l’European Green Deal, «L’accordo politico odierno sulla legge Ue sulla deforestazione segna un’importante svolta nella lotta globale contro la deforestazione. Mentre effettuiamo la transizione verde nell’Unione europea, vogliamo anche garantire che anche le nostre catene del valore diventino più sostenibili. La lotta alla deforestazione è un compito urgente per questa generazione e una grande eredità da lasciare per la prossima».
Il Consiglio europeo e l’Europarlamento hanno concordato di stabilire una definizione di deforestazione basata su quella della Fao, stabilendo così «Un concetto innovativo per la definizione di “degrado forestale”, intendendo per questo i cambiamenti strutturali della copertura forestale, che assumono la forma della conversione di foreste che si rigenerano naturalmente e di foreste primarie in foreste di piantagioni e altri terreni boschivi e la conversione di foreste primarie in foreste piantate».
Il ministro ceco dell’ambiente e presidente di turno del Consiglio eurpeo ambiente, Marian Jurečka, ha ricordato che «L’Ue è un grande consumatore e commerciante di prodotti che svolgono un ruolo sostanziale nella deforestazione, come carne bovina, cacao, soia e legname. Le nuove regole mirano a garantire che quando i consumatori acquistano questi prodotti, non contribuiscano a un ulteriore degrado degli ecosistemi forestali. Proteggere l’ambiente in tutto il mondo, comprese le foreste e le foreste pluviali, è un obiettivo comune per tutti i paesi e l’UE è pronta ad assumersi le proprie responsabilità».
Secondo il testo concordato, «Mentre nessun Paese o prodotto in quanto tale sarà vietato, le aziende non saranno autorizzate a vendere i loro prodotti nell’Ue senza questo tipo di dichiarazione». Come richiesto dagli eurodeputati, «Le imprese dovranno anche verificare il rispetto della legislazione pertinente del Paese di produzione, compresi i diritti umani, e che i diritti delle popolazioni indigene interessate siano stati rispettati».
Gli europarlamentari sono convinti che «La nuova legge garantirebbe ai consumatori europei che i prodotti che acquistano non contribuiscono alla distruzione e al degrado delle foreste, comprese le foreste primarie insostituibili, e ridurrebbe quindi il contributo dell’Ue al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità a livello globale».
I prodotti coperti dalla nuova legislazione Ue sono: bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno, compresi i prodotti che contengono, sono stati nutriti con o sono stati realizzati utilizzando questi prodotti (come pelle, cioccolato e mobili), come nella proposta originaria della Commissione. Durante i colloqui, gli eurodeputati hanno aggiunto con successo gomma, carbone, prodotti di carta stampata e una serie di derivati dell’olio di palma. Inoltre, il Parlamento europeo ha ottenuto una definizione più ampia di degrado forestale che include la conversione di foreste primarie o foreste che si rigenerano naturalmente in foreste di piantagioni o in altri terreni boschivi e la conversione di foreste primarie in foreste piantate.
La Commissione europea ha accolto «con favore l’accordo politico provvisorio appena raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio su un regolamento dell’UE sulle filiere a deforestazione zero». E ricorda: «Poiché l’Ue è una delle principali economie e consumatori di questi prodotti, questo passo contribuirà a fermare una quota significativa della deforestazione globale e del degrado forestale, riducendo a sua volta le emissioni di gas serra e la perdita di biodiversità. Questo importante accordo arriva poco prima dell’inizio della fondamentale Conferenza sulla Biodiversità (COP15) che punta a definire gli obiettivi di protezione della natura per i decenni a venire».
Entro un anno dall’entrata in vigore della nuova legge, la Commissione Ue dovrà valutare se estendere il campo di applicazione ad altri territori boschivi. Entro due anni dall’entrata in vigore, la Commissione Ue valuterà anche un’estensione del campo di applicazione ad altri ecosistemi, compresi i terreni con elevati stock di carbonio e con un elevato valore di biodiversità, nonché ad altri prodotti di base. Allo stesso tempo, la Commissione valuterà anche la necessità di obbligare gli istituti finanziari dell’Ue a fornire servizi finanziari ai propri clienti solo se ritengono che vi sia solo un rischio trascurabile che tali servizi non portino alla deforestazione.
Le autorità competenti dell’Ue avranno accesso alle informazioni pertinenti fornite dalle compagnie, come le coordinate di geolocalizzazione, e svolgeranno controlli. Possono, ad esempio, utilizzare strumenti di monitoraggio satellitare e analisi del DNA per verificare la provenienza dei prodotti.
Entro 18 mesi dall’entrata in vigore del nuovo regolamento, la Commissione Ue classificherà i Paesi, o parte di essi, in base a categorie di rischio di deforestazione basso, standard e alto e la percentuale di controlli sugli operatori sarà effettuata in base al livello di rischio del Paese: 9% per il rischio alto, 3 % per rischio standard e 1% per rischio basso. Per i paesi ad alto rischio, gli Stati membri dovrebbero anche controllare il 9% dei volumi totali. Le sanzioni in caso di inosservanza devono essere proporzionate e dissuasive e l’importo massimo dell’ammenda è fissato ad almeno il 4% del fatturato totale annuo nell’Ue dell’operatore o del professionista inadempiente.
Dopo l’accordo, il relatore, il democristiano lussemburghese Christophe Hansen, ha evidenziato che «Non è stato facile, ma abbiamo raggiunto un risultato forte e ambizioso in vista della conferenza COP15 sulla biodiversità a Montreal. Questo nuovo importante strumento proteggerà le foreste a livello globale e coprirà più materie prime e prodotti come gomma, carta stampata e carbone. Inoltre, abbiamo fatto in modo che i diritti delle popolazioni indigene, nostri primi alleati nella lotta alla deforestazione, siano efficacemente tutelati. Abbiamo inoltre ottenuto una definizione forte di degrado forestale che riguarderà un’ampia area forestale. Spero che questo regolamento innovativo dia slancio alla protezione delle foreste in tutto il mondo e ispiri altri Paesi alla COP15».
Ora, Europarlamento e Consiglio europeo dovranno approvare formalmente l’accordo. La nuova legge entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, ma alcuni articoli entreranno in vigore 18 mesi dopo.
Il Commissario Ue per l’ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, ha concluso: «Attraverso questo accordo alla vigilia della cruciale conferenza globale per la protezione della biodiversità di Montreal (COP15), l’Ue sta inviando un forte segnale al resto del mondo della sua determinazione ad affrontare la deforestazione globale che contribuisce in maniera massiccia alla crisi climatica e la perdita del nostro ambiente naturale. Per avere successo, costruiremo una cooperazione efficiente e stretta con i paesi consumatori e produttori per garantire un processo regolare».