Antartide: il rapido ritiro del ghiacciaio Thwaites sembra essere causato da processi diversi sotto la banchisa

Risultati sorprendenti rispetto a quanto avevano precedentemente compreso i ricercatori

[16 Febbraio 2023]

Due studi – “Heterogeneous melting near the Thwaites Glacier grounding line” e “Suppressed basal melting in the eastern Thwaites Glacier grounding zone” – pubblicati su Nature dal team del  progetto MELT della missione che fa parte dell’International Thwaites Glacier Collaboration (ITGC), forniscono un quadro più chiaro dei cambiamenti in atto sotto il ghiacciaio Thwaites, che si estende su 192.000 Km2, un’area delle dimensioni della Florida o della Gran Bretagna, e che è particolarmente suscettibile ai cambiamenti climatici e oceanici. I modelli al computer mostrano che nei prossimi decenni il Thwaites potrebbe perdere ghiaccio rapidamente. Già ora, il ghiaccio che defluisce da Thwaites nel Mare di Amundsen rappresenta circa il 4% dell’innalzamento globale del livello del mare. Un collasso di questo ghiacciaio contribuirebbe a circa 65 centimetri in più all’innalzamento del livello del mare nei prossimi secoli.

I ricercatori del progetto MELT dell’ITGC, una missione quinquennale da 50 milioni di dollari condotta da Stati Uniti e Regno Unito, una delle più grandi campagne internazionali sul campo mai intraprese in Antartide, ha realizzato osservazioni della linea di terra (dove il ghiaccio incontra per la prima volta l’oceano) sotto la banchisa di ghiaccio orientale del  Thwaites per capire come il ghiaccio e l’oceano interagiscono in questa regione critica, dimostrando che «Mentre lo scioglimento sotto gran parte della banchisa glaciale  è più debole del previsto, lo scioglimento nelle fessure e nei crepacci è molto più veloce. Sebbene lo scioglimento sia aumentato al di sotto della piattaforma di ghiaccio galleggiante, l’attuale velocità di scioglimento è più lenta di quanto molti modelli computerizzati attualmente stimino».

Nonostante lo scioglimento rallentato, il ghiacciaio si sta ancora ritirando e questi risultati forniscono un importante passo avanti nella comprensione del contributo del ghiacciaio al futuro innalzamento del livello del mare: Il Thwaites è uno dei ghiacciai che cambiano più velocemente in Antartide: dalla fine degli anni ’90, la zona di interramento – il punto in cui incontra il fondale marino – si è ritirata di 14 km. Gran parte della calotta glaciale si trova al di sotto del livello del mare ed è a rischio di una rapida e irreversibile perdita di ghiaccio che potrebbe innalzare il livello globale del mare di oltre mezzo metro in pochi secoli.

Il British Antarctic Survey (BAS) spiega che «Uno strato di acqua più fresca tra il fondo della banchisa  glaciale e l’oceano sottostante rallenta la velocità di scioglimento lungo le parti piatte della piattaforma di ghiaccio». Ma gli autori dello studio sono rimasti sorpresi nel vedere che «Lo scioglimento aveva formato una topografia simile a una scala sul fondo della piattaforma di ghiaccio. In queste aree, così come nelle fessure del ghiaccio, si sta verificando un rapido scioglimento».

Peter Davis del British Antarctic Survey (BAS) ha effettuato misurazioni oceaniche attraverso un pozzo profondo 600 metri, creato da una perforazione ad acqua calda alla fine del 2019, a circa 2 chilometri dalla linea di messa a terra,. Queste misurazioni sono state confrontate con le osservazioni del tasso di fusione effettuate in altri 5 siti sotto la banchisa glaciale, Ne è venuto fuori che «In un periodo di 9 mesi, l’oceano vicino alla linea di terra è diventato più caldo e più salato, ma il tasso di fusione alla base del ghiaccio è stato in media di 2-5 m all’anno: meno di quanto precedentemente modellato».

Davis ha commentato: «I nostri risultati sono una sorpresa, ma il ghiacciaio è ancora in difficoltà. Se una banchisa glaciale e un ghiacciaio sono in equilibrio, il ghiaccio che si stacca dal continente corrisponderà alla quantità di ghiaccio che si perde a causa dello scioglimento e del distacco degli iceberg. Quello che abbiamo scoperto è che, nonostante piccole quantità di scioglimento, c’è ancora un rapido ritiro del ghiacciaio, quindi sembra che non ci voglia molto per far perdere l’equilibrio al ghiacciaio».

La statunitense Britney Schmidt della Cornell University e un team di scienziati e ingegneri hanno calato il robot Icefin attraverso il pozzo profondo 600 metri. Icefin  è progettato per accedere alle zone di messa a terra che prima erano quasi impossibili da rilevare. Le osservazioni fatte dal robot sul fondale marino e sul ghiaccio attorno alla zona di messa a terra forniscono maggiori dettagli su come varia lo scioglimento sotto la banchisa glaciale. I ricercatori hanno scoperto che le scale, chiamate terrazze, così come i crepacci nella base del ghiaccio «Si stanno sciogliendo rapidamente. Lo scioglimento è particolarmente importante nei crepacci, perché l’acqua convoglia attraverso di essi il calore e il sale può essere trasferito nel ghiaccio, allargando i crepacci e le fratture. Quindi, anche se lo scioglimento verticale lungo la base della banchisa glaciale è stato inferiore al previsto, lo scioglimento lungo il ghiaccio inclinato in queste fessure e terrazze è molto più elevato e può essere un fattore significativo nella perdita di ghiaccio in tutto il ghiacciaio Thwaites, specialmente mentre le principali fratture stanno progredendo attraverso la banchisa glaciale e potrebbe diventare il fattore scatenante principale del collasso della banchisa».

La Schmidt, autrice principale del secondo studio, conclude: «Questi nuovi modi di osservare il ghiacciaio ci permettono di capire che non è solo quanto sta avvenendo lo scioglimento, ma è come e dove sta avvenendo che conta in queste parti molto calde dell’Antartide. Vediamo crepacci, e probabilmente terrazze, attraverso ghiacciai in fase di riscaldamento come Thwaites. L’acqua calda sta entrando nelle fessure, contribuendo a logorare il ghiacciaio nei suoi punti più deboli».

Videogallery

  • New close-up view of melting beneath Thwaites Glacier