5 miliardi di persone non protette dai grassi trans che portano a malattie cardiache

Oms: l’obiettivo globale della eliminazione totale dei grassi trans nel 2023 è irraggiungibile

[24 Gennaio 2023]

Secondo il nuovo “Countdown to 2023 WHO Report on global trans fat removal 2022“ pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e da Resolve to Save Lives, «Cinque miliardi di persone in tutto il mondo non sono protette dai dannosi acidi grassi trans». I grassi trans prodotti industrialmente si trovano comunemente negli alimenti confezionati, nei prodotti da forno, negli olii da cucina e nelle creme spalmabili. Ogni anno in tutto il mondo l’assunzione di grassi trans è responsabile di fino a 500.000 morti premature per malattie coronariche .

La buona notizia è che «Da quando l’Oms ha chiesto per la prima volta l’eliminazione globale dei grassi trans prodotti industrialmente nel 2018 – con un obiettivo di eliminazione fissato per il 2023 – la copertura della popolazione con le politiche sulle buone pratiche è aumentata di quasi 6 volte. 43 Paesi hanno ora implementato politiche di best practice per affrontare i grassi trans negli alimenti, con 2,8 miliardi di persone protette a livello globale».

Ma è la stessa Oms a far notare che «Nonostante i progressi sostanziali, tuttavia, questo lascia ancora 5 miliardi in tutto il mondo a rischio per gli impatti devastanti sulla salute dei grassi trans con l’obiettivo globale della loro eliminazione totale nel 2023 che attualmente rimane irraggiungibile».

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ricorda che «I grassi trans non hanno benefici noti e hanno enormi rischi per la salute che comportano costi enormi per i sistemi sanitar. Al contrario, eliminare i grassi trans è conveniente e ha enormi benefici per la salute. In parole povere, il grasso trans è una sostanza chimica tossica che uccide e non dovrebbe avere posto nel cibo. E’ ora di sbarazzarsene una volta per tutte».

Attualmente, 9 dei 16 Paesi con la più alta percentuale stimata di decessi per malattie  coronariche causate dall’assunzione di grassi trans non hanno una politica di best practice. Si tratta di Australia, Azerbaigian, Bhutan, Corea del sud, Ecuador, Egitto, Iran, Nepal e Pakistan.

Il rapporto spiega che «Le buone pratiche nelle politiche di eliminazione dei grassi trans seguono criteri specifici stabiliti dall’Oms e limitano i grassi trans prodotti industrialmente in tutti gli ambienti. Esistono due alternative politiche basate sulle migliori pratiche: 1) limite nazionale obbligatorio di 2 grammi di grassi trans prodotti industrialmente per 100 grammi di grassi totali in tutti gli alimenti; 2) divieto nazionale obbligatorio sulla produzione o l’uso di oli parzialmente idrogenati (una delle principali fonti di grassi trans) come ingrediente in tutti gli alimenti».

Mentre la maggior parte delle politiche di eliminazione dei grassi trans fino ad oggi sono state implementate nei paesi a reddito più elevato, in gran parte nelle Americhe e in Europa, un numero crescente di Paesi a reddito medio, tra i quali Argentina, Bangladesh, India, Paraguay, Filippine e Ucraina, sta implementando o adottando queste politiche. Nel 2023 prenderanno in considerazione politiche basate sulle buone  pratiche anche Messico, Nigeria e Sri Lanka. Se le approverà, la Nigeria sarebbe il secondo e più popoloso Paese dell’Africa a mettere in atto una politica basata sulle buone pratiche per l’eliminazione dei grassi trans. Nessun Paese a basso reddito ha ancora adottato una politica basata sulle buone pratiche per eliminare i grassi trans.

Ma Tom Frieden, presidente e CEO di Resolve to Save Lives, è preoccupato: «I progressi nell’eliminazione dei grassi trans sono a rischio di stallo e i grassi trans continuano a uccidere le persone. Ogni governo può fermare queste morti prevenibili approvando ora una politica di best practice. I giorni in cui i grassi trans uccidono le persone sono contati, ma i governi devono agire per porre fine a questa tragedia prevenibile».

Per il 2023, l’Oms raccomanda ai Paesi di concentrarsi su queste quattro aree: adozione di politiche basate sulle migliori pratiche , monitoraggio e sorveglianza ,sostituzioni con olio sano e difesa. L’Oms ha redatto una guida  per aiutare i paesi a compiere rapidi progressi in queste aree e inoltre incoraggia  i produttori di alimenti a «Eliminare i grassi trans prodotti industrialmente dai loro prodotti, allineandosi all’impegno assunto dall’International Food and Beverage Alliance (IFBA)». Ai principali fornitori di oli e grassi viene chiesto di «Eliminare i grassi trans prodotti industrialmente dai prodotti venduti ai produttori di alimenti a livello globale».