Promosso da Michele Fina, parte con l’adesione di 46 tra senatori e deputati
Al via un nuovo intergruppo parlamentare contro la crisi climatica
«Spero si possa lavorare, al di là delle appartenenze, alla costituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta sul tema»
[26 Gennaio 2023]
Mentre la crisi climatica avanza in Italia a velocità più che doppia rispetto alla media globale – il 2022 ha segnato il nuovo record di “anno più caldo” dal 1800 a livello nazionale –, s’insedierà il 1 febbraio il nuovo intergruppo parlamentare per il contrasto ai cambiamenti climatici, promosso dal senatore Pd Michele Fina.
«Spero si possa lavorare, al di là delle appartenenze, alla costituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta sul tema – dichiara Fina – Sono contento che sia arrivata un’adesione ampia, trasversale agli schieramenti, segno che c’è una diffusa consapevolezza dell’urgenza di mettere in campo azioni e soluzioni di contrasto, adattamento e prevenzione al crescente caos climatico. Le porte saranno naturalmente aperte alle e ai parlamentari che aderiranno nei prossimi giorni».
Oltre a Fina, per il momento hanno aderito all’intergruppo 22 membri del Senato (Susanna Camusso, Carlo Cottarelli, Andrea Crisanti, Ilaria Cucchi, Cecilia D’Elia, Aurora Floridia, Silvio Franceschelli, Annamaria Furlan, Francesco Giacobbe, Francesca La Marca, Pietro Lorefice, Alberto Losacco, Celestino Magni, Antonio Misiani, Elena Murelli, Antonio Nicita, Vincenza Rando, Tatiana Rojc, Luigi Spagnolli, Antonio Salvatore Trevisi, Walter Verini, Ylenia Zambito) e 24 membri della Camera (Antony Barbagallo, Sara Ferrari, Marco Furfaro, Valentina Ghio, Chiara Gribaudo, Marco Grimaldi, Antonino Iaria, Maria Stefania Marino, Matteo Mauri, Virginio Merola, Roberto Morassut, Andrea Orlando, Lia Quartapelle, Andrea Quartini, Silvia Roggiani, Marco Sarracino, Arturo Scotto, Marco Simiani, Giulio Cesare Sottanelli, Roberto Speranza, Rosaria Tassinari, Daniela Torto, Stefano Vaccari, Nicola Zingaretti).
Questi gli obiettivi dell’intergruppo parlamentare per il contrasto ai cambiamenti climatici: la transizione ecologica giusta dell’economia, orientata verso modelli di sviluppo circolari e attenti all’inclusione sociale; dare forma e attuazione al nuovo articolo 9 Costituzione che prevede la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi; una transizione che punti a ridurre la povertà energetica; stimolare l’efficientamento energetico degli edifici, la rigenerazione urbana e la tutela del paesaggio; mettersi alla testa delle nuove frontiere tecnologiche come la fusione nucleare; rafforzare il nesso tra le transizioni gemelle, quella ecologica e quella digitale; dare forza alla mobilitazione, fatta nelle forme corrette, delle nuove generazioni.