Iea: la crisi energetica globale ha innescato una crescita senza precedenti delle energie rinnovabili
Grandi progressi anche per l’efficienza energetica: investimenti globali +16% nel 2022. Ma ancora lungo il percorso verso il net zero
[6 Dicembre 2022]
Secondo il rapporto “Renewables 2022”, pubblicato oggi dall’International energy agency (Iea), «La crisi energetica globale sta determinando una forte accelerazione degli impianti di energia rinnovabile». L’Iea evidenzia che «Le preoccupazioni per la sicurezza energetica causate dall’invasione russa dell’Ucraina hanno motivato i Paesi a rivolgersi sempre più alle energie rinnovabili come il solare e l’eolico per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, i cui prezzi sono aumentati drasticamente. Questo massiccio aumento previsto è superiore del 30% rispetto alla quantità di crescita prevista solo un anno fa, evidenziando la rapidità con cui i governi hanno conferito ulteriore peso politico alle energie rinnovabili. Il rapporto rileva che le energie rinnovabili rappresenteranno oltre il 90% dell’espansione globale dell’elettricità nei prossimi 5 anni, superando il carbone per diventare la principale fonte di elettricità globale entro l’inizio del 2025».
Presentando il nuovo rapporti il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, ha ricordato che «Le energie rinnovabili si stavano già espandendo rapidamente, ma la crisi energetica globale le ha proiettate in una nuova straordinaria fase di crescita ancora più rapida mentre i paesi cercano di capitalizzare i loro vantaggi in termini di sicurezza energetica. Il mondo è pronto ad aggiungere tanta energia rinnovabile nei prossimi 5 anni quanta ne ha avuta nei precedenti 20 anni. Questo è un chiaro esempio di come l’attuale crisi energetica possa rappresentare una svolta storica verso un sistema energetico più pulito e sicuro. La continua accelerazione delle energie rinnovabili è fondamentale per aiutare a mantenere la porta aperta per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C».
Nonostante in Italia si continui a parlare di trivelle e rigassificatori, in realtà in Europa la guerra in Ucraina è stato un momento decisivo per le rinnovabili e governi e imprese stanno cercando di sostituire rapidamente il gas russo con alternative. Il frapporto Iea prevede che «La quantità di capacità di energia rinnovabile aggiunta in Europa nel periodo 2022-27 sarà il doppio rispetto al quinquennio precedente, guidata da una combinazione di preoccupazioni per la sicurezza energetica e ambizioni climatiche. Una diffusione ancora più rapida del fotovoltaico eolico e solare potrebbe essere raggiunta se gli Stati membri dell’Ue attuassero rapidamente una serie di politiche, tra cui la semplificazione e la riduzione dei tempi di autorizzazione, il miglioramento della progettazione delle aste e la fornitura di una migliore visibilità sui programmi delle aste, nonché il miglioramento dei sistemi di incentivi per supportare il solare sui tetti».
Ma a guidare la crescita dell’energia rinnovabile per i prossimi 5 anni non c’è solo l’Europa: ci sono anche Cina, Stati Uniti e India che, per combattere la crisi energetica, stanno tutti attuando politiche e introducendo riforme normative e di mercato più rapidamente di quanto previsto in precedenza.
Secondo quanto previsto dal suo 14esimo piano quinquennale, nel periodo 2022-2027 la Cina rappresenterà quasi la metà delle nuove aggiunte globali di capacità di energia rinnovabile. Intanto, l’US Inflation Reduction Act ha fornito nuovo supporto e visibilità a lungo termine per l’espansione delle rinnovabili negli Stati Uniti.
Il rapporto Iea sottolinea che «Il fotovoltaico solare su larga scala e l’eolico onshore sono le opzioni più economiche per la nuova generazione di elettricità nella maggior parte dei Paesi in tutto il mondo. Nel periodo 2022-2027, la capacità globale del solare fotovoltaico è destinata a quasi triplicare, superando il carbone e diventando la più grande fonte di capacità energetica al mondo».
L’Iea prevede anche «Un’accelerazione delle installazioni di pannelli solari sui tetti residenziali e commerciali, che aiutano i consumatori a ridurre le bollette energetiche» e fa notare che «La capacità eolica globale è quasi raddoppiata nel periodo di previsione, con progetti offshore che rappresentano un quinto della crescita. Insieme, eolico e solare rappresenteranno oltre il 90% della capacità di energia rinnovabile che verrà aggiunta nei prossimi 5 anni».
Il rapporto vede anche segnali emergenti di diversificazione nelle catene di fornitura fotovoltaiche globali: «Con nuove politiche negli Stati Uniti e in India che dovrebbero aumentare gli investimenti nella produzione solare di ben 25 miliardi di dollari nel periodo 2022-2027. Mentre la Cina rimane l’attore dominante, la sua quota nella capacità produttiva globale potrebbe diminuire dal 90% di oggi al 75% entro il 2027».
nel periodo 2022-2027, è destinata ad aumentare del 22% anche la domanda globale totale di biocarburanti. Gli Usa, il Canada, il Brasile, l’Indonesia e l’India costituiscono l’80% dell’espansione globale prevista nell’uso di biocarburanti e tutti e 5 questi paesi che dispongono di politiche globali per sostenere la crescita.
Il rapporto presenta anche uno scenario accelerato nel quale la capacità di energia rinnovabile cresce di un ulteriore 25% rispetto alla previsione principale, ma sottolinea che «Nelle economie avanzate, questa crescita più rapida richiederebbe di affrontare diverse sfide normative e autorizzative e una più rapida penetrazione dell’elettricità rinnovabile nei settori del riscaldamento e dei trasporti. Nelle economie emergenti e in via di sviluppo, significherebbe affrontare le incertezze politiche e normative, la debole infrastruttura di rete e la mancanza di accesso a finanziamenti a prezzi accessibili che ostacolano i nuovi progetti.
In tutto il mondo, il caso accelerato richiede sforzi per risolvere i problemi della catena di approvvigionamento, espandere le reti e distribuire risorse più flessibili per gestire in modo sicuro quote maggiori di rinnovabili variabili». Però, la più rapida crescita delle energie rinnovabili dello scenario accelerato «Avvicinerebbe il mondo a un percorso coerente con il raggiungimento delle emissioni net zero entro il 2050, che offre una possibilità uniforme di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C».
Il 2 dicembre l’Iea aveva presentato il rapporto “Energy Efficiency 2022” che evidenzia che anche «Le attività per l’efficienza energetica hanno subito un’accelerazione a livello globale nel 2022, poiché i governi e i consumatori si sono sempre più rivolti a misure di efficienza come parte delle loro risposte alle interruzioni dell’approvvigionamento di carburante e ai prezzi dell’energia record, indicando un potenziale punto di svolta dopo diversi anni di lenti progressi».
Nel 2022, gli investimenti globali nell’efficienza energetica, come la ristrutturazione degli edifici, i trasporti pubblici e le infrastrutture per le auto elettriche, hanno raggiunto i 560 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 16% rispetto al 2021 e i dati preliminari indicano che nel 2022 l’economia globale ha utilizzato l’energia in modo più efficiente del 2% rispetto al 2021, un tasso di miglioramento quasi 4 volte superiore a quello degli ultimi 2 anni e quasi doppio rispetto agli ultimi 5 anni. L’Iea dice che «Se l’attuale tasso di progresso potesse essere ulteriormente sviluppato nei prossimi anni, allora il 2022 potrebbe segnare un punto di svolta fondamentale per l’efficienza, che è una delle aree chiave per gli sforzi internazionali per raggiungere emissioni net zero entro il 2050».
Birol ricorda che «Gli shock petroliferi degli anni ’70 hanno portato a una massiccia spinta da parte dei governi sull’efficienza energetica, con conseguenti miglioramenti sostanziali nell’efficienza energetica di automobili, elettrodomestici ed edifici. Nel mezzo della crisi energetica odierna, stiamo vedendo segnali che l’efficienza energetica è ancora una volta la priorità. L’efficienza energetica è essenziale per affrontare la crisi odierna, con il suo enorme potenziale per aiutare ad affrontare le sfide dell’accessibilità energetica, della sicurezza energetica e del cambiamento climatico».
Però il rapporto avverte che «Per allinerasi al Net Zero Emission by 2050 Scenario dell’Iea, i miglioramenti dell’efficienza devono essere in media di circa il 4% all’anno in questo decennio». Ma ci sono incoraggianti segnali di progresso: «L’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento sta accelerando, con un’auto su otto venduta a livello globale che ora è elettrica, e nella sola Europa nel 2022 saranno vendute quasi 3 milioni di pompe di calore – rispetto a 1,5 milioni nel 2019 – man mano che diventano un elemento sempre meno costoso e fonte di riscaldamento efficace. I regolamenti edilizi esistenti vengono rafforzati e ne vengono introdotti di nuovi nelle economie emergenti e in via di sviluppo, mentre un’ondata crescente di campagne di sensibilizzazione sul risparmio energetico sta aiutando milioni di cittadini a gestire meglio il proprio consumo energetico» .